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“Signore Signore”

I passi salivano lenti verso la cima del monte e più il tempo passava più i passi si facevano lenti. Un gruppo di donne, uomini e bambini, giunse ad un bivio. A destra il terreno si faceva piano a sinistra, invece, continuava a salire.

Qui ci fu una sosta e un foltissimo gruppo decise di prendere la strada di destra. Sostenevano che il cammino sarebbe stato più lungo ma avrebbero sudato meno. Un altro gruppetto, poche persone, invece, decisero di proseguirono verso sinistra dove la strada continuava a salire convinti che se la metà era arrivare in cima quella era la loro unica possibilità. Ed è così che facendosi forza tra loro hanno continuato a spingere i loro passi intonando canti di gioia.

Quando fu sera solo questo piccolo resto arrivò in cima e trovò riparo in un rifugio dove dopo essersi lavati e ordinati trovarono anche cibo che consumarono in allegria.

Degli altri, purtroppo, non si è saputo più nulla. La loro storia è uno dei segreti della montagna. L’unica cosa che pare si tramanda di generazione in generazione è che la vita bella e buona richiede impegno e gioia. Ma una volta in cima alla montagna tutto sarà chiaro per tutti. 😉

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo.
L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.
Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico?
Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene.
Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la distruzione di quella casa fu grande».

   Parola del Signore

La trave e la pagliuzza

Spesso si cammina bendati e i nostri tempi non aiutano a rischiarare la vista. Capita, quindi, di cadere e farsi male e, quel che è anche peggio, capita di trascinare, con noi, anche qualche altro.

Eppure il mondo è sempre più pieno di maestri che conducono giovani vite su strade sbagliate. Di chi fidarci?

Forse più che fidarsi di qualcuno che non sia Gesù sembra più saggio e giusto assumere lo stile di chi è in continua ricerca cosicche, il vero Maestro è chi insegna a cercare e a farlo bene.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
«Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.
Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».

   Parola del Signore

Amate i vostri nemici

Ci sono musiche e parole che squarciano i cieli e attraggono i cuori; ci sono semi che se messi a dimora germoglieranno tutti per offrire l’incanto di prati arcobaleno; ci sono gesti che danno forza alla speranza e odori che profumano l’aria offrendo segni di vita straordinaria.

L’amore ha in sé tutto questo e anche di più. Amare è farsi come “Dio” che è Amore infinito e che se non Ama non è, non esiste. Amare ci fa capaci di Essere, di esistere e, soprattutto, dona a noi la felicità che mai nessuno potrà rubarci. Amiamo e saremo per sempre pieni di gioia, quella che nessuno potrà mai e poi mai toglierci.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.
E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

   Parola del Signore

Beati voi

Ci sono sguardi e parole che quando si uniscono e ti raggiungono trasformano i sogni in vita e la vita in un’opera d’arte.

Questo accade per te, per me, per noi adesso … Leggi, ascolta con il cuore e vivi.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri,
perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
Guai a voi, che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete,
perché sarete nel dolore e piangerete.
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».

   Parola del Signore

Il Dio con noi

Non più oltre le nuvole, non più oltre l’orizzonte … no, il Dio con noi è qui!!!

Ora è carne e spirito, vita e sogno, materia e pensiero. I suoi piedi calpestano la terra, le sue mani toccano la nostra vita, le sue Parole vibrano nell’aria e ci raggiungono. La sua presenza è nel quotidiano dei nostri giorni e il mistero insondabile si mostra mentre noi, distratti, non riusciamo a comprenderne il senso.

Il Dio con noi è qui. Abita le nostre case, viaggia in treno, in auto, in pullman, in aereo … Cammina per le strade, lavora con noi, fa la fila e fa la spesa nel nostro negozio.

Il Dio con noi è qui. Stamane cerchiamo di vederlo in ogni nostro simile … Il suo nome è Gesù ed è qui per salvarci dai nostri peccati. 😉

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 1,18-23

Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa Dio con noi.

Parola del Signore

Gesù conosce i nostri pensieri

Mani che si stringono e sguardi che s’incrociano sono capaci di mostrare pagine nuove di un’umanità che vive e fa del giorno ricevuto in dono un capolavoro.

Mani chiuse e sguardi distratti, invece, rendono la vita un capitolo nero.

