Se non vi convertite

In ogni circostanza Gesù coglie l’occasione per chiedere che ciascuno di noi cambi vita. Anche nel brano odierno Gesù fa appello alla nostra coscienza: “Se non vi convertite …”. E, a supporto, delle sue parole indica fatti accaduti (vedi crollo di Torre di Siloe) che poi hanno portato a conseguenze spiacevoli.

Gesù anche in questo caso sta affrontando e opponendosi agli inviati del tempio che erano andati a minacciarlo.

A questi “sgherri” che minacciano Gesù, Egli si oppone con fermezza e propone un Dio che non solo perdona ma che addirittura offre altro tempo per vivere in maniera nuova, per essere donne e uomini capaci di portare frutto.

Gesù, insomma, continua a predicare un Dio della misericordia e, infatti, subito dopo a chi suggerisce di tagliare il fico che non porta frutto Lui, invece, decide di concedere ancora altro tempo e affidarlo alle cure del contadino. È una scelta con la quale si dona altro tempo e permette al contadino di provare ancora a zappare la terra intorno e a concimarla, cioè ad offrire amore, cura e attenzione con la speranza che anche la pianta di fichi “cambiando” possa ricominciare a portare frutti. Quei frutti di bene e d’amore che sono il vero senso della vita.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 13,1-9
 
In quel tempo, si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».

Parola del Signore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *