Un uomo

La conosciamo tutti questa parabola di Gesù. Fin da bambini ce ne hanno parlato al catechismo e a distanza di anni continua a mantenere viva tutta la sua potenza evocativa. Ci parla del bene possibile che siamo invitati a fare; ci presenta una situazione concreta nella quale persone diverse con ruoli e compiti diversi fanno scelte tra loro diverse mentre un proprio simile giace a terra nel bisogno. A terra c’è un “uomo” e vorrei sottolineare più volte questa parola di Gesù: “un uomo”. Cioè uno come me, come te, come noi che ha bisogno di essere aiutato. Dei tre passanti uno solo si ferma e si abbassa a terra per aiutare questo “uomo” che sta rannicchiato a terra dolorante … si, solo uno dei tre passanti ha il coraggio e la forza di fermarsi. I primi due hanno fretta, hanno cose importanti da fare, hanno un ruolo da interpretare non possono perdere tempo. Direi che il comportamento di queste persone è scioccante. Nella loro vita mettono non il bene possibile che sono invitati a fare dalle circostanze della vita ma scelgono il proprio ego, scelgono se stessi, scelgono di farsi i fatti propri. Questo è quello che accade, purtroppo, nella vita di tutti giorni. Siamo sicuri che tutti potremmo raccontare fatti ed episodi nei quali siano stati testimoni e protagonisti di eventi simili o situazioni analoghe. Io credo che questa parabola di Gesù non ci dovrebbe lasciare indifferenti, sarebbe terribile, è terribile … che Dio ci dia davvero la forza e il coraggio di essere veri uomini in grado di amare concretamente il nostro simile … noi stessi, il nostro prossimo chiunque esso sia al di là delle regole di questa società che, a volte, mi sembrano davvero quelle dell inferno. 😘

Franca e Vincenzo

VANGELO DI DOMENICA 14 LUGLIO 2019
Lc 10,25-37
Chi è il mio prossimo
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova Gesù e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai».
Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levìta, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».

Parola del Signore

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *