Guarite i malati

Il mondo, questo nostro mondo, ha bisogno di testimoni, di esempi di vita, di persone capaci di raccontare con i fatti la loro fede. Gesù ieri come oggi invia i suoi discepoli nel mondo non per conquistare il mondo ma per vivere come “agnelli” capaci di essere semplici, docili e pacifici. Il cristiano non aggredisce, non pretende, non impone ma offre un esempio di vita che mostra la sua fiducia in un Dio che non lascia nessuno dei suoi figli solo. L’inviato del Signore non fa comunella con gli uomini del potere, non chiede e non pretende i primi posti, non fa il furbo per superare l’altro … il vero discepolo di Gesù lo riconosci dallo stile sobrio, dal parlare semplice, dal farsi compagno di viaggio accanto agli ultimi. Questo e non altro è il modello che Gesù ci ha lasciato e che dobbiamo avere nel cuore per esprimerlo nella vita.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 10,1-9
 
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».

Parola del Signore.

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