Tutti gli articoli di eremo

La “Passione” nel quarto vangelo

Carissimi, buona domenica delle Palme.

Oggi condividiamo con voi la registrazione dell’incontro di ieri stasera con p. Laszlo Simon osb, che ha proposto una riflessione sulla Passione secondo Giovanni (quella che proclameremo la sera del Venerdì santo): http://www.camaldolesiromani.com/wp-content/uploads/2022/04/Palme-C-09-04-22.mp3
buona Settimana santa a tutti!

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Segni del tempo

La pietra , il legno e i fiori sono segni e simboli che offrono carezze al cuore che desidera vedere oltre le fragilità e le miserie di questo tempo. Con loro non hai paura e puoi sfidare chiunque crede di essere potente.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Pronti per l’inverno 2022/23

Segni

Ci sono segni che raccontano vita e altri che lasciano ferite. Gesù lasciava molti segni che scuotevano dal torpore le donne e gli uomini del suo tempo e ciò infastidiva i potenti, primi fra tutti i sacerdoti del tempio sempre più gelosi e preoccupati di perdere potere e prestigio. Il sommo sacerdote Caifa pensò che eliminando Gesù ogni cosa sarebbe tornata al suo posto. A pensarci bene è lo stesso che accade anche oggi, quando i potenti di turno di ogni istituzione cercano di eliminare o emarginare donne e uomini che compiono segni che danno speranza e hanno il potere di animare i sogni del popolo. Sappiamo bene come finirà con Gesù. Fu arrestato, processato, condannato e appeso ad una croce … ma dopo tre giorni quel segno diventò il simbolo di ogni riscatto e di ogni risurrezione. Quel segno rivoluzionò il mondo e la vita delle persone. Oggi, però, pur occupando qualche angolo delle pareti di casa sembra che abbia perso tutto il suo potere di senso … Perché? Cosa è accaduto? In questo scorcio di Quaresima dovremmo interrogarci su questo cambiamento e ridare potere a questo segno.

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 11,45-56
 
In quel tempo, molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che Gesù aveva compiuto, [ossia la risurrezione di Làzzaro,] credettero in lui. Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto. 
Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinèdrio e dissero: «Che cosa facciamo? Quest’uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione». 
Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell’anno, disse loro: «Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!». Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell’anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo. 
Gesù dunque non andava più in pubblico tra i Giudei, ma da lì si ritirò nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Èfraim, dove rimase con i discepoli. 
Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. Essi cercavano Gesù e, stando nel tempio, dicevano tra loro: «Che ve ne pare? Non verrà alla festa?».

Parola del Signore.

Tu hai parole di vita eterna

Ci sono parole che ti emozionano e altre che possono deluderti; ci sono parole che possono ferire ed altre che possono dare forza e coraggio. Le parole sono davvero importanti e quando ne pronunciamo qualcuna facciamolo pensando al loro “effetto”. Anche i silenzi portano il loro messaggio e, a volte, dicono molto di più di tante parole.

Le Parole di Gesù, invece, sono Parole che danno coraggio, che appassionano, che offrono speranza e danno fiducia, … sono Parole di vita eterna.

Ascoltiamo la Parola di Gesù e la vita troverà pace

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 10,31-42

In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesù. Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio». 
Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: “Io ho detto: voi siete dèi”? Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio – e la Scrittura non può essere annullata -, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: “Tu bestemmi”, perché ho detto: “Sono Figlio di Dio”? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre». 

Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani. 
Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui rimase. Molti andarono da lui e dicevano: «Giovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero». E in quel luogo molti credettero in lui.

Parola del Signore.

Il ciliegio dell’eremo

Anche quest’anno il ciliegio dell’eremo dona i suoi frutti quasi indifferente alla pandemia e ora alla guerra. Il ciliegio fiorito annuncia la primavera ma ci fa pensare anche alla bellezza e alla fragilità dell’Uomo e della vita. Sboccia in fretta e in un attimo sfiorisce lasciando attorno a sé un alone di profumo intenso. Gusto e olfatto ne conservano il sapore, l’odore … e il cuore è invitato ad assumerne il senso profondo.

