L’eremita Mirella Muia commenta le lettura di domenica 10 ottobre 2021

Osservare la Legge non da pienezza, non da soddisfazione e gioia alla vita. Il giovane ricco, infatti, sente che qualcosa non va e si mette a cercare Gesù. Ed è così che apprende che per essere davvero felici occorre altro. Cosa? Gesù, come sempre, è esplicito, schietto e sincero. Prima di offrire una strada, il Suo sguardo incrocia quello del giovane e in questo incontro la Parola concede una strada: donare.

E’ nel dono la pienezza, la soddisfazione e la gioia. E’ nel donare che si può ricevere quella felciità che da senso alla vita e la rende unica. Tanto unica e vera che il cuore si riempie dell’Amore di Dio. Quando questo accade l’impossibile si realizza e anche un ricco e un potente riescono ad entrare dove i poveri sono già stati accolti.

Lasciare tutto il superfluo schiarisce la vista e rasserena ogni turbolenza dando all’esistenza terrena quella felicità che nessuna’altra cosa al mondo potrà dare.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Qui sotto puoi ascoltare il commento sulle lettura di questa domenica dalla voce dell’Eremita Mirella Muià, dell’Eremo dell’Unità di Gerace.

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”».
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».

Parola del Signore.

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