Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15,9-17
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».
Parola del Signore.
Amare, Amare sempre! Anche quando l’odio, la cattiveria e il male si accaniscono contro le nostre vite l’unica vera risposta di vita, la nostra MISSIONE, resta Amare. Non possiamo cedere al male. Il male, infatti, vorrebbe avvolgerci nel suo vortice ma se cediamo alle sue tentazioni le nostre esistenze finiranno per diventare “disperate”. Non possiamo farlo, non dobbiamo farlo e non vogliamo farlo. La vita, qualsiasi vita, è troppo importante per cedere al male … Vivere davvero è Amare e accettare il male respingendo gli istituti e le reazioni che potrebbero uniformarci a chi vive pensando e praticando il male. Chi vive esercitando il male vive già adesso tormentato e avvolto da esseri feroci che rendono la sua vita un inferno. Possono apparire nel mondo felici ma in realtà sono parvenze di uomini, possono avere accumulato ricchezze, potere e successi ma nell’intimo sono poverissimi e vuoti. Si rivestono di falsità e di menzogne e vivono illusi … Credono di ingannare gli altri e in realtà ingannano e condannano se stessi. Sono figure sbiadite e il male provocato dalle loro azioni si ritorce già nelle loro vuote esistenze creando situazioni di panico esistenziale generalizzato. Ogni azione di male verso gli altri, infatti, per prima cosa colpisce chi lo compie.
Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️
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