Toccare il cielo

I primi raggi di sole filtrano tra i rami degli alberi e così l’alba scioglie il buio aprendo la vista sull’orizzonte. Lo sguardo scopre il cielo e vorremmo tanto allungare la mano per toccarlo. Toccare il cielo almeno con un dito è un sogno che, almeno una volta nella vita, abbiamo fatto tutti.

Toccare il cielo è come toccare l’infinito, l’eterno, … è come toccare il lembo delle vesti di Gesù e accogliere la sua infinita tenerezza; è come sfiorare un altro mondo mentre siamo ancora in viaggio sulla terra; è come sentire il tepore di un amore che ci vuole avvolgere e guidare i nostri passi.

Mentre Gesù calpesta la polverosa terra della Galilea la folla si accalca per chiedere la guarigione dai mali fisici o spirituali. Gesù ne aveva già guariti molto e tutti coloro che avevano un male volevano toccarlo. Davanti a Lui ogni spirito maligno fugge via; il male non può resistere al bene. Questo vale anche nella nostra vita. Se, infatti, riusciamo a riempire le nostre azioni di bene e di pensieri buoni il male di questo mondo dovrà per forza cedere il passo è allontanarsi. Il bene ha una Potenza così forte che è capace di sconfiggere ogni male. Se abbiamo fede, ci ha promesso Gesù, potremo fare cose più grandi di Lui. È la fede, infatti, la chiave che apre la vita alla gioia; è la fede ciò che cambia il corso della vita perché apre prospettive inedite; è la fede che dona la Speranza e spinge, con fiducia, i nostri passi.

Stamattina possiamo provare ad alzare lo sguardo al cielo, allungare la mano, stendere il dito e toccare l’infinito perché la sua carica di fiducia e di Speranza ci riempia fino all’orlo caricando di energia i nostri passi e i nostri pensieri.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidòne, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui.
Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo.
Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.

   Parola del Signore

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