Dio non si arrende mai. Non teme il male. Dio combatte il male. Gli uomini del tempio avevano fanno arrestare Giovanni e Dio allora invia il Figlio. Dio non si stanca mai. Tenta continuamente di salvarci. Questa volta che fa? Ci ha mandato il Figlio non per comandare o accumulare ricchezze. Ci ha mandato il figlio per chiamare ciascuno di noi a seguirlo. Ci chiama ovunque noi siamo e qualsiasi cosa stiamo facendo. Ci sceglie tutti e ci vuole tutti. Solo l’orgoglio e il credersi privilegiati può indurci nell’errore di credere che i chiamati siano solo sacerdoti e religiosi. I chiamati siamo tutti. Siamo tutti invitati a cambiare modo di pensare e, quindi, di vivere. Chi ha cambiato modo di pensare non vive più per se stesso ma vive per l’altro. Chi ha cambiato modo di pensare non si sente un privilegiato ma vive a servizio dell’altro. Chi ha cambiato mentalità sa che deve scendere e non salire, che deve essere solidale e utilizzare le cose che ha non per accumularle ma per il bene dell’altro.
La chiamata di Gesù, perciò, è per tutti. È una chiamata a liberare il cuore e a vivere da figli fiduciosi che l’amore di Dio non ci mancherà mai. Non saremo mai soli neanche quando tutto sembra girare per il verso sbagliato.
Franca e Vincenzo, osb-cam ♥️
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 1,14-20
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
Parola del Signore