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Dio farà giustizia

Ecco la lectio divina di questa sera presso il Monastero Sant’Antonio Abate a Roma (monache camaldolesi) dove siamo oblati.

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Dal Vangelo secondo Luca
Lc 18,1-8
 
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai:
«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

Parola del Signore.

Lo Spirito Santo vi insegnerà

Oltre il corpo c’è lo spirito ed è lo spirito che guida il corpo. Il nostro spirito, infatti, è in continuo dialogo con altri spiriti ma non tutti sono buoni. La realtà è abitata da spiriti buoni ma anche da spiriti del male. Quando il nostro spirito ascolta gli spiriti del bene anche il corpo fa il bene, quando invece ascolta gli spiriti del male anche le nostre azioni, purtroppo, producono azioni cattive. Dobbiamo stare attenti perché a volte gli spiriti del male sono furbi e ingannatori e sono abili a farci compiere azioni che crediamo positive mentre producono solo azioni negative e che fanno male agli altri e a noi stessi. Gesù ci suggerisce di Ascoltare lo Spirito Santo che sempre ci indica la via del bene. Lo Spirito Santo ci insegna cosa dire e cosa fare e sappiamo che è Lui a parlarci e guidarci quando la nostra coscienza si sente pacificata, tranquilla e serena ben sapendo di aver fatto o di fare il bene nostro e degli altri. Se, invece, siamo tristi, agitati, nervosi allora a dominare la nostra vita sono gli spiriti del male che vogliono rendere la nostra vita un inferno già su questa terra. Per questo Gesù ci invita ad ascoltare lo Spirito Santo e per farlo ci suggerisce di trovare luoghi silenziosi e tranquilli nei quali fare discernimento e dove è più facile Ascoltare e allontanare gli spiriti del male e Ascoltare e accogliere il bene che ci viene suggerito dello Spirito Santo.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 12,8-12
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato.
Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».

Parola del Signore.

Valete più di molti passeri

Siamo preziosi e importanti per il Signore. Egli ci guarda e ci protegge, si prende cura di tutti i suoi figli e ci vuole portare tutti con Lui verso una vita piena e felice. Non si tratta di una promessa per un’altra vita ma di una possibilità per il nostro oggi e il nostro presente. Molto dipende dal nostro desiderio di soffermarci ad accarezzare con gli occhi e il cuore i petali di un fiore o i semplici fili d’erba, moltissimo dal tempo e dall’intensità con la quale ci fermiamo ad ammirare il creato di giorno, le stelle nella notte o ad ascoltare lo scorrere di un ruscello o il fragore delle onde del mare.

La vita va presa con delicatezza e ogni cosa dovremmo guardarla con stupore e meravigliarci come di fronte al mistero di una nuova vita che nasce o di un vecchio che muore. Dovremmo guardare ogni cosa con tenerezza e con gli occhi di un bambino che, con innocenza, scopre il mondo e riceve stupore. Spesso, però, purtroppo, ci facciamo prendere dall’agitazione, da desideri impossibili e ci immergiamo in ritmi forsennati, quelli di un mondo che ci vuole trascinare dentro storie complicate e che ci suggeriscono desideri irraggiungibili o, peggio, irrealistici.

Restiamo umani, oggi, proprio oggi, rallentiamo e scopriamo, con calma, la bellezza unica ed irripetibile delle cose semplici, delle cose vere, … scopriamo il bello che Dio ci ha donato e abbracciamo il dolore, si, il dolore, proprio quel dolore che vuole distruggere la nostra vita … anche quel dolore nasconde una speranza e suggerisce ragioni per essere felici e chiede di essere vinto e superato in vista di un incontro e di un’esperienza che ci riconsegnerà la gioia dell’Amore che viene dal Signore.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 12,1-7
 
In quel tempo, si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli:
«Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze.
Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui. Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri!».

Parola del Signore.

