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Se non vi convertite.

Ancora una volta Gesù ci invita a lasciare la strada del peccato, ci chiama a cambiare la nostra vita per tornare a Lui. Egli ci offre la Pace e la Gioia che nascono da cuori liberi. Gesù, infatti, ci vuole liberi, semplici e veri. Ci suggerisce di mettere da parte i desideri che agitano la nostra vita e la rendono un inferno, ci mostra che la vera Gioia nasce da uno sguardo libero e dall’ascolto della sua Parola. Gesù mette Pace alla nostra vita e ci suggerisce di lasciare che il mondo vada per la sua strada cercando di curare la nostra vita. Si tratta di Amare concretamente le persone che ci vivono accanto e di essere loro vicine se loro lo vogliono. Non possiamo cambiare gli altri e il mondo l’unico che può farlo è Gesù se viene accolto. Gli altri e il mondo non hanno bisogno di maestri ma di testimoni. Non siamo perfetti e abbiamo sempre bisogno della misericordia di Dio che ogni volta ci perdona e ci offre la possibilità di ricominciare. Buon cammino.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 13,1-9
 
In quel tempo, si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.
O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».

Parola del Signore.

Ipocriti!

“Ipocriti!”. Gesù ci chiama “Ipocriti”. È un giudizio duro. Gesù ci vede come persone ambigue, bugiarde, doppie, false, insincere e perfino, menzognere. “Sapete -dice rivolgendosi alle folle- valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?”. L’ipocrisia appartiene a chi si mostra diverso da come è solo per apparire. Solitamente si tratta di persone sempre pronte a punire qualcuno; si sentono sempre moralmente superiori agli altri; le regole non si applicano mai a loro e dicono di non avere colpe ed esibiscono sempre una scusa per giustificarsi. Quasi tutti, in qualche modo, abbiamo tutte e alcune di queste caratteristiche… Oggi preghiamo affinché prendendo consapevolezza di questa realtà chiediamo al Signore di aiutarci a correggere i nostri comportamenti e la nostra vita e speriamo di avere la forza e il coraggio di riuscire a fare qualche passo buono in questa direzione. Se ci riusciremo anche le nostre relazioni con gli altri potranno migliorare.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Fai quello che dico, non quello che faccio.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 12,54-59
 
In quel tempo, Gesù diceva alle folle:
«Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?
Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all’esattore dei debiti e costui ti getti in prigione. Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo».

Parola del Signore.

Sono venuto a gettare fuoco

C’è un fuoco che arde nel cuore di ogni donna e di ogni uomo; c’è un fuoco che riscalda la vita anche quando il freddo tocca le ossa; c’è un fuoco che illumina la notte; c’è … lo vedi, lo senti e ti offre un tepore tenero e delicato.

Perfino una semplice scintilla è capace di riaccendere una fiamma potente che sostiene e incoraggia pensieri e parole, che brilla e purifica, che da alla vita la forza di cui ha bisogno per propagarsi in vite nuove che rinnovano storie e scrivono futuro.

Questo 🔥 si chiama Amore e nessuno potrà mai spegnerlo perché anche se non lo vedi Egli c’è e non potrai mai e poi mai spegnerlo.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 12,49-53
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».

Parola del Signore.

“Tenetevi pronti”

Ricordarsi che la nostra vita in questo mondo ha un suo limite è molto importante e Gesù ci aiuta con le parole che rivolge ai suoi discepoli. A volte si vive come se questa vita fosse l’unica e/o non dovesse mai finire. Invece la realtà e lo sappiamo bene è totalmente diversa. La nostra vita ha un limite. Ma non basta. Nessuno conosce quale è il suo limite. Insomma viviamo una precarietà che, purtroppo, spesso dimentichiamo. L’invito di Gesù è quello di tenersi pronti, di cercare di vivere nella consapevolezza che ci verrà chiesto conto di come avremo vissuto e di essere anche consapevoli che non conosciamo neanche il momento nel quale saremo chiamati al cospetto del creatore. Gesù, perciò, ci sta richiamando ad essere buoni amministratori della nostra vita investendo il tempo e le nostre risorse per Amare mettendoci al servizio dell’Altro. Non lasciamoci sfuggire questa bella opportunità.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 12,39-48
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».
Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi.
Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire” e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli. Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche.
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».

