Silenzio e speranza

Ci sono momenti nei quali c’è bisogno di silenzio, c’è bisogno di riflettere per cercare di ricostruire una speranza e ridare cuore alla vita. A volte, infatti, guardandosi intorno sembra proprio che le cose non vanno bene eppure ci sono segni che spingono ad avere fiducia, ci sono germogli di futuro, piccoli indicatori che ci invitano a risollevare lo sguardo.

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Giovani e adulti, mai cosi’ lontani

“Servono credenti autorevoli, con una chiara identità umana, una solida appartenenza ecclesiale, una visibile qualità spirituale, una vigorosa passione educativa e una profonda capacità di discernimento. A volte, invece, adulti impreparati e immaturi tendono ad agire in modo possessivo e manipolatorio, creando dipendenze negative, forti disagi e gravi controtestimonianze, che possono arrivare fino all’abuso”.

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Camminare con i giovani

Camminare con i giovani è un uscire con libertà interiore da attività e preoccupazioni abituali cosi da permettere ai giovani di essere protagonisti. Passare del tempo con loro, ascoltare le loro storie, le loro gioie e speranze, le loro tristezze e angosce, per condividerle. Occorre avere lo sguardo capace di vedere nella profondità del cuore senza risultare invadente o minaccioso.

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Io ho scelto voi …

.«Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri» (Gv 15,16-17). Se la vocazione alla gioia dell’amore è l’appello fondamentale che Dio pone nel cuore di ogni giovane perché la sua esistenza possa portare frutto, la fede è insieme dono dall’alto e risposta al sentirsi scelti e amati.

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Prendersi cura con bonta’ e tenerezza

La sapienza della Chiesa orientale ci aiuta a scoprire come questa fiducia sia radicata nell’esperienza di “tre nascite”: la nascita naturale come donna o come uomo in un mondo capace di accogliere e sostenere la vita; la nascita del battesimo «quando qualcuno diventa figlio di Dio per grazia»; e poi una terza nascita, quando avviene il passaggio «dal modo di vita corporale a quello spirituale», che apre all’esercizio maturo della libertà (cfr. Discorsi diFilosseno di Mabbug, vescovo siriano del V secolo, n. 9).

Christ Pantocrator – Mosaïque de la Déisis – Sainte-Sophie (Istambul, Turquie)

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Oltre le condanne la vita cristiana.

L’invito è quello di cambiare il cuore e, quindi, la vita. Questo è un invito al cambiamento che papa Francesco fa a tutti perché la Speranza possa esprimersi attraverso parole, azioni e gesti. Un cambiamento che non potrà arrivare dall’alto. Ci sono persone che vogliono preservare il loro “potere” e per questo non gradiscono chi vuole cambiare il presente per ridare forza al cuore. Ai potenti, infatti, ciò che importa è solo conservare il loro status e non aprono le porte alla collaborazione e alla corresponsabilita. Per questo agiscono per zittire le voci critiche e usano la loro influenza per indurre l’Autorità a sbagliare; per questo tendono anche nei loro ambiti ad imporsi esercitando il “comando io” e arrivando finanche ad agire diffondendo  falsità  e menzogne di ogni genere; infine cercano anche di attivare iniziative che tendono ad escludere e ad emarginare anche attraverso l’indifferenza o la noncuranza. Il papa risponde proponendo altro.

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