Le briciole

Anche una briciola, una sola briciola d’amore di Dio è capace di saziare la fame dell’uomo che con fede spera nel Signore.

Gesù, infatti, riconosce la presenza della fede in chi spera in Lui e questo gli basta per essere e sentirsi liberati dal male. Ogni impurità scompare, ogni dolore si attutisce se ci affidiamo nelle sapienti mani del Signore e impariamo a vedere e sentire la sua presenza nelle storie della nostra vita.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 7,24-30

In quel tempo, Gesù andò nella regione di Tiro. Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto. Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di lui, andò e si gettò ai suoi piedi. Questa donna era di lingua greca e di origine siro-fenicia. Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia. Ed egli le rispondeva: «Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». Ma lei gli replicò: «Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli». Allora le disse: «Per questa tua parola, va’: il demonio è uscito da tua figlia». Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n’era andato.

Parola del Signore

Ascoltatemi tutti

“Tutto è puro per chi è puro; ma per quelli che sono corrotti e senza fede nulla è puro; sono corrotte la loro mente e la loro coscienza”. Tito 1,15.

Il male è nascosto nel cuore e se gli diamo spazio la vita diventa un inferno senza pace e senza gioia. Il male che forse può maggiormente rovinare le nostre vite si chiama egoismo. È un male che s’impossessa dell’uomo che è sempre concentrato solo su se stesso. È così che tutto si fa per soddisfare il proprio “io” e adorando se stessi, gesti e parole sono tutte per onorarsi e per farsi ammirare.

Gesù, invece, ci insegna che per essere felici dobbiamo mettere al centro l’altro, servire l’altro e spazzare via dal cuore ogni impurità.

“Così neanche voi siete capaci di comprendere?” … ci chiede Gesù stamattina.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 7,14-23

In quel tempo, Gesù, chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro».
Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogavano sulla parabola. E disse loro: «Così neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può renderlo impuro, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?». Così rendeva puri tutti gli alimenti.
E diceva: «Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza.
Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».

Parola del Signore

Invano mi rendono culto

A volte le forme tradiscono la sostanza. Capita quando le leggi degli uomini tradiscono la legge di Dio, quella dell’Amore.

Gesù smaschera scribi e farisei legati alle forme della legge e fa ancora di più: dichiara che certe leggi sono scritte dall’uomo e, poste sotto il suo controllo, sono applicate solo per dominare sugli altri uomini.

Gesù chiarisce che occorre Amare con i gesti e le azioni, soffrendo con chi soffre e facendo festa con chi fa festa sempre pronti ad accogliere. Così fa Gesù con noi ogni volta che, nella verità, ci rivolgiamo a Lui. Non sono le “qualifiche” che ci distinguono ma la vita concreta mostra a Dio e all’Altro che ci siamo e questo anche quando restiamo soli e incompresi nel nostro agire. L’Amore si preoccupa solo di Amare.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Marco 7,1-13

In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.

Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, stoviglie, di oggetti di rame e di letti -, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».

Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:

“Questo popolo mi onora con le labbra,

ma il suo cuore è lontano da me.

Invano mi rendono culto,

insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.

Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».

E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: “Onora tuo padre e tua madre”, e: “Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte”. Voi invece dite: “Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio”, non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».

Parola del Signore

Il mantello

Guarire dalle nostre malattie e dalle nostre paure è un desiderio che ci appartiene e, oggi, sappiamo che toccando il mantello di Gesù questo desiderio si può avverare. Toccare? E si. Se abbiamo fede, infatti, possiamo non solo toccare il suo mantello ma avere addirittura Gesù stesso con noi. Come?

Carissimi, l’Eucarestia è definita “farmaco d’immortalità” e quindi è la “medicina” che ci è stata donata per guarire da ogni malattia, soprattutto da quelle spirituali che tormentano la nostra esistenza. Abbiamo fiducia e fede che sia così? Crediamo che l’Eucarestia sia davvero il corpo di Gesù?  Il Signore ci dice con chiarezza: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: «Sràdicati e vai a piantarti nel mare», ed esso vi obbedirebbe. 

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 6,53-56
 
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono.
 
Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse.
 
E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.

Parola del Signore

Andiamocene altrove

Cercato, applaudito, richiesto e invocato, senza farsi notare, si allontana in silenzio, di notte, e cerca un “altrove”. Cerca un luogo solitario per pregare. Un deserto. Quando Pietro e i suoi lo trovano per riportarlo dalla folla (Tutti ti cercano) Gesù smonta ogni loro aspirazione al potere e al successo e li invita a seguirlo. Gesù cerca un “altrove”, cerca altre donne e altri uomini per annunciare l’Amore del Padre. E di villaggio in villaggio, di casa in casa scaccia il male (ogni male) dal cuore per ridare pace alla vita e possibilità per ricominciare ancora.

Lo aveva già fatto a Cafarnao in sinagoga e lo aveva fatto in casa di Pietro guarendo la mamma della sua sposa che aveva la febbre. Gesù le prese la mano e la donna iniziò a servire cioè a fare da diacono. Gesù chiama tutti a mettersi a servizio, anche le donne, e ciascuno di noi si senta chiamato a seguirlo. Nessuno deve più dirci che fare e come fare è questa l’ora per fare e per rispondere all’invito che Gesù rivolge a tutti

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 1,29-39

In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.

