Quante volte ti abbiamo incontrato senza averti riconosciuto; quante volte siamo stati sordi alle tue parole; quante volte la tua presenza è stata una buona provvidenza?
Desideriamo da oggi imparare a saper vedere, ascoltare e agire riconoscendo il tuo volto, le tue parole e la tua volontà per costruire buone relazioni con te, con gli altri e con il mondo.
Aiutaci allora a fare bene il bene per mostrare a noi e agli altri il legame profondo con te che sei il Dio della vita.
Franca e Vincenzo, osb-cam
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.
Parola del Signore