Regali ai monaci

Per il monaco destinatario si aggiunge la raccomandazione di non lamentarsi nel caso che l’abate dia il permesso di accettare il regalo e poi lo dia a un altro fratello che forse ne ha piu` bisogno, secondo lo spirito del c.34: e` un caso concreto di distribuzione delle cose in comune. Pertanto quel monaco a cui era inviato il regalo non deve rattristarsi, “per non dare occasione al diavolo”, cioe` per non cedere alla tentazione del malcontento, dell’agitazione, della mormorazione.

  1. Senza il consenso dell’abate nessun monaco può ricevere dai suoi parenti o da qualunque altra persona lettere, oggetti di devozione o altri piccoli regali e neanche farne a sua volta o scambiarli con i confratelli.
  2. E anche se i parenti gli mandassero qualche dono, non si permetta di accettarlo, senza averne prima informato l’abate.
  3. Ma questi, anche nel caso che dia il suo consenso per ricevere il dono, può sempre assegnarlo a chi vuole
  4. e il monaco a cui era destinato non deve farsi di questo un motivo di afflizione, per non dare occasione al diavolo.
  5. Se poi qualcuno si provasse a comportarsi diversamente, sia sottoposto ai castighi dalla Regola.

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