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Osservo la sua Parola

Dio è fedele e, per la coerenza a questa promessa, Egli è pronto a tutto. Dio è misericordioso e per la fedeltà a questa sua promessa è disponibile ad ogni azione anche la più clamorosa. Dio non ha paura della sua fedeltà alle promesse fatte e nemmeno della sua misericordia. Ad entrambe non rinuncia perché Dio è un Padre che, in Gesù, si è rivelato e che scribi, farisei e sacerdoti del tempio hanno ignorato e addirittura perseguitato. Dobbiamo stare attenti perché la storia si ripete e ci fa vivere il dramma che Gesù ha dovuto subire per restare coerente e fedele alle promesse e alla misericordia del Padre. Tutto ciò lo ritroviamo nella Parola, dono immenso, che ci consente di ascoltare e riascoltate la volontà di Dio. Osservare la Parola è, quindi, l’opportunità che Dio Padre ci dona per vivere, fin da subito, la vita eterna. Non possiamo rifiutare questa possibilità di avere la vita e, in particolare, quella vita buona e, aggiungiamo noi, bella che la Parola di Dio ci indica. Anche noi, perciò, restando coerenti e fedeli, misericordiosi e liberi figli di Dio avremo la possibilità di fare la stessa esperienza di luce che ha fatto Gesù nella sua breve vita terrena.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 8,51-59
 
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «In verità, in verità io vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno». Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: “Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno”. Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?».
Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: ”È nostro Dio!”, e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore. Ma io lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia».

Allora i Giudei gli dissero: «Non hai ancora cinquant’anni e hai visto Abramo?». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono».
Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.

Parola del Signore.

La verità vi farà liberi

Essere liberi è davvero importante. Vivere da persona libera, infatti, è sempre stata una delle principali aspirazioni delle donne e degli uomini di tutti i tempi. Ma esserlo realmente non è facile. A volte ci si illude di essere liberi mentre si è schiavi di situazioni varie, dipendenti da vizi o persone se non sudditi di uomini spregiudicati che minacciano e/o ricattano.

Gesù, invece, dona vera libertà perché ci consegna la “verità”, cioè ci offre la possibilità di scegliere senza vincoli una vita piena di significato e di dignità. Gesù libera da ogni forma di schiavitù e di dominio. Se siamo e restiamo legati a Lui e al Padre nessuno potrà dominarci perché sempre la nostra coscienza sarà capace di fare scelte libere e personali. Nessuno, infatti, deve o dovrà sentirsi oppresso da lestofanti, imbroglioni o astuti manovratori che si approfittano delle nostre debolezze e cercano di sottometterci. Mai dobbiamo piegare il capo e sentirci o essere schiavi, la libertà non ha prezzo. Sappiamo che sempre il Signore ci dà la forza di non cedere ai ricatti o di cadere schiavi del peccato o dei vizi. Abbiamo una dignità da difendere e da salvaguardare che Gesù ci aiuta a preservare dal dominio di prepotenti o ingannatori. Restiamo fedeli alla sua Parola e conserveremo la libertà di essere donne e uomini capaci di vivere con dignità ogni situazione.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 8,31-42
 
In quel tempo, Gesù disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: “Diventerete liberi”?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre. Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. So che siete discendenti di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova accoglienza in voi. Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro».

Gli risposero: «Il padre nostro è Abramo». Disse loro Gesù: «Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la verità udita da Dio. Questo, Abramo non l’ha fatto. Voi fate le opere del padre vostro».
Gli risposero allora: «Noi non siamo nati da prostituzione; abbiamo un solo padre: Dio!». Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato».

Parola del Signore.

Tu chi sei?

“Tu chi sei?”. Chi è Gesù per me? Gesù è il crocifisso!

Si, Gesù è “l’uomo-Dio” crocifisso che altri uomini, cioè noi, abbiamo messo in croce e che accetta di essere crocifisso. Pur essendo le nostre case piene di crocifissi appesi alle pareti spesso ci dimentichiamo del senso profondo di questo simbolo. Eppure le nostre vite sono piene di incontri con crocifissi della storia cioè di malati, di poveri, di emarginati, di persone che soffrono per mille motivi e forse noi stessi portiamo impresse nel corpo e nel cuore le piaghe di mali che tormentano la vita. Ecco allora chi è Gesù. Gesù è l’uomo che soffre e che noi rifiutiamo dall’alto del nostro sentirci migliori, di crederci buoni, di sentirci a posto con la coscienza.

