Piena di Grazia

Gabriele, il cui nome significa “forza di Dio”, entra in casa di Maria e trasmette tutta la potenza del creatore. Maria accoglie la sua Parola e il Mistero si fa storia.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1, 26-38
 
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola».
E l’angelo si allontanò da lei.

Parola del Signore.

Dio non vuole che i piccoli si perdano

“Che neanche uno di questi piccoli si perda”. È questa la volontà del Padre. Solo l’amore di un Padre che ama è capace di cercare un figlio con passione e con tutte le sue forze. Eppure capita che questo amore non è visto e neppure compreso e a volte, purtroppo, è perfino rifiutato. La vita ci presenta molte di queste storie. Il mondo ne è pieno. Anche Gesù, infatti, dice del Padre che cerca la pecora perduta, “se riesce a trovarla“. Eh sì, perché ci sono persone che si smarriscono e continuano per la loro strada e nemmeno si accorgono di essersi allontanate dall’amore del Padre. Poi, quando potrebbe essere tardi emergono i rimorsi e recuperare diventa difficile e complicato.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Oggi il commento alle letture del giorno sono a cura di Mirella Muia, eremita dell’Eremo di Gerace.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 18,12-14
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita?
In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.
Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda».

Parola del Signore.

Abbiamo visto cose prodigiose

Con una sola parola Gesù opera una rivoluzione capace di stupire e ridare vita: “Ti sono perdonati i tuoi peccati“. Con semplicità e mitezza Gesù offre una nuova opportunità di vita.: “Alzati e cammina”. Egli libera l’uomo dalle sue prigioni e lo invita, ci invita, a camminare. Siamo noi i testimoni e i protagonisti del brano di oggi. Leggendolo sentiamoci i chiamati perdonati, i figli Amati …

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 5,17-26
 
Un giorno Gesù stava insegnando. Sedevano là anche dei farisei e maestri della Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea e della Giudea, e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni.
Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza.
Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati». Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?».

Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te – disse al paralitico -: àlzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio.
Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».

Parola del Signore.

Preparate la via

Buona domenica. Oggi vi proponiamo la lectio divina di dom Innocenzo Gargano, monaco camaldolese. Per ascoltarla clicca qui

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 3,1-6
 
Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto.
Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa:
«Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sarà riempito,
ogni monte e ogni colle sarà abbassato;
le vie tortuose diverranno diritte
e quelle impervie, spianate.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».

Parola del Signore.

Ne sentì compassione

Clicca qui per ascoltare la nostra riflessione al vangelo di oggi mandata in onda da Radio Civita per la rubrica Sulla via di Emmaus

Questa foto mostra una coltre di nubi che impedisce di vedere a valle. Dal monte si vedono le punte più alte delle montagne circostanti e il cielo fino all’orizzonte. Gesù, invece, sa guardare in profondità, sa superare gli ostacoli che impediscono di scorgere cosa abbiamo nel cuore e bussa affinché gli consentiamo di entrare e restare con noi. Egli conosce le nostre paure, i nostri dubbi, le nostre fragilità ed è pronto a guarire le nostre malattie e le nostre infermità. Gesù osserva il popolo e si accorge dell’abbandono in cui vive e ne ha compassione. Per questo invia i suoi discepoli che gratuitamente hanno ricevuto e gratuitamente sono chiamati a dare. Solo chi ama, quindi, potrà scacciare il male e liberarci dalle infermità e dalle paure che ci abitano.

Se vogliamo possiamo andare oltre, possiamo superare qualsiasi ostacolo perché siamo stati conquistati dall’amore.

Franca e Vincenzo, osb-cam ❤️

PS la foto è stata scattata ieri dal Monastero della Rupe sito lungo la via che porta a Montecassino e dove vivono delle monache che producono biscotti molto buoni e gustosi.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 9,35 – 10,1.6-8

In quel tempo, Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!».
Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità. E li inviò ordinando loro: «Rivolgetevi alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».

Parola del Signore

Gesù guarisce

Clicca qui per ascoltare la nostra breve riflessione sul vangelo di oggi mandata in onda da Radio Civita inBlu.

Che cosa mi impedisce di credere? Dov’è che ho bisogno della pietà e della misericordia di Dio? I miei occhi non vedono e il mio cuore è chiuso ed è così che la mia “fede” manca. Eppure è proprio in proporzione alla fede che possiamo vedere l’invisibile e toccare il bello. Oggi chiediamo al Signore di guarire la nostra cecità.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 9,27-31
 
In quel tempo, mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!».
Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: «Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!».
Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi.
Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.

Parola del Signore.

Fare la volontà del Padre

Buongiorno. Due proposte: la prima è la nostra riflessione che sta mandando in onda Radio Civita nella rubrica “Sulla via di Emmaus” per ascoltare clicca qui

La seconda proposta è il commento di Madre Mirella Muia, dell’Eremo dell’Unita di Gerace.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 7,21.24-27
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

Parola del Signore.

Li spezzò e li dava ai discepoli

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 15,29-37
 
In quel tempo, Gesù giunse presso il mare di Galilea e, salito sul monte, lì si fermò.
Attorno a lui si radunò molta folla, recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì, tanto che la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi guariti, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E lodava il Dio d’Israele.
Allora Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: «Sento compassione per la folla. Ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo il cammino». E i discepoli gli dissero: «Come possiamo trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?».

Gesù domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette, e pochi pesciolini». Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò e li dava ai discepoli, e i discepoli alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà. Portarono via i pezzi avanzati: sette sporte piene.

Parola del Signore.

Tendere e attendere

Un nostro carissimo amico a proposito dell’Avvento ha parlato di “attendere” e “tendere”. Sarebbe un’attesa che si vive camminando. A queste due perle di saggezza mi piace, oggi, aggiungere la lettura dell’Avvento, che ne fa Dietrich Bonhoeffer:

“Celebrare l’ Avvento, significa saper attendere e l’attendere è un’arte che, il nostro tempo impaziente, ha dimenticato.
Il nostro tempo vorrebbe cogliere il frutto appena il germoglio è piantato; così, gli occhi avidi sono ingannati in continuazione, perché il frutto, all’apparenza così bello, al suo interno è ancora aspro, e, mani impietose, gettano via ciò che le ha deluse.
Chi non conosce l’aspra beatitudine dell’attesa, che è mancanza di ciò che si spera, non sperimenterà mai nella sua interezza, la benedizione dell’adempimento”.

Tutte belle indicazioni che ci invitano a vivere questo tempo dentro un silenzio appassionato dove ogni piccolo alito di vento porta il segno dell’Atteso e ogni spicchio di natura ci racconta l’infinita potenza del creatore che viene e ridare Speranza.


Franca e Vincenzo, osb-cam, ❤️

Lasciarono le reti

Per ascoltare la nostra piccola riflessione clicca qui

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 4,18-22
 
In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.

Parola del Signore.

Aquila e Priscilla