Guai a voi dottori della Legge

Al potere non piace essere contraddetto. I potenti, infatti, denigrano, escludono o, peggio, uccidono coloro i quali hanno il coraggio di far notare al popolo le loro contraddizioni. Ancora oggi, come al tempo di Gesù, o sei potente e stai con il potere oppure provi ad opporti. Ma se si sceglie quest’ultima strada bisogna essere pronti a subirne le conseguenze che non sono tenere o gentili. Il potere che tende a controllare ogni cosa metterà gli occhi addosso a queste persone e coglierà ogni occasione e ogni parola che diranno per accusare e mettere in cattiva luce. Anche oggi i profeti non mancano ma sono spesso esclusi, emarginati, ignorati e se danno proprio fastidio annientati. Eppure essere profeti è la vocazione per ogni cristiano che è invitato ad esprimere il suo “no, no o si, si”. Il cristiano non è un ignavo e non ha paura di dire, con semplicità e rispetto, le cose come stanno senza addolcire la pillola. Ecco perché spesso i cristiani veri e autentici sono esclusi o perseguitati e a volte uccisi. Gesù vede tutto e conosce il cuore di ciascuno e questo basta per vivere da battezzati e risorti. Non sono gli applausi e non è il consenso che si riceve la misura di valutazione della vita. Gesù guarda al cuore e alla fedeltà del nostro comportamento al suo messaggio. A Lui non piace chi predica bene (se lo fa) e razzola male.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11,47-54

In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite.
Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione.
Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito». Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.

Parola del Signore.

Guai a voi

Sono parole pesanti quelle che Gesù pronuncia verso i farisei e verso i dottori della legge. Quel “Guai a voi …” dovrebbe farci tremare se anche noi siamo appassionati delle forme, se anche noi, come i farisei, siamo amanti dei primi posti e se crediamo di essere i migliori, i più bravi e che, per questo, desideriamo ricevere i saluti e il rispetto degli altri. “Guai a voi …” dice Gesù ai dottori della Legge “che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!“.

L’attacco di Gesù a queste persone è molto forte e ascoltando le sue parole dovremmo tutti farci un profondo esame di coscienza e vedere se trascuriamo la “giustizia”, se mettiamo da parte “l’amore di Dio”, se siamo tra chi predica bene e razzola male.

Purtroppo anche oggi, come ieri, queste realtà vivono nel nostro quotidiano e noi dobbiamo difenderci dalla loro aggressività ampliando il tempo che dedichiamo alla preghiera e al silenzio per scrutare dentro di noi e correggere ogni nostro più nascosto desiderio di primeggiare o di ergerci a maestri delle forme. Più che educare solo le parole e gli atteggiamenti dovremmo curare le devianze del cuore che ci chiude all’altro e ci fa credere di essere migliori. Stiamo attenti … Ogni volta che giudichiamo l’altro noi condanniamo noi stessi. Più che crederci migliori investiamo sull’Amore… Amiamo in maniera vera. Gli altri ci vedono e ci scrutano. che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11,42-46
 
In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo».
Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: «Maestro, dicendo questo, tu offendi anche noi». Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!».

Parola del Signore.

Voi farisei pulite l’esterno

Se invitati ad una festa mettiamo il vestito bello e le donne vanno dal parrucchiere e dall’estetista; se qualcuno viene a casa a cena tiriamo fuori il servizio bello e i bicchieri di cristallo. Tutto giusto, tutto dovuto ma dentro di noi siamo altrettanto puliti e belli? L’interno dei piatti e dei bicchieri non è pieno di polvere? E noi dentro siamo davvero puri e trasparenti?

Gesù, oggi, ci richiama a non vivere da farisei, a pulire non solo l’esterno dei bicchieri e dei piatti ma a togliere la polvere che è nascosta dentro. A purificarci dentro, a ripulire i nostri pensieri dall’avidità, dalle cattiverie e da ogni altra sporcizia che si è depositata nei nostri cuori. Se vogliamo essere amici di Gesù dobbiamo avere il coraggio di guardarci dentro, di leggere le nostre vite in profondità, di purificare il nostro interno da ogni negatività che si è annidata nel cuore perché dobbiamo splendere non solo all’esterno ma anche dentro togliendo la polvere e la sporcizia che è nascosta dentro di noi e che ci impedisce di vivere e agire da donne e uomini semplici e trasparenti.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11,37-41
 
In quel tempo, mentre Gesù stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo.
Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro».