Finché ci sarà una sola persona che soffre, una sola persona che sta male noi siamo responsabili, noi dovremmo sentirci mordere la coscienza. Preghiamo perché la Quaresima ci dia la consapevolezza della nostra corresponsabilità e della nostra indifferenza che fa male, molto male …

Purtroppo anche noi stiamo partecipando e rinnovando la crocifissione del Cristo nel nostro presente.

Chiediamo a Dio di perdonare il nostro perbenismo e il nostro girare la faccia dall’altra parte. È su questo che saremo giudicati e non su altre cose. Dio liberi il nostro cuore dalle catene dell’orgoglio, dai blocchi mentali e ci doni umiltà e coraggio per riprendere la vita tra le mani e liberare ogni prigioniero dal dolore, dalla povertà, dalla sofferenza e da ogni male.

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 8,21-30

In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: “Dove vado io, voi non potete venire”?».
E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati».
Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo».  Non capirono che egli parlava loro del Padre.
Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui.

Parola del Signore.

Io sono la luce del mondo

Essere luce è sapienza capace di guidare anche i passi degli altri. A chi è luce non occorre nemmeno dirlo: la luce, infatti, si vede e quando è buona illumina e offre sicurezza a chiunque passi in quei luoghi.

Di notte, come in questi tempi oscuri, le luci si vedono anche da lontano e attraggono i viandanti dispersi.

Il mondo ha sempre avuto bisogno di luce e di sicurezza e il chiarore di un buon mattino sa mostrare il cammino a chi, dopo il buio, cerca opportunità per raggiungere le sue mete. Purtroppo non sempre la luce, pur essendo chiara e forte, viene vista. Ci sono persone che preferiscono restare nel buio. Di fronte a questa realtà neanche l’alba più intensa riesce a fare qualcosa. Chi vuole restare con gli occhi chiusi è libero di farlo. È triste questo ma purtroppo è così. Anche la luce, qualsiasi luce, non riuscirà mai a far aprire gli occhi a chi, nonostante tutti i tentativi e le proposte, si ostinera’ a mantenerli chiusi. È triste ma può accadere. È questo il male che non si riesce a combattere anche se, in qualche modo, si deve sempre provare a farlo. Che il Signore ci aiuti.

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 8,12-20

In quel tempo, Gesù parlò [ai farisei] e disse: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».
Gli dissero allora i farisei: «Tu dai testimonianza di te stesso; la tua testimonianza non è vera». Gesù rispose loro: «Anche se io do testimonianza di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove sono venuto e dove vado. Voi invece non sapete da dove vengo o dove vado. Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno. E anche se io giudico, il mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato. E nella vostra Legge sta scritto che la testimonianza di due persone è vera. Sono io che do testimonianza di me stesso, e anche il Padre, che mi ha mandato, dà testimonianza di me».

Gli dissero allora: «Dov’è tuo padre?». Rispose Gesù: «Voi non conoscete né me né il Padre mio; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio».
Gesù pronunziò queste parole nel luogo del tesoro, mentre insegnava nel tempio. E nessuno lo arrestò, perché non era ancora venuta la sua ora.

Parola del Signore.

Nessuno ti ha condannato?

Tutti hanno lasciato cadere la pietra, nessuno si è azzardato a lanciarla contro la donna e Gesù invita a cambiare vita nel silenzio. Si abbassa per scrivere nella polvere della terra dove basta un soffio di vento per cancellare ogni cosa e permetterci di ricominciare. Si, ricominciare, riprendere il cammino per avere una nuova possibilità, una nuova occasione … Nessuno è condannato e nessuno condanna … Tutto dipende da noi, dal nostro desiderio di cambiare. Il Signore ci dà fiducia e la sua mitezza è la migliore risposta ad ogni sbaglio.

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Vi proponiamo la lectio tenuta ier sera presso il Monastero di Sant’Antonio Abate sull’Aventino dove vivono le camaldolese romane. Per ascoltare clicca qui

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 8,1-11
 
In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro.
Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo.
Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

Parola del Signore.

