Una voce, una voce che chiama … una voce nel cuore. Eccola la voce di Gesù che chiama. È quella voce che ci consegna la Parola che vuole guarire le nostre ferite, le nostre infermità, le nostre sofferenze, i nostri dolori. Oggi Gesù chiama Levi dal banco delle imposte dandomi la possibilità di guarire dal suo egoismo, dal suo vivere rubando agli altri. Gesù cambia i cuori e lo fa visitando i peccatori con i quali si ferma a mangiare per condividere parole, sguardi e gesti di fraternità. Stare insieme, dialogare, condividere il pane è la via per aprire porte nuove, per ricreare possibilità di relazioni autentiche, per vivere la vita è scoprire il senso della nostra vita.
Dove passa Gesù ed è accolto si guarisce, si riprende vita, si ha la possibilità di essere dono per gli altri scoprendo il vero senso alla propria vita.
La bellezza dell’incontro con gli altri è la forza della nostra esistenza, è l’unica vera via, il senso più autentico dell’esistenza. Non siamo nati per noi stessi ma per donarci agli altri, per essere a servizio degli altri (famiglia, vicini di casa, amici, concittadini) … per crescere e lasciare questo mondo meglio di come lo abbiamo trovato. Gesù ci chiama … accogliamo la sua voce nel cuore e la nostra vita prenderà vita.
Franca e Vincenzo, osb-cam
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».
Parola del Signore