Parola del Signore.

Guarite i malati

Il mondo, questo nostro mondo, ha bisogno di testimoni, di esempi di vita, di persone capaci di raccontare con i fatti la loro fede. Gesù ieri come oggi invia i suoi discepoli nel mondo non per conquistare il mondo ma per vivere come “agnelli” capaci di essere semplici, docili e pacifici. Il cristiano non aggredisce, non pretende, non impone ma offre un esempio di vita che mostra la sua fiducia in un Dio che non lascia nessuno dei suoi figli solo. L’inviato del Signore non fa comunella con gli uomini del potere, non chiede e non pretende i primi posti, non fa il furbo per superare l’altro … il vero discepolo di Gesù lo riconosci dallo stile sobrio, dal parlare semplice, dal farsi compagno di viaggio accanto agli ultimi. Questo e non altro è il modello che Gesù ci ha lasciato e che dobbiamo avere nel cuore per esprimerlo nella vita.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 10,1-9
 
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».

Parola del Signore.

Beati i poveri

Ci sono persone impegnate a contemplare le proprie ricchezze e ce ne sono altre che, invece, continuano a correre per accumularne altre. Le une e le altre hanno di fatto smarrito il senso della vita trasformando il tempo ricevuto in dono in un inferno dove la sete di potere soffoca ogni seme di bene. Gesù oggi richiama la nostra attenzione alle cose ultime, ci mostra la stoltezza dell’uomo ingordo, dell’uomo vittima del proprio egoismo. L’invidia, la bramosia del potere, il desiderio di possesso, infatti, generano mostri che con il loro agire tentano di rovinare anche la vita degli altri. Beati, invece, sono i poveri di desideri di possesso; beati sono i poveri che vivono dei doni che hanno ricevuto e possono accarezzarli, beati sono i poveri che hanno imparato a donare un pensiero, un sorriso, un’attenzione… Loro sì che sono beati, cioè felici.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 12,13-21
 
In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?».
E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».
Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse –: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».

Parola del Signore.

Dio farà giustizia

Ecco la lectio divina di questa sera presso il Monastero Sant’Antonio Abate a Roma (monache camaldolesi) dove siamo oblati.

per ascoltare clicca qui

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 18,1-8
 
In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai:
«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”.
Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”».
E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

Parola del Signore.

Lo Spirito Santo vi insegnerà

Oltre il corpo c’è lo spirito ed è lo spirito che guida il corpo. Il nostro spirito, infatti, è in continuo dialogo con altri spiriti ma non tutti sono buoni. La realtà è abitata da spiriti buoni ma anche da spiriti del male. Quando il nostro spirito ascolta gli spiriti del bene anche il corpo fa il bene, quando invece ascolta gli spiriti del male anche le nostre azioni, purtroppo, producono azioni cattive. Dobbiamo stare attenti perché a volte gli spiriti del male sono furbi e ingannatori e sono abili a farci compiere azioni che crediamo positive mentre producono solo azioni negative e che fanno male agli altri e a noi stessi. Gesù ci suggerisce di Ascoltare lo Spirito Santo che sempre ci indica la via del bene. Lo Spirito Santo ci insegna cosa dire e cosa fare e sappiamo che è Lui a parlarci e guidarci quando la nostra coscienza si sente pacificata, tranquilla e serena ben sapendo di aver fatto o di fare il bene nostro e degli altri. Se, invece, siamo tristi, agitati, nervosi allora a dominare la nostra vita sono gli spiriti del male che vogliono rendere la nostra vita un inferno già su questa terra. Per questo Gesù ci invita ad ascoltare lo Spirito Santo e per farlo ci suggerisce di trovare luoghi silenziosi e tranquilli nei quali fare discernimento e dove è più facile Ascoltare e allontanare gli spiriti del male e Ascoltare e accogliere il bene che ci viene suggerito dello Spirito Santo.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 12,8-12
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato.
Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».

