OLTRE le stelle

Alziamo lo sguardo fin lassù. La dove gli spazi infiniti sembrano abitati solo dalle stelle. La vista si perde in un mare di piccole luci che possono aiutare i sogni a prendere forma. In questo infinito senza tempo ci sei tu, eterno Padre. La tua presenza è da sempre e Tuo figlio ce lo ha raccontato. Nessuno ti ha mai visto con gli occhi ma molti ti hanno avvertito in un vento leggero, nel soffio di una candida brezza che accarezza la vita. Il cuore, il nostro piccolo cuore di carne ti ha percepito, ti ha ascoltato e si fa capace di capire che, senza di te, la vita, per davvero, non avrebbe senso. Hai aperto un dialogo con l’uomo e, fin dalla notte dei tempi, ci hai parlato e l’eco della Tua Parola ha trovato “casa” anche in tavole di pietra, poi, il tuo Amore per noi ci ha donato Tuo Figlio che continua ad abitare i nostri tabernacoli dove, nel silenzio, non si stanca di raccontare il mistero (piano di salvezza per ogni uomo).

Come potremmo vivere senza di te che sei l’Infinito, l’eterno, l’immenso creatore. Tu che abiti l’universo sei la nostra pace, il rifugio sicuro, il riparo che protegge. Nessun potente di questo mondo potrà mai essere tuo pari. Siamo polvere che la tua Luce può illuminare, fragili comparse che attraversano spazi e tempo infinitamente piccoli mentre crediamo di essere grandi. Poveri noi, illusi costruttori del nulla. Perdiamo la vita a costruire castelli di sabbia e viviamo come folli menestrelli di storie banali oscurando la Verità.

Dio dell’Infinito dacci forza e coraggio di confessare il nostro niente e aiutaci a ridare cuore ai nostri pensieri e alle nostre azioni; spazza via la nebbia e facci vedere, finalmente, il Tuo tutto nascosto nei fiori, tra le alte montagne verdi e in ogni essere umano, frammento della Tua Potenza creatrice.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: “Dove vado io, voi non potete venire”?».
E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati».
Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». Non capirono che egli parlava loro del Padre.
Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui.

   Parola del Signore

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