Gioia piena

Per anni e anni aveva viaggiato in varie parti del mondo, incontrato tante persone e molti cosiddetti “saggi”; aveva vissuto lunghi periodi in piccoli e grandi villaggi; aveva cercato senza sosta in ogni continente ma non era riuscito a trovare quella “pace e quella gioia” che cercava.

Aveva conosciuto molti popoli e molte religioni ma niente da fare. Ovunque si era fermato, perché attratto da un’esplosione di iniziale entusiasmo, era stato deluso. Dopo qualche tempo infatti fuggiva via, spesso senza nemmeno salutare perché, purtroppo, dopo un po’ scopriva i piccoli e grandi problemi che inizialmente non vedeva e che, invece, dopo un po’ emergevano.

Ora sulle soglie della vecchiaia era tornato nel paesello che aveva lasciato da giovane in cerca di cose speciali. Arrivando scoprì che i genitori non c’erano più e mancavano tante persone che conosceva. Alcuni erano andati via in altri posti. Ritrovò parte dei suoi amici. Una sera, mentre camminava per le stradine piccole e strette del suo paesello gli capitò di passare accanto alla chiesetta che frequentava da ragazzo. Decise di entrare. Le luci erano spente mentre in fondo, sotto la croce, una candela, l’unica accesa, rischiarava una piccola porticina che custodiva la pisside con le ostie. Mentre lui ancora smarrito e perso nei suoi pensieri era seduto entro un bambino che depose sull’altare un mazzetto di margherite. Poi fece un segno di croce e andò via.

A questo punto la sua attenzione fu attratta dal tremolio di quella piccola fiammella sotto la croce e che illumina il tabernacolo. Concentrò la vista sul suo movimento mentre i pensieri si dileguavano. Gli occhi, però, permettevano al cuore di “guardare“. D’improvviso una Luce potente che solo lui vedeva e un’emozione forte s’impadronì di ogni cosa dentro e fuori lui. … Ora d’improvviso aveva capito. Uscì dalla chiesa e andò dritto verso la casa dei genitori, apri la porta con la chiave che aveva sempre avuto con se per tutti i lunghi anni trascorsi per il mondo inseguendo sogni e desideri vari e subito si mise al lavoro. Spolverò i vecchi mobili e riprese la vita semplice di una volta. Iniziò a dare valore al tempo, alle amicizie, ai fiori spontanei che nascono e crescono nei campi o tra le pietre. Rimise in funzione l’antico forno a legna dal quale ogni settimana sfornava il buon pane di una volta e ne donava sempre almeno una pagnotta a qualche vicino di casa. Ora si faceva guidare dal cuore e si accorse, finalmente, che la vita semplice era molto buona. Il sole, la pioggia, il vento, le nuvole … in ogni cosa scopriva che era nascosto un Mistero grande che lui non aveva mai notato e che erano invece un aiuto potente per contemplare il Grande Re che ha dato vita ad ogni cosa.

Forse anche noi stiamo cercando qualcosa che abbiamo già nel cuore e che abbiamo rinchiuso dentro un angolo oscuro. Liberiamo la nostra vita dalle illusioni e ridiamo importanza a quelle tante piccole cose che fanno “grande” la vita. Non è mai tardi per cominciare davvero. Oggi, proprio oggi, cogliamo l’occasione per dare gioia alla vita di qualcuno e riempire la nostra della stessa identica ricchezza. Facciamolo oggi. Non aspettiamo domani. 😉

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15, 9-11

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore.
Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.
Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena».

Parola del Signore.

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