I segni dei tempi e lo Spirito che rinnova

Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?

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Come mai questo tempo non sappiamo giudicarlo? Cosa ci impedisce di attivare le nostre coscienze e giudicare i nostri comportamenti?

Sembriamo ciechi che vagano qua e la senza meta. Sempre alla ricerca ma non sappiamo di cosa. Passiamo il tempo e non ci rendiamo conto del vuoto che ci circonda e del vuoto che portiamo dentro.

È bello che l’uomo studi, approfondisca e conosca l’universo ed è bello che si serva della sua intelligenza per “soggiocare” la terra ma che faccia tutto questo senza un progetto, senza una direzione, senza dargli un senso o, forse anche peggio, che lo faccia per perseguire forme di dominio finalizzate all’accumulo di ricchezza e sfruttamento  appare davvero un crimine contro l’umanità e il suo futuro. Un simile atteggiamento rappresenta, infatti, la dimostrazione di un vagare alla cieca, inconsapevoli e incoscienti, viaggiatori senza morale e senza etica. E, purtroppo, qualcosa di simile accade nelle nostre esistenze, spesso trascinate stancamente nel tempo e nello spazio e inappagate perché ripiene solo di materialità senza Spirito, di ricerca disperata di presenzialismo, successo, denaro o potere nell’illusione di essere considerati per lasciare un segno. Siamo degli illusi o come dice Gesù ai farisei e maestri della legge del suo tempo che conoscevano ogni segreto dell’Antico Testamento ma che non hanno saputo o, peggio, voluto riconoscere il Figlio di Dio che svelava loro il mistero ( inteso come “piano di salvezza”) della vita siete ” ipocriti”.

Chiediamoci allora: siamo capaci di ricoscoscere i segni dei tempi? Siamo capaci di vedere Gesù nell’altro, in ogni altro? Siamo in grado di fare della nostra vita un inno, cioè una preghiera vissuta? Chiediamicelo, se vogliamo dare valore alla nostra coscienza?

Questa Chiesa, per esempio, è consapevole delle novità che le pulsano internamente o tende a soffocare il nuovo che suscita lo Spirito? Questa nostra amata Chiesa nella quale siamo nati e senza la quale non possiamo vivere, è capace di dare libertà vera allo Spirito oppure, come spesso è accaduto nella storia farà  prevalere al suo interno chi agisce per  conservare lo status quo e, peggio, la sua sacca di potere? Ce la farà questa Chiesa e sollevarsi sulle ali dello Spirito nelle sue parrocchie, nelle sue Diocesi e nelle case piccole chiese domestiche dove pulsa lo Spirito di Dio  … Ce la farà?

Dobbiamo avere fiducia e speranza che lo Spirito non verrà soffocato e, pertanto, ci collochiamò lungo la scia di chi, dall’interno, si propone di ascoltare le emozioni e i sogni che il Signore suscita nei cuori e crede che chi esercita il potere del servizio sappia con giusto discernimento liberare le sperimentazioni del nuovo. Speriamo e crediamo che chi è investito del compito di fare discernimento non si lasci ingabbiare dal “si è fatto sempre cosi” e che non si lasci convincere a negare vita e possibilita’ di esistenza nel leggere codici e leggi in maniera restrittiva per paura di sbagliare o per frenare le novità e voglia, invece,  cogliere il misterioso disegno che lo Spirito Santo suggerisce ad ascoltatori attenti e appassionati.

E così nel nostro piccolo eremo di famiglia gustiamo il sapore di un sogno scritto in questi tempi nuovi nei quali preghiamo perché la Chiesa si impegni a riconoscere le diversità dei carismi e dei ministeri e sappia accompagnare il cammino di ciascuno verso l’infinito per contribuire a rinnovare il mondo. Perciò gridiamo: “Non abbiate paura del nuovo”.

Buon cammino a tutti voi.

Franca e Vincenzo

 

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