Sta scritto

La casa del Signore è la casa dove si prega, dove si vive la comunione, dove l’amore è il cuore della relazione. Dove non si prega, dove manca la comunione e dove non ci sono vere relazioni questa non è la casa del Signore.

Non basta, infatti, avere un edificio adibito alla preghiera perché il Signore lo abiti. Non basta la forma esterna ma è necessario che in quell’edificio si viva la comunione e l’amore.

E, peggio ancora, se in quel luogo troviamo persone che cercano di dominare gli altri, di escluderli o che, addirittura, tentano di abusare del loro ruolo per arricchirsi è certo che li, il Signore, non c’è e non potrà mai esserci.

La casa di preghiera, infatti, la riconosciamo subito e faremo del tutto per entrarci e rimanere con i fratelli e con il Signore. Nella casa di preghiera nessuno domina l’altro ma tutti collaborano per vivere la pace del Signore.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».
Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo.

   Parola del Signore

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