“Una rete gettata nel mare” a questo somiglia il Regno di Dio. Magnifica immagine per farci capire che nella Chiesa c’è posto per tutti, che tutti abbiamo un posto e che se qualcuno, come potrebbe accadere, vorrebbe costruire una comunità di cosiddetti perfettini (ma esistono?) secondo il suo metro di giudizio, questo signore, sta già tradendo Gesù e il suo messaggio. Nella rete, nel Regno di Dio, nella Chiesa, possiamo entrare tutti e tutti siamo alla pari, perché la Chiesa è “convivialità delle differenze”, (come diceva don Tonino Bello, vescovo in odore di santità), dove “uno vale uno”. Sarà solo alla fine del mondo, ci spiega “l’unico Maestro”, che gli angeli separeranno i buoni dai cattivi. Mentre in questo nostro tempo sembra che ci sia chi questa separazione vorrebbe farla oggi. Ma chi è bravo? Chi è cattivo? Smettiamola di credere che i cattivi sono sempre gli altri. Cerchiamo di sognare davvero la Chiesa che Cristo (l’unico “unto” da Dio) ci ha trasmesso. Possiamo farlo; dobbiamo farlo; vogliamo farlo. 😉
Nessuno potrà impedire all’altro di stare nella rete e tentare di vivere il quotidiano sperimentando la ricerca della verità. Nessuno potrà impedire di vivere il mistero (come piano di salvezza). Nessuno, da solo o con qualche amico, può dire di essere Chiesa da solo o con i suoi. Tutti siamo Chiesa se restiamo fedeli e ancorati a Cristo, l’unico per il quale vale davvero la pena di vivere … ❤️
Franca e Vincenzo, osb-cam
Mt 13,47-53
Raccolgono i buoni nei canestri e buttano via i cattivi.
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».
Terminate queste parabole, Gesù partì di là.
Parola del Signore