L’amore non ha bisogno di annunci, di belle parole, di chiacchiere. L’amore ha necessità di gesti concreti, di fatti, di un dare concreto, del nostro tempo migliore.
Il notissimo brano di oggi dovrebbe scuoterci tutti, dovrebbe agitare le nostre vite, dovrebbe fare tremare davvero le nostre coscienze.
A noi sembra che le parole di Gesù se da un lato valgono per tutti dall’altro sono pronunciate in maniera più evidente guardando chi ha fatto dell’annuncio dell’amore un modo di fare, un “mestiere”. Gesù, si rivolge a ciascuno di noi, sbattendoci in faccia il nostro perbenismo, le nostre mani lisce, i nostri capelli pettinati i nostri vestiti sempre stirati, puliti e ordinati. Oggi ci chiede di scendere dal piedistallo, dalla comodità di chi non muove personalmente mai un dito, di chi si erge sempre a giudice dell’altro. Gesù ci chiede di amare con concretezza. Sta a noi ora fare, andare, rompere le barriere del perbenismo, aprire il cuore a agire con le mani e sporcarsi … Sta a noi farci prossimi di chi ha bisogno e ci chiede aiuto.
Franca e Vincenzo osb-cam ♥️
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 25,31-46
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.
Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”.
Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».
Parola del Signore.