Libri e libri …
Qualche giorno fa ho finito di leggere “Bakhita, il fascino di una donna libera” scritto da Roberto Italo Zanini. Bakita è una Santa ma è anche una donna LIBERA, molto libera. Una donna che conquista la sua libertà da ogni schiavitù e da ogni oppressione grazie al suo coraggio. La storia di Bakita è quella di una donna coraggiosa che si ribella senza violenza alle catene degli uomini. Ve lo consiglio.
Edizioni San Paolo, ISBN 978-88-922-1768-3
Chiedete e otterrete
Sapere di essere amati e protetti offre sicurezza. Sapere che c’è un Padre che ci ama ci dona serenità. Sapere che possiamo chiedere e ottenere è motivo di gioia piena.
Questa è la Buona Notizia di oggi ed è davvero una buona e bella notizia che possiamo sperimentare nel quotidiano anche se spesso, purtroppo, ci sono esempi negativi. Padri e madri che abbandonano i figli, famiglie che vivono situazioni di conflitto e figli che vivono situazioni drammatiche. Coppie che addirittura rinunciano ad avere figli.
La Parola di oggi ci invita a riprendere tra le mani le nostre vite per essere padri, madri e/o figli che amano e per testimoniare a noi e agli altri di voler vivere l’amore.
Molto interessanti a tal proposito sono le iniziative messe in campo dal governo a sostegno della famiglia e della natalità (assegno per i figli). Interessanti anche le iniziative che stanno coinvolgendo Chiesa e società (Stati Generali della Famiglia e della Natalità) rispetto a temi che sono diventati un’esigenza sempre più condivisa.
Franca e Vincenzo osb-cam ♥️
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 16,23b-28
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà.
Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.
Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l’ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio.
Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre».
Parola del Signore.
Io ho amato voi
Dal Piccolo Principe
“Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercati le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercati di amici, gli uomini non hanno più amici.”
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15,9-17
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».
Parola del Signore
La vostra tristezza si cambierà in gioia
La gioia è uno dei grandi doni dello Spirito Santo. E come ci accorgiamo di possederla? La gioia cammina di pari passo con la Pace nel cuore e ci da quella consolazione che solo il Signore della fede può donarci.
Ricordiamo tutti la storia del giovane ricco. Egli voleva seguire Gesù e per questo rispettava tutti i comandamenti ma quando Gesù gli chiede che se voleva seguirlo doveva lasciare tutto, (ogni cosa) il giovane andò via triste. Quel giovane non ha voluto lasciare una sua sicurezza (i suoi beni) non si è fidato del Signore fino in fondo, non era libero. Il giovane, infatti, lego la sua vita alla sicurezza offerta dalla ricchezza. In questo caso non ci si può liberare dalla tristezza. La gioia, invece, dona la pace e la consolazione. Se leghiamo la vita al denaro, al successo e alla ricerca del potere vivremo sempre agitati.
Quindi la gioia nasce dal sentirsi nuovi nelle mani di Gesù qualsiasi cosa ci accada. Questo fidarsi di Lui ci farà vivere la pace nel cuore che non è farsi quattro risate ma è sentire dentro di sé la consolazione di Gesù e vivere, quindi, la Speranza di ciò che ci aspetta nell’ultimo giorno. Insomma una bella sfida.
Franca e Vincenzo osb-cam ♥️
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 16,16-20
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete».
Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo che ci dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne vado al Padre”?». Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un poco”, di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire».
Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”? In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia».
Parola del Signore.
Lo Spirito vi guiderà
Le cose antiche sono finite, viviamo tempi nuovi. L’antica Legge di Mosè è stata abolita e ci è stata donata la legge dell’Amore. Non siamo più sotto una Legge statica ma siamo chiamati a vivere la libertà dei Figli di Dio. In questa libertà c’è lo Spirito che illumina e guida le scelte. Senza la Spirito buono le nostre scelte sono orientate da filtri sbagliati: invidia, egoismo, ira, avarizia, superbia, gola, lussuria e accidia (cioè noia, indifferenza).
Lo Spirito buono, invece, guida verso le cose future secondo la volontà di Dio e apre il cuore ad una Speranza grande che dà la forza e il coraggio per affrontare il nuovo. Egli aiuta a dare risposte nuove a problemi nuovi … Libera dalle abitudini e chiede di vivere orientando le scelte verso il bene. Accogliere lo Spirito buono, perciò, è una rivoluzione che siamo chiamati ad ascoltare e praticare.
Franca Vincenzo osb-cam
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 16,12-15
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Parola del Signore.
Dove vai?
C’è un andare che rafforza, un lasciare che da coraggio e uno Spirito che scende sul mondo per trasformare tutto in “bene”.
Lo Spirito è il dono che Gesù ci ha fatto e che non si vede, non si tocca ma ciascuno di noi sa bene che c’è e che abita il cuore.
È lo Spirito che ci dà consolazione e, soprattutto, gioia. Ascoltarlo è la via per stare con Gesù sempre e trasformare ogni male in un passaggio verso il bene. Quel bene che, nel quotidiano, siamo chiamati a fare agli altri che attendono le nostre buone opere.
Franca e Vincenzo osb-cam ♥️
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 16,5-11
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”. Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore.
Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi.
E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perché non credono in me; riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato».
Parola del Signore.