Il Dio assente

L’identità di Gesù è sempre stata al centro di diatribe e spesso di litigi che in qualche caso hanno scatenato guerre. L’uomo, infatti, si è sempre interrogato sulla questione e le risposte sono sempre state diverse. Anche oggi è questa la realtà. Duemila anni di cristianesimo non sono bastati a trovare una risposta uguale per tutti. Anzi, soprattutto negli ultimi anni, vediamo che il dibattito in merito interessa un numero di persone sempre più piccolo, un piccolo resto. Il mondo appare sempre meno interessato e, peggio ancora, sempre più indifferente di fronte a Gesù. Le chiesa sono sempre più vuote e hanno perduto la centralità di un tempo. Gli stessi parroci hanno perso prestigio e autorevolezza. Il mondo cerca di fare da solo e appare poco interessato a sapere, capire e scrutare Gesù. Non ci si interroga più e, soprattutto, i giovani appaiono completamente indifferenti. Forse questa è la prima generazione che prova a costruire la propria vita senza Dio. Stiamo esagerando?

Purtroppo anche varie indagini sociologiche hanno dovuto prendere atto di questa realtà e la tendenza non accenna a diminuire. Mentre viviamo questa realtà nella Chiesa aumentano le lacerazioni, i conflitti, le lotte e nel resto di popolo di Dio rimasto ancorato alle parrocchie cresce il disorientamento. Noi non ci stiamo a questo gioco e proviamo a reagire cercando di fare la nostra parte come ci è possibile. Ogni battezzato è chiamato a fare altrettanto cercando di costruire relazioni fraterne che sono il segno visibile di una Chiesa che prova a ripartire.

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 7,40-53
 
In quel tempo, all’udire le parole di Gesù, alcuni fra la gente dicevano: «Costui è davvero il profeta!». Altri dicevano: «Costui è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice la Scrittura: “Dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo”?». E tra la gente nacque un dissenso riguardo a lui.
Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno mise le mani su di lui. Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto qui?». Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato così!». Ma i farisei replicarono loro: «Vi siete lasciati ingannare anche voi? Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei? Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!». Allora Nicodèmo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse: «La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?». Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta!». E ciascuno tornò a casa sua.

Parola del Signore.

I racconti di ALFIO … Volare nel blu

Alfio: Sono giorni complicati … la pandemia, la guerra in Ucraina, una crisi strisciante che ci morde il cuore.

Sandro: È vero Alfio e anche io e la mia famiglia siamo in ansia … molte cose sono cambiate e molte cambieranno ancora …

Alfio: Caro Sandro se guardi la storia del mondo anche nel passato ci sono stati momenti di cambiamento epocali ma poi si è ripartiti.

Sandro: È vero ma, diciamo la verità, non siamo pronti. Non sono pronti i nostri figli e noi non riusciamo a cambiare prospettiva.

Alfio: Si, Sandro, hai ragione vedo persone che continuano a vivere come prima e altre che stanno approfittando per sfruttare le debolezze di chi è caduto in povertà o sta camminando sul filo di lana.

Sandro: Ci sono egoismi che si gonfiano e appetiti che si fanno sempre più intensi. 

Alfio: Tranquillo Sandro c’è una giustizia più grande. Arriverà per tutti il momento della verità… Allora ognuno sentirà il peso delle sue azioni e il rimorso potrebbe perfino spaccare il cuore

Sandro: Ma tu credi davvero che i cattivi pagheranno per le loro azioni malvage?

Alfio: Non so rispondere ma credo che ogni sofferenza sarà sollevata e ogni dolore troverà gioia … Nessuno potrà più fingere e la Verità, tutta intera, brillerà come il sole in un cielo azzurro.

Sandro: Ogni prato si riempirà di margherite e ogni albero di buoni frutti; i campi daranno ancora il buon grano e ogni gregge ottimo latte. 

Alfio: Grazie Sandro. Le tue parole aiutano la speranza e danno coraggio ai cuori per tornare a battere ancora forte e a volare nel blu. Questo nostro mondo ne ha proprio bisogno.Buon cammino.