Buon cammino.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Il ciliegio dell’eremo

Osservo la sua Parola

Dio è fedele e, per la coerenza a questa promessa, Egli è pronto a tutto. Dio è misericordioso e per la fedeltà a questa sua promessa è disponibile ad ogni azione anche la più clamorosa. Dio non ha paura della sua fedeltà alle promesse fatte e nemmeno della sua misericordia. Ad entrambe non rinuncia perché Dio è un Padre che, in Gesù, si è rivelato e che scribi, farisei e sacerdoti del tempio hanno ignorato e addirittura perseguitato. Dobbiamo stare attenti perché la storia si ripete e ci fa vivere il dramma che Gesù ha dovuto subire per restare coerente e fedele alle promesse e alla misericordia del Padre. Tutto ciò lo ritroviamo nella Parola, dono immenso, che ci consente di ascoltare e riascoltate la volontà di Dio. Osservare la Parola è, quindi, l’opportunità che Dio Padre ci dona per vivere, fin da subito, la vita eterna. Non possiamo rifiutare questa possibilità di avere la vita e, in particolare, quella vita buona e, aggiungiamo noi, bella che la Parola di Dio ci indica. Anche noi, perciò, restando coerenti e fedeli, misericordiosi e liberi figli di Dio avremo la possibilità di fare la stessa esperienza di luce che ha fatto Gesù nella sua breve vita terrena.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 8,51-59
 
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «In verità, in verità io vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno». Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: “Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno”. Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?».
Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: ”È nostro Dio!”, e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore. Ma io lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia».

Allora i Giudei gli dissero: «Non hai ancora cinquant’anni e hai visto Abramo?». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono».
Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.

Parola del Signore.

La verità vi farà liberi

Essere liberi è davvero importante. Vivere da persona libera, infatti, è sempre stata una delle principali aspirazioni delle donne e degli uomini di tutti i tempi. Ma esserlo realmente non è facile. A volte ci si illude di essere liberi mentre si è schiavi di situazioni varie, dipendenti da vizi o persone se non sudditi di uomini spregiudicati che minacciano e/o ricattano.

Gesù, invece, dona vera libertà perché ci consegna la “verità”, cioè ci offre la possibilità di scegliere senza vincoli una vita piena di significato e di dignità. Gesù libera da ogni forma di schiavitù e di dominio. Se siamo e restiamo legati a Lui e al Padre nessuno potrà dominarci perché sempre la nostra coscienza sarà capace di fare scelte libere e personali. Nessuno, infatti, deve o dovrà sentirsi oppresso da lestofanti, imbroglioni o astuti manovratori che si approfittano delle nostre debolezze e cercano di sottometterci. Mai dobbiamo piegare il capo e sentirci o essere schiavi, la libertà non ha prezzo. Sappiamo che sempre il Signore ci dà la forza di non cedere ai ricatti o di cadere schiavi del peccato o dei vizi. Abbiamo una dignità da difendere e da salvaguardare che Gesù ci aiuta a preservare dal dominio di prepotenti o ingannatori. Restiamo fedeli alla sua Parola e conserveremo la libertà di essere donne e uomini capaci di vivere con dignità ogni situazione.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 8,31-42
 
In quel tempo, Gesù disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: “Diventerete liberi”?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre. Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. So che siete discendenti di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova accoglienza in voi. Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro».

Gli risposero: «Il padre nostro è Abramo». Disse loro Gesù: «Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la verità udita da Dio. Questo, Abramo non l’ha fatto. Voi fate le opere del padre vostro».
Gli risposero allora: «Noi non siamo nati da prostituzione; abbiamo un solo padre: Dio!». Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato».

Parola del Signore.

Tu chi sei?

“Tu chi sei?”. Chi è Gesù per me? Gesù è il crocifisso!

Si, Gesù è “l’uomo-Dio” crocifisso che altri uomini, cioè noi, abbiamo messo in croce e che accetta di essere crocifisso. Pur essendo le nostre case piene di crocifissi appesi alle pareti spesso ci dimentichiamo del senso profondo di questo simbolo. Eppure le nostre vite sono piene di incontri con crocifissi della storia cioè di malati, di poveri, di emarginati, di persone che soffrono per mille motivi e forse noi stessi portiamo impresse nel corpo e nel cuore le piaghe di mali che tormentano la vita. Ecco allora chi è Gesù. Gesù è l’uomo che soffre e che noi rifiutiamo dall’alto del nostro sentirci migliori, di crederci buoni, di sentirci a posto con la coscienza.