Parola del Signore.

Valete più di molti passeri

Siamo preziosi e importanti per il Signore. Egli ci guarda e ci protegge, si prende cura di tutti i suoi figli e ci vuole portare tutti con Lui verso una vita piena e felice. Non si tratta di una promessa per un’altra vita ma di una possibilità per il nostro oggi e il nostro presente. Molto dipende dal nostro desiderio di soffermarci ad accarezzare con gli occhi e il cuore i petali di un fiore o i semplici fili d’erba, moltissimo dal tempo e dall’intensità con la quale ci fermiamo ad ammirare il creato di giorno, le stelle nella notte o ad ascoltare lo scorrere di un ruscello o il fragore delle onde del mare.

La vita va presa con delicatezza e ogni cosa dovremmo guardarla con stupore e meravigliarci come di fronte al mistero di una nuova vita che nasce o di un vecchio che muore. Dovremmo guardare ogni cosa con tenerezza e con gli occhi di un bambino che, con innocenza, scopre il mondo e riceve stupore. Spesso, però, purtroppo, ci facciamo prendere dall’agitazione, da desideri impossibili e ci immergiamo in ritmi forsennati, quelli di un mondo che ci vuole trascinare dentro storie complicate e che ci suggeriscono desideri irraggiungibili o, peggio, irrealistici.

Restiamo umani, oggi, proprio oggi, rallentiamo e scopriamo, con calma, la bellezza unica ed irripetibile delle cose semplici, delle cose vere, … scopriamo il bello che Dio ci ha donato e abbracciamo il dolore, si, il dolore, proprio quel dolore che vuole distruggere la nostra vita … anche quel dolore nasconde una speranza e suggerisce ragioni per essere felici e chiede di essere vinto e superato in vista di un incontro e di un’esperienza che ci riconsegnerà la gioia dell’Amore che viene dal Signore.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 12,1-7
 
In quel tempo, si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli:
«Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze.
Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui. Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri!».

Parola del Signore.

Guai a voi dottori della Legge

Al potere non piace essere contraddetto. I potenti, infatti, denigrano, escludono o, peggio, uccidono coloro i quali hanno il coraggio di far notare al popolo le loro contraddizioni. Ancora oggi, come al tempo di Gesù, o sei potente e stai con il potere oppure provi ad opporti. Ma se si sceglie quest’ultima strada bisogna essere pronti a subirne le conseguenze che non sono tenere o gentili. Il potere che tende a controllare ogni cosa metterà gli occhi addosso a queste persone e coglierà ogni occasione e ogni parola che diranno per accusare e mettere in cattiva luce. Anche oggi i profeti non mancano ma sono spesso esclusi, emarginati, ignorati e se danno proprio fastidio annientati. Eppure essere profeti è la vocazione per ogni cristiano che è invitato ad esprimere il suo “no, no o si, si”. Il cristiano non è un ignavo e non ha paura di dire, con semplicità e rispetto, le cose come stanno senza addolcire la pillola. Ecco perché spesso i cristiani veri e autentici sono esclusi o perseguitati e a volte uccisi. Gesù vede tutto e conosce il cuore di ciascuno e questo basta per vivere da battezzati e risorti. Non sono gli applausi e non è il consenso che si riceve la misura di valutazione della vita. Gesù guarda al cuore e alla fedeltà del nostro comportamento al suo messaggio. A Lui non piace chi predica bene (se lo fa) e razzola male.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11,47-54

In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite.
Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione.
Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito». Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.

Parola del Signore.