Parola del Signore

Venite in disparte

Quando i pastori sono assenti il gregge si disperde e diventa preda dei lupi. Sappiamo bene che nessun pastore abbandona mai il suo gregge a meno che, come accadeva al tempo di Gesù, coloro che avevano questo ruolo invece che fare questo si occupavano di altro. Gesù ha compassione del suo popolo e fa di tutto per ridargli vita e forza. Ed è così che insegna il comandamento nuovo dell’Amore che, come ben sappiamo, non chiede nulla in cambio ma vive per l’altro in ogni situazione anche la più difficile e la più complessa.

Ma i primi a fare di testa propria furono i suoi discepoli che inviati a predicare cioè ad annunciare la nuova legge dell’Amore si misero ad insegnare proprio come i sacerdoti dell’antico testamento. Loro avevano alimentato false illusioni ed è per questo che il popolo era andato in massa da Gesù. Credevano, infatti, che Gesù avrebbe liberato il popolo dalla dominazione romana. Ma, come ben sappiamo, non era questo il compito di Gesù. È per questo che Gesù porta i suoi discepoli in disparte e li allontana dalla folla. La stessa folla di cui Gesù ha compassione e alla quale ridona forza e vita.

La più grande “rivoluzione”, la “rivoluzione cristiana” è e resta quella dell’Amore. Il resto, tutto il resto, sono aggiunte degli uomini che si servono di Gesù per costruire o conservare il loro potere. Ed è per questo che papà Francesco fin dall’inizio continua a predicare contro la mondanità ed invita a vivere e diffondere l’Amore concreto (praticare la misericordia e la carità) che tutto dona e nulla chiede in cambio. 😉❤️

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 6,30-34
 
In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.

Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
 
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

Parola del Signore

Mia luce

L’AMICO GESÙ si fa presente nell’Amico che non ci abbandona mai. (Tu di chi sei Amico?).

R. Il Signore è mia luce e mia salvezza.

Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura? R.
 
Se contro di me si accampa un esercito,
il mio cuore non teme;
se contro di me si scatena una guerra,
anche allora ho fiducia. R.
 
Nella sua dimora mi offre riparo
nel giorno della sventura.
Mi nasconde nel segreto della sua tenda,
sopra una roccia m’innalza. R.
 
Il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto,
non respingere con ira il tuo servo.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi. R.

Con BASTONE, sandali e tunica

Andare con semplicità ed essenzialità, non aspirare a cose grandi, condividere ciò che si ha e si è sono questi i segni di chi è inviato.

Vivere la vita come un dono per l’altro e mettersi al servizio senza nulla chiedere in cambio.

Se rifiutati non reagire ma lasciare andare senza giudicare riconoscendo, invece, in chi accoglie, un amico.

A renderci puri sarà la disponibilità all’accoglienza e questa pratica darà senso e valore alla vita.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 6,7-13
 
In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.
 
E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».
 
Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.

Parola di Dio

Il figlio del falegname

Ci sono parole che aprono visioni di futuro e gesti che cambiano la realtà. Ci sono donne e uomini che offrono il proprio cuore per costruire un domani migliore e ci sono azioni che trasformano il presente. Ai potenti tutto questo non piace. Loro, i potenti, non vogliono cambiamenti e guardano con diffidenza chiunque cerca di offrire novità e progetti per il dopo. Ed è così che fanno gli scribi con Gesù diffondendo maldicenze e voci malevoli. Il popolo pur avendo ascoltato e visto con stupore le parole e i prodigi di Gesù si accoda alle dicerie delle autorità.

È accaduto a Gesù e a tanti Santi riconosciuti tali solo dopo la morte. Guardiamoci intorno e cerchiamo di non cadere anche noi nello stesso errore dei compaesani di Gesù. La buona notizia continua a correre lungo le strade delle nostre contrade e cerca di entrare nelle nostre case … raccogliamola e facciamola brillare nelle nostre parole e nella nostra vita quotidiana.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 6,1-6
 
In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.
 
Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo.
 
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.
 
Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.

Parola del Signore

Luce per le genti

Da un lato abbiamo Maria e Giuseppe che per rispettare la Legge antica vanno a presentare Gesù al tempio e dall’altra il vecchio Simeone che accogliendolo lo prende tra le braccia e profetizza sul suo essere “luce delle genti“.

A quaranta giorni dal Natale i riti del passato incrociano lo Spirito che innova e guarda, con la forza e il coraggio dell’Amore, oltre il presente. È nel Tempio che Gesù viene riconosciuto, ancora una volta, come il Figlio di Dio venuto a portare la buona notizia a tutte le genti, al mondo intero e non solo al popolo d’Israele.

Il nuovo apre spazi universali e invita a sognare un presente e un futuro guidati dal bene per tutti e non solo per i pochi, dal bene condiviso con l’intera umanità; dal bene solidale che rifiuta ogni egoismo e ogni esclusione.

Possiamo immaginare che proprio in questo giorno la Luce che è Gesù raccoglie tutto l’antico mondo ebraico e lo cambia per offrire un futuro di fraternità e amore a tutto il mondo nel quale vivere l’Amore senza distinzioni di alcun genere. Sappiamo bene che questa proposta è stata avversata dai potenti che difendevano i loro privilegi e che per questo hanno perseguitato Gesù fino a metterlo in croce.

La sua Parola è rimasta ed è come una lama a due tagli che continua a scuotere le nostre coscienze. Lasciamoci interrogare dalla sua sana inquietudine che è ancora di salvezza.

Buona Festa della presentazione di Gesù al Tempio (Festa della Candelora).

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 2,22-32

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.
Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele».

Parola del Signore

Aquila e Priscilla