Finché ci sarà una sola persona che soffre, una sola persona che sta male noi siamo responsabili, noi dovremmo sentirci mordere la coscienza. Preghiamo perché la Quaresima ci dia la consapevolezza della nostra corresponsabilità e della nostra indifferenza che fa male, molto male …

Purtroppo anche noi stiamo partecipando e rinnovando la crocifissione del Cristo nel nostro presente.

Chiediamo a Dio di perdonare il nostro perbenismo e il nostro girare la faccia dall’altra parte. È su questo che saremo giudicati e non su altre cose. Dio liberi il nostro cuore dalle catene dell’orgoglio, dai blocchi mentali e ci doni umiltà e coraggio per riprendere la vita tra le mani e liberare ogni prigioniero dal dolore, dalla povertà, dalla sofferenza e da ogni male.

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 8,21-30

In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: “Dove vado io, voi non potete venire”?».
E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati».
Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo».  Non capirono che egli parlava loro del Padre.
Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui.

Parola del Signore.

Io sono la luce del mondo

Essere luce è sapienza capace di guidare anche i passi degli altri. A chi è luce non occorre nemmeno dirlo: la luce, infatti, si vede e quando è buona illumina e offre sicurezza a chiunque passi in quei luoghi.

Di notte, come in questi tempi oscuri, le luci si vedono anche da lontano e attraggono i viandanti dispersi.

Il mondo ha sempre avuto bisogno di luce e di sicurezza e il chiarore di un buon mattino sa mostrare il cammino a chi, dopo il buio, cerca opportunità per raggiungere le sue mete. Purtroppo non sempre la luce, pur essendo chiara e forte, viene vista. Ci sono persone che preferiscono restare nel buio. Di fronte a questa realtà neanche l’alba più intensa riesce a fare qualcosa. Chi vuole restare con gli occhi chiusi è libero di farlo. È triste questo ma purtroppo è così. Anche la luce, qualsiasi luce, non riuscirà mai a far aprire gli occhi a chi, nonostante tutti i tentativi e le proposte, si ostinera’ a mantenerli chiusi. È triste ma può accadere. È questo il male che non si riesce a combattere anche se, in qualche modo, si deve sempre provare a farlo. Che il Signore ci aiuti.

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 8,12-20

In quel tempo, Gesù parlò [ai farisei] e disse: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».
Gli dissero allora i farisei: «Tu dai testimonianza di te stesso; la tua testimonianza non è vera». Gesù rispose loro: «Anche se io do testimonianza di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove sono venuto e dove vado. Voi invece non sapete da dove vengo o dove vado. Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno. E anche se io giudico, il mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato. E nella vostra Legge sta scritto che la testimonianza di due persone è vera. Sono io che do testimonianza di me stesso, e anche il Padre, che mi ha mandato, dà testimonianza di me».

Gli dissero allora: «Dov’è tuo padre?». Rispose Gesù: «Voi non conoscete né me né il Padre mio; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio».
Gesù pronunziò queste parole nel luogo del tesoro, mentre insegnava nel tempio. E nessuno lo arrestò, perché non era ancora venuta la sua ora.

Parola del Signore.

Nessuno ti ha condannato?

Tutti hanno lasciato cadere la pietra, nessuno si è azzardato a lanciarla contro la donna e Gesù invita a cambiare vita nel silenzio. Si abbassa per scrivere nella polvere della terra dove basta un soffio di vento per cancellare ogni cosa e permetterci di ricominciare. Si, ricominciare, riprendere il cammino per avere una nuova possibilità, una nuova occasione … Nessuno è condannato e nessuno condanna … Tutto dipende da noi, dal nostro desiderio di cambiare. Il Signore ci dà fiducia e la sua mitezza è la migliore risposta ad ogni sbaglio.

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Vi proponiamo la lectio tenuta ier sera presso il Monastero di Sant’Antonio Abate sull’Aventino dove vivono le camaldolese romane. Per ascoltare clicca qui

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 8,1-11
 
In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro.
Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo.
Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

Parola del Signore.