Salire sul monte

Dopo aver tanto camminato arriva per tutti il tempo di salire sul monte. La montagna, infatti, è simbolo di solidità, luogo di silenzio la cui cima permette di toccare il cielo. Decidere di salire sul monte è come decidere di raggiungere uno spazio nel quale è più facile incontrare Dio e trovare ispirazione per le scelte davvero importanti per la vita.

Stamattina Gesù sale sul monte, spinge i suoi passi su antichi sentieri avendo nel cuore il desiderio di chiedere consiglio al Padre. Una volta raggiunta la meta avrà certamente gettato lo sguardo sull’orizzonte e alzato le mani al cielo per chiedere di essere guidato in una delle scelte più importanti della sua vita.

Tra i suoi discepoli ne scelse dodici a cui diede due compiti. Il primo, stare con Lui, condividendo il quotidiano. Gesù sceglie il suo team per affrontare il resto del suo compito. Anche Gesù ha bisogno di essere aiutato, ha bisogno di collaboratori, di persone sulle quali contare per proseguire nella sua esperienza nel mondo. Il secondo compito che affida loro è quello di andare per le strade del mondo a predicare e da loro anche il potere di scacciare i demoni. È un compito davvero importante. Vuole che i dodici portino la buona notizia nel mondo e da loro il potere di vincere il male.

Sappiamo come andrà a finire. Nel momento decisivo qualcuno lo tradirà, altri fuggiranno e altri diranno di non averlo mai conosciuto. Gesù morirà solo sulla croce.

E oggi? Anche oggi, Gesù chiama e sceglie persone che invita ad andare per le strade del mondo. Anche oggi, purtroppo, ci sono coloro che tradiscono il compito affidato e lasciano/lasciamo Gesù solo. E noi cosa stiamo facendo? Gesù chiama tutti. Chiama ciascuno di noi a portare la buona notizia del vangelo. Sembra strano ma è proprio così. Cerchiamo anche noi, allora, di salire sul monte con Gesù e chiedere di essere guidati nelle scelte quotidiane, cerchiamo di non tradire la fiducia che egli ha riposto in noi, cerchiamo di essere capaci di restare sotto la croce con Lui vivendo il nostro tempo con pazienza e umiltà fiduciosi che possiamo vincere il male che ci circonda impedendogli di prendere possesso delle nostre esistenze.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni.
Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè “figli del tuono”; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì.

   Parola del Signore

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