È sempre in cerca di peccatori! Sempre in giro ad incontrare persone. Cammina lungo le strade, osserva il mondo e ascolta le sofferenze. Conosce i nostri disagi, le nostre preoccupazioni e i nostri dolori. È vicino a chi attraversa momenti di incertezza, a chi vorrebbe arrendersi e a chi si rifugia nel privato. Gesù è il Dio vicino che sta alla porta e bussa, che aspetta con grande pazienza i nostri tempi. Non forza la mano a nessuno, non obbliga nessuno e prega e spera che ognuno di noi torni da Lui. Gesù non si stanca mai di attendere, perdonare e incoraggiare. Poi quando la nostra risposta di disponibilità giunge all’orecchio del suo cuore egli ci invita a seguirlo perché anche noi, come Lui, possiamo fare comunione e condivisione. Se noi non siamo capaci di perdonare e di condividere non siamo discepoli di Gesù. Crediamo di esserlo ma in realtà ci rivestiamo solo di parole come un’armatura per proteggerci. Essere veri discepoli di Gesù significa essere pronti a dare se stessi per l’altro. Se sentiamo dentro il desiderio di esserlo facciamolo adesso. La vita è una meteora e non offre tanto tempo.
Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 2,13-17
In quel tempo, Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».
Parola del Signore.