Gesù conosce i nostri pensieri

Mani che si stringono e sguardi che s’incrociano sono capaci di mostrare pagine nuove di un’umanità che vive e fa del giorno ricevuto in dono un capolavoro.

Mani chiuse e sguardi distratti, invece, rendono la vita un capitolo nero.

Gesù incurvante di ogni regola formale illumina il cuore dell’uomo dalla mano paralizzata e lo rende libero di servirsene per il bene. Gesù ha fiducia nell’uomo e concede libertà di fare mentre gli appassionati amanti delle regole fanno di queste lo strumento del loro potere.

Gesù va oltre il formalismo rituale così caro a scribi e farisei e dona a ciascun uomo, invece, la libertà dello Spirito per fare della propria vita un autentico capolavoro.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Luca

Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo.
Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo.
Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita.
Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.

   Parola del Signore

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