Cose nuove e cose antiche

Non tutto il passato va cancellato. Lo scriba, cioè l’uomo, che al tempo di Gesù conosceva la Legge antica e la interpretava una volta diventato discepolo di Gesù sarà capace di tirar fuori dalla Legge antica le cose importanti che, unite alle nuove insegnate da Gesù, possono guidare, oggi, le nostre scelte quotidiane. Non tutte le interpretazioni dell’antico testamento vanno abolite e Gesù infatti dirà di non essere venuto ad abolire ma a dare compimento alla Legge antica. Quindi Gesù dà alla Parola di Dio dell’antico testamento una nuova luce capace di essere per noi guida bella per una vita bella. La scrittura, quindi, va letta, meditata e capita perché è per noi un aiuto vero e concreto per le nostre vite cristiane.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 13,47-53

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».
Terminate queste parabole, Gesù partì di là.

Parola del Signore.

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