Tutti gli articoli di eremo

Bianchi: La preghiera e’ ascolto

Continua la lettura di Bianchi: La preghiera e’ ascolto

Non cercare applausi ma amare la verita’

L’obbedienza alla verità dovrebbe “castificare” la nostra anima, e così guidare alla retta parola e alla retta azione. In altri termini, parlare per trovare applausi, parlare orientandosi a quanto gli uomini vogliono sentire, parlare in obbedienza alla dittatura delle opinione comuni, è considerato come una specie di prostituzione della parola e dell’anima.

benedetto-xvi-466463-660x368

Continua la lettura di Non cercare applausi ma amare la verita’

La Parola di Dio: tuono e silenzio.

Sul Sinai, Dio parlò a Mosè e agli Israeliti. La parola di Dio fu preceduta ed accompagnata da tuoni e lampi ed un sempre più forte suono di tromba (Esodo 19). Secoli dopo, il profeta Elia tornò sulla montagna di Dio. Lì sperimentò tempesta,terremoto e fuoco, come era successo ai suoi antenati, ed fu pronto ad ascoltare Dio che parlava nel tuono. Ma il Signore non era in nessuno di quei potenti fenomeni familiari. Quando tutto il rumore terminò, Elia udì “il mormorio di un vento leggero” e Dio gli parlò.(1 Re 19)

oil-lamp-hands-488815

Continua la lettura di La Parola di Dio: tuono e silenzio.

L’amore del silenzio

  1. Dalla Regola di San Benedetto
  2. Facciamo come dice il profeta: “Ho detto: Custodirò le mie vie per non peccare con la lingua; ho posto un freno sulla mia bocca, non ho parlato, mi sono umiliato e ho taciuto anche su cose buone”.                           21200aa.
  3. Se con queste parole egli dimostra che per amore del silenzio bisogna rinunciare anche ai discorsi buoni, quanto più è necessario troncare quelli sconvenienti in vista della pena riserbata al peccato!
  4. Dunque l’importanza del silenzio è tale che persino ai discepoli perfetti bisogna concedere raramente il permesso di parlare, sia pure di argomenti buoni, santi ed edificanti, perché sta scritto:
  5. “Nelle molte parole non eviterai il peccato” e altrove: “Morte e vita sono in potere della lingua”.
  6. Se infatti parlare e insegnare é compito del maestro, il dovere del discepolo è di tacere e ascoltare.
  7. Quindi, se bisogna chiedere qualcosa al superiore, lo si faccia con grande umiltà e rispettosa sottomissione.
  8. Escludiamo poi sempre e dovunque la trivialità, le frivolezze e le buffonerie e non permettiamo assolutamente che il monaco apra la bocca per discorsi di questo genere.

Cullati dal silenzo

Un uomo si recò da un monaco di clausura.

Gli chiese: «Che cosa impari mai dalla tua vita di silenzio?».Il monaco stava attingendo acqua da un pozzo e disse al suo visitatore: «Guarda giù nel pozzo! Che cosa vedi?».L’uomo guardò nel pozzo. «Non vedo niente».Dopo un po’ di tempo, in cui rimase perfettamente immobile, il monaco disse al visitatore: «Guarda ora! Che cosa vedi nel pozzo?».L’uomo ubbidì e rispose: «Ora vedo me stesso: mi specchio nell’acqua».Il monaco disse: «Vedi, quando io immergo il sec­chio, l’acqua è agitata. Ora invece l’acqua è tranquilla. È questa l’esperienza del silenzio: l’uomo vede se stes­so!».

download-2

«Quando non ce la faccio più, vado a sedermi vi­cino a mia nonna mentre lavora a maglia… Mia non­na profuma di cipria e ha un respiro lento lento. Di tanto in tanto alza gli occhi e sorride un poco, di so­lito però si limita a lavorare e respirare… Beh, mi fa sentire cullata…». Amelia, 14 anni

Oggi scegliti un angolo tranquillo e lasciati cul­lare dal silenzio.