Maestro, non ti importa che siamo perduti?

Ci sono momenti nella vita nei quali ci si può trovare in acque agitate, in mezzo alla tempesta, sballottati qua e là da situazioni difficili da affrontare. In queste circostanze cresce la paura, l’ansia, le preoccupazioni immobilizzano e in preda all’agitazione si alzano gli occhi al cielo per chiedere l’aiuto di Gesù e gridiamo come fanno oggi i discepoli: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».

Ebbene possiamo essere certi che attraverso strade a noi sconosciute ci sarà l’intervento del Signore che guardando la nostra disperazione non permetterà che il male continui ad agitare le nostre vite e ci dirà: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».

Possiamo, dobbiamo e vogliamo confidare nella compassione e nella misericordia del Signore che ci Ama e vuole il nostro bene. Coltiviamo la nostra Fede per dare forza alla Speranza.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 4,35-41

In quel medesimo giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui.
Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».
Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, càlmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».
E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».

Parola del Signore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *