Chi ha il cuore indurito respira solamente odore di morte, è l’intollerante ed è indifferente nei confronti di chi soffre.
Chi ha il cuore indurito resta impassibile davanti al bene e non riesce nemmeno a riconoscere chi lo ama. La durezza del cuore è quella che crediamo necessaria, purtroppo, per dirci forti. Ma la vita, invece, trionfa solo quando il cuore non è indurito, quando non si ha paura di essere umili, quando si ha il coraggio di affrontare problemi, quando non si scappa credendo di sfuggire alle proprie esclusive responsabilità.
E’ strano, nel vangelo di oggi, vedere Gesù indignato. Ma il fatto è che Lui ha creato il nostro cuore, sa per cosa è fatto, e vederlo così freddo e indurito è un piccolo grande tradimento al suo progetto di amore che ha su ognuno di noi.
Franca e Vincenzo osb-cam ❤️
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 3,1-6
In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo.
Egli disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati, vieni qui in mezzo!». Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?». Ma essi tacevano. E guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all’uomo: «Tendi la mano!». Egli la tese e la sua mano fu guarita.
E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.
Parola del Signore.