Lo Spirito verrà
Lo Spirito verrà, anzi, è già venuto. È Lui che ci guida a capire la verità su Dio e cioè che Dio è Amore. Lo stesso Spirito ci farà capire chi siamo noi, chi è l’uomo, cioè il figlio di Dio.
Da qui può partire e parte il nostro essere testimoni della verità che ci vuole sempre e comunque dalla parte degli ultimi, sempre dalla parte degli esclusi, sempre dalla parte degli oppressi.
Stare con poveri, oppressi, esclusi e, quindi, con gli ultimi è il presente e il futuro che lo Spirito ci mostra è la verità che ci chiede di vivere. Mai, lo Spirito, ci guiderà verso i potenti, i ricchi e le persone di successo. Se lo accogliamo e lo ascoltiamo saremo veri testimoni. Possiamo farlo. Coraggio.
Franca e Vincenzo osb-cam ♥️
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15,26-16,4a
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto».
Parola del Signore.
Vi ho chiamati Amici
L’amicizia è la relazione che Gesù stabilisce con noi. Non ci vuole servi ma Amici. Ma è chiaro che tra amici mettersi a servizio l’uno dell’altro è il cuore della relazione.
Chiediamoci: siamo Amici di Gesù? E se siamo suoi Amici, pensiamo di esserlo anche delle altre persone incontriamo nella nostra vita? Oppure lo siamo solo di qualcuno che ci interessa per qualche scopo? Insomma fino a che punto crediamo nel valore dell’ Amicizia?
Gesù, oggi, ci assicura il suo Amore e ci chiede di amarci gli uni gli altri. Ecco, cari amici, questa è la grande novità che Gesù porta nel mondo. La novità dell’Amore da condividere e da donare. Questo è il frutto che siamo chiamati a fare crescere in noi. Se lo faremo la nostra gioia sarà piena. Ed è questa la gioia dei santi che hanno donato la loro vita per costruire la civiltà dell’Amore. E il mondo dell’Amore non ha più bisogno di regole, leggi, potenti che mantengono l’ordine. Sarà l’Amore a guidare le relazioni. Chiediamoci a che punto è il nostro cammino di appassionati amanti dell’Amore e sapremo cosa dover fare per essere come Gesù è stato e come ci chiede di essere.
Franca e Vincenzo osb-cam ♥️
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15,9-17
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».
Parola del Signore
Voi non siete del mondo
Essere perseguitati da questo mondo è uno dei segni che ci aiutano a capire il vero cristiano. Abitiamo, infatti, un mondo che appare sempre più lanciato a vivere in modo distante dai valori cristiani. La ricerca del danaro, del successo e del potere sono, da sempre, le cose che allontanano dal bene e la loro influenza anche nelle nostre più piccole azioni quotidiane, purtroppo, è forte. A volte nemmeno ci accorgiamo che certe nostre scelte sono suggerite da questi tre grandi ostacoli alla buona vita del vangelo.
Pertanto ogni volta che facciamo scelte libere e suggerite dallo Spirito buono il mondo non ci comprende e, spesso, ci perseguita e, addirittura, ci odia. Il cristiano, però, nonostante ciò, non ha paura di avere il coraggio di testimoniare e sa vivere anche perdonando. Si, perdonando, perché il perdono e la preghiera per il nemico è la migliore difesa e la più autentica testimonianza della buona vita con il Signore.
Franca e Vincenzo osb-cam ♥️
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15,18-21
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia.
Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».
Parola del Signore.
Voi siete miei amici
Tutto nasce, vive e muore per Amore. Questo è il principio e il fine. L’unico e il solo “motore” della vita qui e oltre. Amare è l’unica possibilità che abbiamo per essere felici.
Il tempo dedicato a qualcuno, lo sguardo che incrocia quello dell’altro, il sussurro di una parola buona, la dolcezza di una carezza sono segni e attenzioni che donano felicità e gioia. Sono i segni che Gesù ci ha offerto per la nostra buona vita.
È così che l’amore trova strade per raccontarsi. Certe volte le parole, soprattutto quelle dei cosiddetti “sapientoni” sono solo pronunciate per impressionare, dominare e schiacciare l’altro. Allo stesso modo c’è chi dice di essere al servizio ma lo fa con astuzia, fingendo, imponendo il suo potere e credendo di essere superiore. Ma che potere ha un uomo così su di noi? Cosa mai può insegnarci un potente che non ti guarda negli occhi, che quando lo fa ti scruta dall’alto al basso, che crede di essere migliore di te e che non riesce ad essere Autorevole vestendosi invece di autorità approfittando della sua condizione? Che uomo è uno che promette di starti accanto e poi non fa nulla? L’Amico lo vedi dai gesti e dal tempo che ti dedica, dall’amore con il quale comprende i tuoi bisogni e cerca di farti sentire la sua presenza.
Gesù, infatti, si è fatto Amico e ci ha chiamati Amici insegnandoci a riconoscere chi sono i nostri veri Amici e ad Amare anche i nemici o coloro che ci ignorano. Lui ci ha scelti così come siamo, con i nostri difetti e le nostre povertà. Non ci ha imposto regole. Gesù ci ha donato la libertà da tutto e da tutti e ci ha dato l’unico vero comandamento: “che vi amiate gli uni gli altri”.
Franca e Vincenzo osb-cam ♥️
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15,12-17
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.
Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».
Parola del Signore.