“Un amico fedele è rifugio sicuro:
chi lo trova, trova un tesoro.
Per un amico fedele non c’è prezzo,
non c’è misura per il suo valore.
Un amico fedele è medicina che dà vita:
lo troveranno quelli che temono il Signore.
Chi teme il Signore sa scegliere gli amici: come è lui, tali saranno i suoi amici”.
L’amicizia è una grande avventura in cui si conosce cosa significhi volere il bene dell’altro. L’amicizia è esercizio di accordo, di armonia, a volte una vera e propria scuola, in cui si impara a smussare o a valorizzare alcuni aspetti del proprio carattere.
In un certo senso, attraverso l’amicizia, si impara a diventare più autentici e più buoni. L’amicizia nasce da un incontro inaspettato, appare come un dono gratuito, dovuto a Dio, (o agli dei, come mi dicevano alcuni amici).
Sboccia come un fiore, presenza gratuita, capace di inebriare come un profumo e si nutre di bellezza, non solo la bellezza fisica, ma quella bellezza interiore che traspare anche nei volti e nel vissuto, quei tratti umani che caratterizzano una vita come “bella”, quei rapporti che fanno dire: “è bello stare qui insieme”! Quelle stagioni che sono belle perchè segnate da una qualità squisita di relazioni, dal faccia a faccia affettuoso.
Quando questa bellezza fa difetto e affiora il brutto, allora anche l’amicizia si sciupa, decade, e può diventare, a volte, addirittura inimicizia. E’ questa la vera, seria, minaccia all’amicizia: lo smarrimento del bello causato dalla fusionalità nel rapporto, dal cedimento alla schiavitù del desiderio o all’istinto del possesso e della gelosia.
Ma oggi, l’amicizia si è fatta più rara. Quasi sembra scomparire e quindi, noi non abbiamo più quell’indispensabile palestra di apprendimento dell’amore. Ormai, ci si incontra non più nella gratuità, ma per cene di lavoro. Non si perde tempo, ma si vuole ottimizzare ogni istante. Non ci si sorprende più, ma si programma ogni cosa.
Quante volte invece, noi possiamo cantare con convinzione: “dove c’è amicizia vera, lì c’è Dio e lì c’è l’uomo”. L’amicizia si offre, non si compra, non si mendica, non si simula, è una presenza sempre offerta, è la gioia nella nostra vita.
Enzo Bianchi, fondatore della Comunità di Bose.
Oggi ho proclamato la giornata della amicizia. Se abbiamo un amico che non sentiamo da tempo, questa e’ l’occasione per chiamarlo e fargli sentire quanto nel nostro cuore, gli vogliamo bene. Buona giornata a tutti nella amicizia con il Signore.