Non ci sono gruppi o comunità di perfetti. Il bene e il male vivono insieme, abitano lo stesso ambiente e ciascuno di noi è chiamato ogni istante a scegliere se essere grano o zizzania, a scegliere se essere pane e quindi benedizione per gli altri oppure un veleno che procura sofferenza e dolore.
Questa realtà è la nostra condizione. Nessuno di noi, infatti, è migliore o deve sentirsi più bravo degli altri. Le nostre comunità non sono e non potranno essere comunità perfette ma luoghi nei quali le imperfezioni dei singoli hanno occasione di affinarsi e migliorarsi.
Solo alla fine dei tempi saremo giudicati. Nel frattempo nessuno giudichi l’altro ma ciascuno valuti se stesso e se riesce provi a migliorarsi. Occorre rifuggire la tentazione di sentirsi migliori degli altri.
Oggi ciascuno di noi, perciò, proverà a vedere in che cosa può migliorare se stesso e cercherà di prepararsi ad incontrare il Signore limando i difetti e smussando tutti gli spigoli che nella nostra persona ci impediscono di essere giusti e risplendere. Cerchiamo, allora, di guardare agli altri con comprensione, noi non siamo diversi, ma possiamo fare scelte di vita nuove per cambiare e vivere una vita pacificata. Questa si che è nostra responsabilità e questa è la nostra vera possibilità di essere persone giuste ed equilibrate.
Franca e Vincenzo osb-cam ♥️
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 13,36-43
In quel tempo, Gesù congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo».
Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».
Parola del Signore.