Clericalismo

Scrive Francesco nella sua Lettera al Popolo di Dio: “abbiamo costruito comunità, programmi, scelte teologiche, spiritualità e strutture senza radici, senza memoria, senza volto, senza corpo, in definitiva senza vita. Ciò si manifesta con chiarezza in un modo anomalo di intendere l’autorità nella Chiesa – molto comune in numerose comunità nelle quali si sono verificati comportamenti di abuso sessuale, di potere e di coscienza – quale è il clericalismo, quell’atteggiamento che non solo annulla la personalità dei cristiani, ma tende anche a sminuire e a sottovalutare la grazia battesimale che lo Spirito Santo ha posto nel cuore della nostra gente. Il clericalismo, favorito sia dagli stessi sacerdoti sia dai laici, genera una scissione nel corpo ecclesiale che fomenta e aiuta a perpetuare molti dei mali che oggi denunciamo”.

Si prospetta un cammino sinodale (in Italia ed altrove) che solleciti in noi (in primis ai presbiteri ed ai vescovi) la consapevolezza di essere docili strumenti dello Spirito per ricostruire una dimensione di laicità ecclesiale che nel corso dei secoli il clericalismo ha mortificato. Occorre ridare personalità al Popolo di Dio, quella personalità che il clericalismo ha annullato. Occorre che il sacerdozio battesimale venga riscoperto e valorizzato, e per fare questo occorre debellare il clericalismo che ha sminuito e sottovalutato “la grazia battesimale che lo Spirito Santo ha posto nel cuore della nostra gente”.

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