Il Vangelo oggi si gioca in un intreccio di sguardi che svelano identità e propongono inviti. Giovanni Battista si fa piccolo e indica ai suoi discepoli l’Agnello di Dio, il Maestro da seguire. Per farlo Giovanni fissa lo sguardo su Gesù e con questo sguardo accompagna i suoi due discepoli che iniziano a guardare e seguire Gesù.
Lungo il cammino Gesù si volta per incontrare il loro sguardo e chiedere “Che cosa cercate?”. La domanda non è per sapere chi cercano ma che cosa stanno cercando. I due cercano un senso alla vita. Non cercano un protettore ma ragioni per la vita. In quel “Venite e vedrete”, c’è l’invito ad avere Fede e a fidarsi; c’è l’invito ad instaurare una relazione libera, profonda, vera e autentica con il Padre di cui Gesù è l’unico mediatore ieri, oggi e sempre.
La conseguenza della Fede e della relazione personale con Dio è l’esigenza di chi, trovato un senso per la propria vita, sente di doverlo comunicare agli altri. Sente la necessità di far conoscere Gesù agli amici. Il “Venire e vedrete” ricevuto viene così proposto agli amici.
Nell’ultimo versetto di questo passo torna lo sguardo di Gesù, che questa volta è rivolto a Pietro a cui cambia il nome e offre una vita totalmente nuova. È questa vita nuova che Gesù offre a tutti coloro i quali si fanno guardare in profondità dal Signore e decidono di seguirlo.
Franca e Vincenzo, osb-cam ♥️
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 1,35-42
In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro – dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio. Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.
Parola del Signore