Il sospetto che distrugge

C’è un Dio che ci vuole felici, un Dio che vuole guarire il nostro mutismo per permetterci di costruire una relazione con Lui. Ma, che strano? Nel vangelo di oggi, mentre Gesù cerca di fare il bene ridando voce ad un muto, c’è chi insinua idee velenose sospettando che il bene che viene fatto ha altri scopi e proviene dal demonio. A pensarci bene capita anche nel nostro quotidiano che qualcuno, di fronte ad altri che fanno del bene, lancia il sospetto che chi lo sta facendo nasconde altri scopi. È il seme dell’invidia che prova ad avvelenare ogni cosa e a diffondere maldicenza e chiacchiericcio, tutte cose che distruggono le relazioni. Gesù, invece, si propone di costruire buone e belle relazioni che sono davvero fondamentali nella vita di ogni persona. Cerchiamo di accantonare sospetti, maldicenza e invidia che distruggono la nostra felicità e quella degli altri.

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11,14-23
 
In quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.

Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.
Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde».

Parola del Signore.

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