Archivi categoria: Parole dal cuore

Chiedete quello che volete e vi sarà fatto

Qualunque cosa desideri, prega umilmente di ottenerla per mano di Maria. È per i suoi meriti gloriosi che vengono soccorsi quanti si trovano in purgatorio e sulla terra. Grande è la sua grazia e grande è la sua gloria in Gesù suo Salvatore, al di sopra di tutti i santi del cielo. Ma tutto è a beneficio di noi, che stiamo sulla terra. Affidati totalmente alla sua fedeltà. Le sue preghiere sono gradite a Dio, ed Ella non chiede e non desidera, se non quanto è gradito a Lei e al suo diletto Figlio; quanto giova alla tua salvezza, secondo i piani della volontà divina.

Tommaso da Kempis

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15,1-8

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

Parola del Signore.

Occorre restare aggrappati a Gesù. Senza di Lui non possiamo fare nulla. Se, invece, entriamo nel suo mistero; se “mangiamo” le sue parole; se ascoltiamo la sua voce e ci facciamo illuminare dalla sua luce allora davvero Egli ci donerà tutto quanto desideriamo perché anche i nostri desideri saranno ispirati dalle sue parole. Forse dobbiamo imparare a vivere una vita più autentica, più vera, più umana. Una vita che sia semplice e capace di essere pacificata e pacificante.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Vi dò la mia Pace

Se, in primo luogo, manterrai te stesso nella pace, potrai dare pace agli altri; ché l’uomo di pace è più utile dell’uomo di molta dottrina. Colui che è turbato dalla passione trasforma anche il bene in male, pronto com’è a vedere il male dappertutto; mentre colui che ama il bene e la pace trasforma ogni cosa in bene.

Tommaso da Kempis

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 14,27-31a

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi.
Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate.
Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il prìncipe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco».

Parola del Signore.

Ci siamo chiesti quale è la Pace che ci lascia Gesù. Certamente non si tratta della pace che impone il più forte al più debole; non è la pace dei potenti; non è la pace tra due guerre; non è nemmeno quella pace che viene dal quieto vivere. E allora?

La Pace che Gesù ci ha lasciato è quella di chi attraversa il male, il dolore, la sofferenza, le ingiustizie riuscendo a sopportare. È la Pace di chi si sente amato, di chi crede che il bene vincerà sempre e comunque il male. È la Pace di chi ha capito che la vita è un dono da condividere.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Lo Spirito vi insegnerà ogni cosa

Che fai, figlio, chi vuol farti del male? Non temere ci penserò io. Ci sono io e c’è mio Figlio, il tuo fratello, che sta alla destra del Padre ed è fedele mediatore ed intercessore per i tuoi peccati. In lui devi avere totale fiducia, perché è lui che da la vita, è lui che vince la morte.

Tommaso da Kempis

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 14,21-26

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».
Gli disse Giuda, non l’Iscariòta: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?».
Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».

Parola del Signore.

Oggi il Signore ci invita ad aprire il cuore al dono dello Spirito Santo. Ci siamo chiesti perché? Certamente lo fa per aiutarci a comprendere la logica del Vangelo che ci offre la Verità. Ed è molto bello che questo invito di Gesù ci raggiunga in questo tempo nel quale celebriamo il mese di maggio e quindi Maria. Lei, che ha collaborato in pienezza proprio con lo Spirito Santo accogliendo nel suo grembo il Figlio di Dio ci aiuti e ci insegni a farci guidare dallo Spirito Santo affinché la nostra testimonianza sia davvero come la vuole il Padre.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Io sono la via, la verità e la vita

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 14,1-12

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”?  Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere.
Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre».

Parola del Signore.

Per ascoltare la lectio del Monastero di Sant’Antonio Abate clicca qui

Chi ha visto me, ha visto il Padre

Dice Maria: “Venite tutti, giusti e peccatori, e io pregherò il Padre per voi. Pregherò anche il Figlio, perché si riconcili con voi nello Spirito Santo. Invito tutti, aspetto tutti, desidero che tutti vengano a me. Non disprezzo nessun peccatore; e anzi, per peccatore che si converte, io gioisco con grande amore insieme agli angeli di Dio nel cielo. Perché non è stato versato invano il sangue prezioso del mio Figlio per il mondo.

Tommaso da Kempis

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 14,7-14

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre.  E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.

Parola del Signore.

Possiamo fare le opere che compie Gesù se crediamo che Lui è il Figlio di Dio e qualunque cosa chiederemo nel suo nome Lui la farà.

Di che cosa altro abbiamo bisogno? Chiediamocelo. Non abbiamo bisogno certamente degli uomini che, su questa terra, si credono potenti. Queste persone sono il nulla. Approfittano solo della loro cattiveria mascherata da buonismo per esercitare un potere finto. L’unico vero potere è nella mani di Dio. Il resto è nulla! Mai, mai e poi mai occorre cedere al potere terreno ma sempre e per sempre è importante esercitare la propria libertà. Siamo nati liberi e liberi crediamo in Gesù, l’unico Maestro che ci dà ciò di cui abbiamo bisogno davvero. Il resto è il nulla!

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

PS: Se vuoi condividi e facciamo crescere il gruppo. Grazie mille

Io sono la via, la verità e la vita

“Io sono la Madre della misericordia, piena di carità e di dolcezza; sono la scala dei peccatori, la speranza e il perdono dei colpevoli, il conforto degli afflitti e la gioia particolare dei santi. Venite a me voi tutti che mi amate, e vi sazierete al seno delle mie consolazioni, perché sono buona e misericordiosa per tutti coloro che mi invocano”.

Tommaso da Kempis

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 14,1-6

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».

Parola del Signore.

