Ne scelse dodici

Per scegliere i Dodici Gesù sale sul monte dove è simbolicamente più facile ascoltare il Signore. Ed è sul monte che Gesù si fa ispirare dal Padre. Dal monte chiama i dodici abbandonando la vecchia religione fatta di leggi e regole e inaugura la nuova ed ultima Alleanza nella quale l’unica regola è quella dell’Amore.

Anche tra i Dodici, purtroppo, ci saranno traditori e non mancheranno litigi e distinguo. È la storia dell’uomo e quella della Chiesa che come ben sappiamo non è stata sempre lineare. Ma questo non deve scoraggiarci o indurci a giudizi frettolosi e avventati. La Chiesa siamo noi, con tutti i nostri pregi e i nostri difetti, con i nostri errori e le nostre paure. L’importante è e sarà avere il coraggio di riconoscersi peccatori, nessuno escluso. Per questo è necessario ed essenziale chiedere perdono e concedere perdono. Chi non perdona e non ha il coraggio di incontrare l’altro per abbracciarlo e ricominciare a camminare insieme o si erge a giudice non è un buon testimone del Vangelo, non è un uomo di Dio. Egli semina odio, vendetta e vive nel rancore. L’unica risposta è amarlo e pregare.

Franca e Vincenzo, osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 3,13-19

In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni.
Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè “figli del tuono”; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì.

Parola del Signore

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