Non pace, ma spada

La fede accende un fuoco, un fuoco che brucia senza consumarsi, un fuoco che non solo riscalda ma che infiamma la vita, un fuoco che rifiuta i compromessi e supera le logiche delle convenienze.

C’è qualcosa di così grande che supera finanche i legami famigliari, una passione che va oltre gli affetti e che spinge a restare fedeli a qualcosa di assolutamente superiore che non nega il mondo ma va oltre.

Chi è conquistato da questo fuoco non ha più paura di alcun tipo di potere. I potenti di questo mondo a qualsiasi istituzione appartengono nulla possono contro il fuoco della fede che riconosce un unico Signore: Cristo.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada. Sono infatti venuto a separare l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera; e nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa.
Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me.
Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà.
Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto.
Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».
Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.

   Parola del Signore

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