Come la folla che, nel vangelo di oggi, insegue Gesù, l’uomo contemporaneo cerca dei segni, vuole delle prove, cerca la soluzione a quelli che crede i suoi problemi. In questo modo lega la sua ricerca ai suoi interessi. Gesù, però, spiazza tutti ed invita gli uomini a cercare il cibo che dona la vita eterna. È questo il nostro bene più prezioso e che solo Gesù può donare.
In questo cibo c’è la cosa più preziosa, quella che vale tutta una vita e che ci dona la vera libertà. Gesù non ci vuole più schiavi di questo mondo e, quindi, di nessun uomo.
Credere davvero in Gesù ci apre le strade della vera libertà.
Franca e Vincenzo osb-cam ♥️
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6,22-29
Il giorno dopo, la folla, rimasta dall’altra parte del mare, vide che c’era soltanto una barca e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie.
Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».
Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».
Parola del Signore.