Perdono, misericordia e Amore

Perdonare sempre è il grande messaggio del vangelo di oggi ma ricordarsi che noi per primi siamo stati e siamo continuamente perdonati da Dio Padre. Ogni volta che preghiamo il Padre con le parole che Gesù ci ha insegnato noi chiediamo il perdono e ci impegniamo a perdonare agli altri e dobbiamo essere consapevoli che il perdono che abbiamo ricevuto e riceviamo è molto più grande di quello che siamo chiamati a donare agli altri. Ancora una volta questo gesto del perdono si unisce con la necessità di chiedere la misericordia di Dio e con l’impegno ad essere misericordiosi come il Padre lo è stato e lo è con noi. A guidare ogni cosa c’è l’Amore che è il cuore del messaggio di Gesù e che ci chiede di Amare sempre e comunque soprattutto i nostri nemici e più ancora chi compie azioni malvagie contro di noi, chi agisce con furbizia credendo di non essere scoperto. Questo è il cristianesimo ed è quello che siamo chiamati a fare imitando la vita di Gesù. È una scelta di vita che costa molto ma è il banco di prova della nostra fede e della misura della fiducia che abbiamo in un Dio che non ci lascia mai soli.

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 18,21-35
 
In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette.
Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”.  Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito.

Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito.
Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto.
Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello».

Parola del Signore.

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