Gesù incurvante di ogni regola formale illumina il cuore dell’uomo dalla mano paralizzata e lo rende libero di servirsene per il bene. Gesù ha fiducia nell’uomo e concede libertà di fare mentre gli appassionati amanti delle regole fanno di queste lo strumento del loro potere.

Gesù va oltre il formalismo rituale così caro a scribi e farisei e dona a ciascun uomo, invece, la libertà dello Spirito per fare della propria vita un autentico capolavoro.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Luca

Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo.
Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo.
Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita.
Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.

   Parola del Signore

Non induriamo il cuore

Immagina, immagina orizzonti sconfinati. In lontananza un veliero sospinto dal maestrale. Le vele gonfie mostrano tutta l’imponenza della nave che avanza. E mentre questa scena riempie l’orizzonte un canto di gioia si alza dal profondo.

Le parole disegnano scene di lode e ringraziamenti che si alzano verso oriente da dove la stella più intensa e luminosa spunta per illuminare ogni scelta buona della vita.

I raggi potenti dell’alba s’infilano tra i rami di un mandorlo in fiore e il cuore si scioglie abbandonando l’aridità del deserto dove le tentazioni s’intrecciano con la durezza della vita … Soffia vento, soffia più forte e portami via verso l’Oriente per abbracciare la Grande stella.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.

Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».

Giusto è il Signore

Fuori dalla finestra il silenzio sale forte. Le prime luci dell’alba sembrano ancora lontane mentre l’orologio ti svela che manca poco all’esplosione del giorno nuovo.

È in questo tempo sospeso che il cuore dell’uomo si alza per contemplare il presente ed invocare la pace e la gioia. Tra un po’ i volti riprenderanno le smorfie di sempre ma ora nel vero di ognuno i pensieri anche se labili e incerti cercano una via per salire sul monte dell’infinito dove Tu, Dio dell’universo, abiti e da dove raggiungi ogni confine che per te non ha né muri ne barriere.

Ora cuore e mente di ogni creatura Ti pensano e Ti invocano e Tu ascolti e salvi la vita di chi Ti ama. E così, mentre i pensieri del cuore e della mente volano per ringraziarti e bene dire di Te, Tu guardi, ascolti e accogli il grido di ogni uomo che si fida e affida accantonando i propri pensieri per vivere dei Tuoi.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.

Appaga il desiderio di quelli che lo temono,
ascolta il loro grido e li salva.
Il Signore custodisce tutti quelli che lo amano,
ma distrugge tutti i malvagi.

Canti la mia bocca la lode del Signore
e benedica ogni vivente il suo santo nome,
in eterno e per sempre.

Il Signore aiuta e libera

Le nuvole disegnano i cieli e gli alti venti cambiano gli orizzonti. I sogni spingono la vita e le salite fanno sudare. Le mucche al pascolo brucano e dalla sorgente sgorga acqua fresca.

Gli umili vedono tutto questo mentre i superbi cercano gloria. I semplici scoprono la vita mentre i malvagi la perdono.

Questo è il tempo di accarezzare un fiore e vivere la gioia dei poveri ballanti che brillano al sole come la rugiada del mattino che fa dei prati dell’alba un cielo pieno di stelle.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Confida nel Signore e fa’ il bene:
abiterai la terra e vi pascolerai con sicurezza.
Cerca la gioia nel Signore:
esaudirà i desideri del tuo cuore.

Affida al Signore la tua via,
confida in lui ed egli agirà:
farà brillare come luce la tua giustizia,
il tuo diritto come il mezzogiorno.

Sta’ lontano dal male e fa’ il bene
e avrai sempre una casa.
Perché il Signore ama il diritto
e non abbandona i suoi fedeli.

La salvezza dei giusti viene dal Signore:
nel tempo dell’angoscia è loro fortezza.
Il Signore li aiuta e li libera,
li libera dai malvagi e li salva,
perché in lui si sono rifugiati.

Non temere

Parole che raccontano futuro, gesti che delineano strade e pensieri che immaginano l’oltre. La parola del Maestro attrae e disseta, incoraggia e scommette sui semplici.

Chi si fida e affida non teme di prendere il largo e di solcare rotte inedite; il suo cuore è così forte da riuscire a vincere ogni ostacolo umano perché è sostenuto dal fuoco dello Spirito.

Siamo tutti invitati (in quanto battezzati sacerdoti, re e profeti) ad ascoltare, raccontare, stupirci e stupire … ce lo chiede il Maestro.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

   Parola del Signore