Parola del Signore.

Qui vi è uno più grande

Nel momento più giusto Dio ha mandato nel mondo il Figlio. Lo ha mandato perché potesse indicarci la via della salvezza. Ci piaccia o meno Gesù ha indicato che la via da seguire, sia con le parole ma soprattutto con l’esempio, è “servire”, è deporre le ambizioni del potere e vivere da servitori. Ed infatti, Gesù dice:”Vi ho dato l’esempio, perchè come ho fatto io, facciate anche voi” (Giovanni 13,15). E quale è l’esempio? Gesù lava i piedi sporchi dei suoi discepoli. Lo fa come fosse uno schiavo. Ecco il modello che Gesù ci propone. Gesù si alza dalla mensa, si toglie i vestiti della gloria, s’inginocchia e lava i piedi mostrando come accogliere l’altro. Questo è il sentiero della salvezza che i veri Grandi comprendono e soprattutto mettono in pratica nella vita. Forse è un modello che non ci piace ma questa è la via … Servire … e nel Servire trovare la vera gioia!

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11,29-32
 
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».

Parola del Signore.

E’ la fede che salva!

La salvezza spirituale della nostra vita viene dalla nostra Fede. Avere fede significa fidarsi di Dio e affidarsi a Dio, significa avere fiducia che Dio interverrà nella nostra vita per indicarci la via per la nostra salvezza spirituale. Avere fede, infatti, ci permette di costruire una vita su basi solide, sulla roccia che è Cristo e, quindi, qualsiasi cosa ci accade nel quotidiano abbiamo sempre il Signore al nostro fianco che gioisce con noi e soffre con noi. La salvezza, pertanto, non dipende dal possesso dei beni ma dal nostro fidarci e affidarci ad un Dio che Ama.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 17,11-19
 
Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea.
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».

Parola del Signore.

Beati coloro che ascoltano la Parola e la osservano.

La Parola ci permette di conoscere Cristo, ci consiglia con tenerezza, ci guida con dolcezza e ci accompagna ogni giorno sui sentieri della vita. Per amarla bisogna conoscerla. La Parola è vita!

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11,27-28
 
In quel tempo, mentre Gesù parlava, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!».
Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».

Parola del Signore.

Nulla è impossibile a Dio

Oltre il possibile esiste l’impossibile. L’impossibile è qualcosa che non riusciamo nemmeno ad immaginare perché rompe gli schemi della realtà che crediamo di conoscere. L’esperienza, però, ci insegna che avvengono fatti ai quali la nostra ragione non riesce a dare una spiegazione in quanto contraddice in maniera plateale tutte le regole della scienza. I benpensanti dicono che ci vorrà tempo ma poi la scienza riuscirà a dare una risposta. Altri, tra i quali noi, invece, credono che si tratta di fatti che avvengono in un’altra dimensione dell’esistenza che ha una sua spiegazione nella potenza di un Dio che può tutto e che si svela anche attraverso avvenimenti che non hanno una spiegazione scientifica… Nulla è impossibile a Dio. Qui entra in scena la “Fede” che è un fidarsi è affidarsi ad un Dio che è bene, ad un Dio che Ama, ad un Dio che è Amore… ad un Dio che è Padre e Madre, ad un Dio che ha voluto l’uomo e che si fida dell’uomo … Nulla è impossibile a Dio, nulla, proprio nulla. Egli è l’Amore che agisce nel mondo e di questo Amore ognuno di noi può godere e partecipare donandolo a chiunque incontriamo sulla nostra strada. Non lasciamoci sfuggire l’opportunità di essere strumento di un Dio che Ama e che ci ha scelto per Amore e Amare.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1,26-38

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Geù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?».  Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Parola del Signore.