C’è un luogo, uno stato, un’infinito che cerchiamo. Lo chiamiamo Paradiso ed è il luogo della gioia senza fine, della felicità vera, della bellezza che non ha eguali. Ma come trovarlo? Gesù è la via per trovarlo e per camminare verso questo “luogo”, Gesù nella Parola ci offre la verità e ci spinge a viverla nella vita quotidiana. La Fede in Dio ci rasserena e pacifica il nostro cuore e ci dà il coraggio di lottare ogni giorno contro il male e contro i potenti che con arroganza vorrebbero sopraffarci. Gesù ci invita ad essere donne e uomini capaci di non arrenderci al male e di vivere nella verità una vita piena camminando sulla via che ci indica. Nessuno potrà mai renderci schiavi del male e nessuno potrà mai abusare del suo potere imprigionando la libertà che il Figlio ci ha donato. Gesù ci ha fatti libero e nessuno potrà mai rubarci il futuro.

Gesù è la nostra Luce!

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Accogliere

Maria ci accoglie

Venite tutti, giusto e peccatori, e io pregherò il Padre per voi. Pregherò anche il Figlio, perché si riconcili con voi nello Spirito Santo. Invito tutti, aspetto tutti, desidero che tutti vengano a me. Non disprezzo nessun peccatore; e anzi, per un peccatore che si converte, io gioisco con grande amore insieme agli angeli di Dio nel cielo. Perché non è stato versato invano il sangue prezioso del mio Figlio per il mondo.

Tommaso da Kempis

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 13,16-20

[Dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesù] disse loro:
«In verità, in verità io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica.
Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto; ma deve compiersi la Scrittura: “Colui che mangia il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagno”. Ve lo dico fin d’ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io sono.
In verità, in verità io vi dico: chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato».

Parola del Signore.

Siamo all’ultima cena. Gesù e Giuda sono i protagonisti principali. Da una parte la luce e dall’altra le tenebre. Ebbene Gesù (la Luce) non scaccia il male, lo accoglie, lo vive accettandolo. Quando intingerà il boccone e lo porge a Giuda sembra che le tenebre abbiano inghiottito la luce ma, in realtà, è la Luce che va ad illuminare le tenebre di Giuda. Gesù non condanna Giuda, non scaccia Giuda ma lo accoglie. San Paolo dirà: «Se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere […] Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene» (Rm 12,2021).

Questa è la lezione che Gesù oggi ci consegna. Spetta a noi fare altrettanto: accettare il male e accoglierlo nella nostra vita senza condannarlo e senza scacciarlo. Lasciamo che il male faccia il suo corso, lasciamo che la nostra piccola luce possa illuminare lo spazio che ci circonda e, ricordiamoci, che non possiamo splendere nel buio se reagiamo al male e se pratichiamo la legge dell’occhio per occhio, dente per dente!

La parola d’ordine è “Accogliere”. Accogliere l’altro (e nell’altro vedere Dio) sempre e comunque

Franca e Vincenzo

Mostraci il Padre e ci basta

SALUTO A MARIA

“Volesse il cielo che, per soddisfare il desiderio di onorarti e di salutarti in eterno dal profondo del cuore, tutte le mie membra si trasformassero in lingue e le lingue in voci di fuoco. Madre di Dio, vorrei poterti rivolgere questo saluto come pura e santa offerta di preghiera, espiatrice di tutte le mie colpe, per le quali ho meritato l’ira divina, contristato gravemente il tuo Figlio, disonorato e offeso molto spesso te e tutta la Corte celeste”.

Tommaso da Kempis

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 14,6-14

In quel tempo, disse Gesù a Tommaso: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò».

Parola del Signore.

Io e il Padre siamo una cosa sola

Buongiorno. Come annunciato apriamo la giornata con il saluto a Maria, Ave Maria … “È così grande la dolcezza di questo saluto benedetto, da non potersi spiegare con parole umane. Rimane infatti sempre più alto e profondo di quanto possa comprendere ogni creatura. Perciò piego ancora le ginocchia davanti a te, Santissima Vergine Maria, e dico: “Ave Maria, piena di grazia”.

Tommaso da Kempis

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 10,22-30

Ricorreva, in quei giorni, a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone. Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando ci terrai nell’incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente».
Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».

Parola del Signore.

Non è costui il figlio del falegname ?

Cari amici dell’Eremo buongiorno.

Oggi come tutti i giorni vi proponiamo il Vangelo del giorno ma da oggi e per tutto il mese di maggio ci faremo accompagnare da Maria, la Madre di Gesù. Lo faremo aiutati da Tommaso da Kempis, grande maestro dello spirito vissuto tra il 1380 e il 1471. È lui l’autore della notissima “Imitazione di Cristo” definita dall’abate Olivet: “Il più bel libro uscito dalle mani dell’uomo, poiché il Vangelo è uscito dalle mani di Dio”.

Iniziamo questa mattina condividendo un piccolo passo tratto da uno scritto di Tommaso da Kempis nel quale saluta Maria e che possiamo fare nostro all’inizio di questo mese di maggio:

“Sono assai bisognoso di grande consolazione, soprattutto della grazia del Figlio tuo, perché non sono assolutamente in grado di aiutare me stesso. Ma tu, Madre misericordiosissima, se ti degnerai di considerare la mia pochezza, in molti modi potrai soccorrermi e confortarmi con abbondanti consolazioni. Perciò, non appena mi sentirò oppresso dalle difficoltà o dalle tentazioni, farò subito ricorso a te, poiché dove sovrabbonda la grazia più sollecita è la misericordia”.

Buon cammino del mese di maggio

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 13,54-58

In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.

Parola del Signore.