Umiltà e mitezza

Il brano di oggi ci vuole insegnare l’umiltà. Ci vuole educare a ritrovare il vero senso dell’umiltà e della mitezza. La donna cananea, infatti, si riconosce bisognosa di aiuto e si fa umile al punto da paragonarsi ai “cagnolini che sotto la tavola mangiano le briciole dei figli”. Gesù accoglie con grande favore queste parole e le giudica come un segno di umiltà tanto da sentirsi spinti a compiere un’azione potente come quella di guarire la bambina (figlia della cananea) posseduta da uno spirito impuro. “Tornata a casa sua -si conclude il brano di oggi-, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n’era andato”.

Il segno della guarigione è il segno della presenza viva e vera di Gesù; è il segnale che l’umiltà e la mitezza sono le chiavi capaci di aprire il cuore di Gesù. Facciamo tesoro di questo insegnamento che il Maestro ci propone oggi e che può aprire strade buone anche nella nostra vita. L’arroganza, la presunzione, il risentimento, infatti, non hanno mai prodotto cose buone per nessuno e sono destinate al fallimento. Umiltà e mitezza, invece, sono i segni che Gesù cerca per ridare onore e dignità alle donne e agli uomini.

Franca e Vincenzo, osb-cam ♥️
 

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 7,24-30
 
 In quel tempo, Gesù andò nella regione di Tiro. Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto.
Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di lui, andò e si gettò ai suoi piedi. Questa donna era di lingua greca e di origine siro-fenicia.
Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia. Ed egli le rispondeva: «Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». Ma lei gli replicò: «Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli». Allora le disse: «Per questa tua parola, va’: il demonio è uscito da tua figlia». Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n’era andato.
 

 
Parola del Signore.

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