«Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».

Al fondo di tutto c’è  sempre l’eterna lotta tra il bene e il male; tra chi sa riconoscere Gesù nel povero, nell’escluso, nei diseredati, nell’emigrante, nei senza fissa dimora … nei nulla, negli anawin e chi, invece, ruba la vita, uccide la Speranza, inganna il prossimo ed è incapace di abbracciare l’altro. In questa lotta un ruolo decisivo lo recitano coloro i quali con le armi dell’inganno e della finzione costruiscono recinti servendosi di leggi da loro stessi scritte, (se religiosi usano tradizione e ruolo con lo stesso stile dei farisei e degli scribi)  denigrano chi non è funzionale al loro progetto di potere e creano di fatto le condizioni dell’inferno. Questi viscidi personaggi spesso trovano anche il modo di essere applauditi e osannati e con alleanze malefiche rendono la vita degli altri davvero sofferta. Chi agisce così ha il cuore impuro e si serve del suo ruolo per cercare di conquistare altre posizioni. Accanto a questi soggetti ce ne sono altri che pur vedendo lasciano fare, non intervengono, fanno finta di non sapere. Preghiamo perché abbiano la forza e il coraggio di sentire in loro la misericordia di Dio e cambiare vita davvero accogliendo chi è solo, stanco ed escluso affinché collaborando insieme possano costruire il Regno di Dio nell’oggi.