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Gesù l’uomo che spera e lotta con noi

Ognuno di noi si è fatta una propria idea di Gesù. Lo abbiamo modellato secondo i nostri desideri e lo vogliamo secondo i nostri comodi. Quando la sua immagine reale non corrisponde alla nostra cerchiamo di trovare ragioni per affermare i nostri desideri e cioè i nostri comodi. In buona sostanza non accettiamo e non accogliamo il Figlio di Dio per come è. A noi piace che egli sia una sorta di supereroe e ce lo dipingiamo come un “pronto intervento”. Gesù, invece, è altro, totalmente altro. Egli è il principe degli umili, il modello dei semplici che in profondità sanno leggere e offrire visioni e ragioni di senso; egli è colui il quale ci dà motivazioni forti per vivere e per accettare le sconfitte. Gesù è anche l’uomo capace di vivere sopportando e accogliendo i malvagi con un sorriso di pace; egli sa accarezzare le spine senza mostrare il dolore e amare senza chiedere di essere ricambiato. Gesù è l’uomo capace di resistere alle avversità, di soffrire guardando in faccia chi lo perseguita; egli è l’uomo che spera anche quando la speranza sembra mancare. Gesù è il modello di vita che a noi non piace e non vogliamo vivere. Noi ci siamo costruiti un altro Gesù. Il nostro è forte, vincente e capace di intervenire dove noi non arriviamo. Forse è arrivato il momento di essere capaci di stare con i piedi per terra e aprire gli occhi. Gesù allora sarà nostro compagno di viaggio: gioirà con noi e soffrirà con noi e sarà al nostro fianco per sostenerci nelle fatiche quotidiane che non mancheranno. Occhio allora, guardiamo oltre la gabbia nella quale ci siamo messi, scopriamo, senza paura, cosa c’è oltre la nebbia che ci nasconde la verità e decidiamo di essere amici veri di Gesù che, non fa magie, ma lotta con noi e spera con noi.

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 7,1-2.10.25-30
 
In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.
Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi  di nascosto.
Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia». Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato».
Cercarono allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora.

Parola del Signore.

Credere

Quanto è difficile credere! Gesù lo sa molto bene e, oggi, cerca di spiegare dove possiamo trovare le prove (le testimonianze) che ci aiutano a credere in Lui come Figlio di Dio. La prima testimonianza è quella di Giovanni Battista che si è espresso con parole chiare. La seconda testimonianza sono le opere che Gesù ha fatto durante la vita. Si tratta di tutte cose che compie perché il Padre gli dà l’Autorità per compierle. La terza testimonianza sta nelle Scritture. Primo e secondo testamento parlano di Lui. Nonostante ciò, dice Gesù noi siamo freddi, increduli, dubbiosi. Non abbiamo abbastanza Amore per riconoscerlo e per accoglierlo e, quindi, restiamo distanti da Lui trascorrendo la vita per inseguire i nostri desideri e non quelli del Signore. Durante questa Quaresima coltiviamo il silenzio e chiediamo la Grazia di riconoscerlo e accoglierlo davvero.

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 5,31-47

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei:
«Se fossi io a testimoniare di me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera. C’è un altro che dà testimonianza di me, e so che la testimonianza che egli dà di me è vera.
Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.
Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato. E anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi; infatti non credete a colui che egli ha mandato.
Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me. Ma voi non volete venire a me per avere vita.
Io non ricevo gloria dagli uomini. Ma vi conosco: non avete in voi l’amore di Dio. Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro venisse nel proprio nome, lo accogliereste. E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall’unico Dio?
Non crediate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza. Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me; perché egli ha scritto di me. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?».

Parola del Signore.

Come il Padre

Il più grande desiderio dell’uomo è quello di conoscere Dio, di vederlo e di incontrarlo. Eppure, possiamo dirlo: Dio nessuno lo ha mai visto ma Gesù ce lo ha rivelato.

Gesù, il Figlio del Padre ce lo ha mostrato e in Lui lo possiamo conoscere e vedere; in Gesù possiamo vedere come agisce nella storia. Ebbene, si, ci basta questa scoperta per vivere l’insperato e ascoltare la Sua Parola e la sua voce.

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 5,17-30
 
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Il Padre mio agisce anche ora e anch’io agisco». Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
Gesù riprese a parlare e disse loro: «In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati. Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno.
Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna. Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

Parola del Signore.