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vegliate per essere pronti

Carissimi all’inizio del nuovo anno liturgico vi proponiamo ascoltare da p. Laszlo Simon una introduzione generale al Vangelo secondo Matteo (che leggeremo a partire da domani lungo l’anno liturgico A), con qualche affondo sul vangelo di domani. 

Qui la registrazione dell’incontro: clicca qui

Se a qualcuno piacesse anche ascoltarlo, qui avete le registrazioni della lettura fatta da Angela Goodwin e Franco Giacobini, sulla traduzione interconfessionale. 

Come per la lectio, potete ascoltare online o scaricare i file:

Ascolta il Vangelo di Matteo dal Capitolo 1 al 14

Ascolta il Vangelo di Matteo dal Capitolo 15 al 28

Buon inizio Avvento

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 24,37-44
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».

Parola del Signore.

Vegliate pregando

Per accogliere il Signore e farci accogliere da Lui dobbiamo avere un cuore libero e leggero, un cuore capace di vedere oltre le nostre necessità e i nostri bisogni. Gesù ci ha dato un esempio di generosità e di Amore perché il suo cuore è stato libero e leggero e ha guardato i bisogni di chi ha incontrato sulla sua strada. Spesso da solo si ritirava in preghiera e restava a “parlare” con il Padre anche per tutta la notte. Pregare è, per l’appunto, saper trovare nella propria giornata un tempo per stare con il Signore e parlare con Lui . Questo significa pregare. E, questo è il modo migliore per “vegliare” e per accorgersi di chi accanto a noi ha bisogno di noi e del nostro aiuto. Vegliare significa perciò restare attenti al quotidiano e in questo quotidiano essere l’occhio, la mano, la parola e la carezza del Padre per chi vive vicino a noi. Con una sola parola Vegliare significa Amare. Quando il Signore verrà nel giorno che non sappiamo ci troverà pronti ad accoglierlo.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,34-36
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.
Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

Parola del Signore.

Il Regno di Dio è vicino

Le Parole di Gesù sono per noi forza e sostegno. Ascoltarle ci mette in condizione di affrontare il quotidiano e ci aiuta ad attraversare il deserto del quotidiano dove, nonostante le apparenze, siamo chiamati a seminare opere di bene, parole buone e gesti di amore. Opere, parole e gesti che sono semi che, ne siamo sicuri, germoglieranno anche nel deserto colorandolo e spargendo profumo di speranza. Gesù ha affidato a noi tutti il compito di rendere fecondo questo deserto e se Lui si è fidato di noi anche noi dobbiamo e possiamo fidarci di Lui che ce lo ha promesso.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,29-33

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
«Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».

Parola del Signore.

Risollevatevi

Ogni giorno ha la sua alba, ogni vita la possibilità di ricominciare; ogni relazione ha un inizio e ogni cuore il desiderio di incontrare l’altro.

Siamo chiamati dalla vita ad attraversare il dolore, a subire gli assalti del diavolo, a non cedere alle tentazioni e agli spiriti del male. Ma in questi momenti, in queste battaglie non siamo soli. La solitudine ci potrebbe indebolire e scoraggiare ma in realtà c’è sempre il Signore accanto a noi. Mai dobbiamo dubitare della sua presenza e sempre, costantemente, invece, dobbiamo chiedere suo aiuto.

Il Padre ci invita a rialzare la testa guardando oltre le meschinità umane, oltre il male che c’è… oltre ogni ostacolo. Non c’è dolore e non c’è sofferenza che può durare per sempre. L’unica cosa che dura all’infinito è l’Amore del Padre e la nostra liberazione è più vicina di quanto possiamo immaginare.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,20-28
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti. Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».

Parola del Signore.

Sarete odiati da tutti a causa del mio nome

Gesù ci insegna che anche se perseguitati, traditi o odiati dal mondo nemmeno un capello del nostro capo sarà perduto.

Lui ci darà parola e sapienza per attraversare il deserto e rifiutare il male, per non cedere alla tentazione e salvare la vita. “Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita”.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,12-19
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza.
Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».

Parola del Signore.

Badate di non lasciarvi ingannare

Se davvero vogliamo evitare di ingannare ed essere ingannati dobbiamo essere disponibili a cambiare vita. In questo senso ci sembra proprio che “Ricominciare” sia la parola chiave. Da sempre, infatti, ci sono tre ingredienti sicuri con i quali e dai quali ripartire: la Fede (ma non basta), la Speranza (che qualcosa davvero possa cambiare) ma è con il terzo che tutto può davvero ricominciare… l’Amore… Si a dircelo è stato l’unico Maestro per TUTTI e si chiama Gesù Cristo… Lui non sbaglia! Non sbaglia mai! Forse ci possiamo proprio Fidare e Affidare.

Preghiamo affinché il vento e la pioggia di questa notte rinnovi profondamente e fin dalle radici le nostre povere esistenze.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,5-11
 
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.

Parola del Signore

Fare la volontà del Padre

Le parole di Gesù ci obbligano sempre a fare scelte chiare. O si va da una parte o si va dall’altra. Gesù non è un tiepido. Egli, oggi, ci dice con parole chiare che, per essere suoi fratelli, occorre fare la volontà del Padre suo. Non sono i legami di sangue a farci sentire fratelli in Cristo. C’è qualcosa di più forte che deve coinvolgere tutta la volontà della nostra persona. Ed è così che se ci fermiamo davvero a riflettere su queste parole possiamo comprendere meglio la distanza tra molti, nostri, modi di pensare e il pensiero di Gesù. Ma questo non ci deve abbattere anzi deve stimolarci a camminare ancora verso di Lui con la speranza che seguire Gesù, in pienezza, è davvero l’unica possibilità che ci resta per giungere ad abbracciarlo e per vivere la vita eterna iniziando fin da subito a farlo. Questa non è follia ma realismo cristiano e si sa che i cristiani per questo mondo sono pazzi. 😉

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 12,46-50
 
In quel tempo, mentre Gesù parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli.
Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti».
Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre».

Parola del Signore.

Ricordati di me

Oggi condividiamo la lectio divina tenuta ieri sera da Sr Michela Spera dal Monastero di Sant’Antonio Abate in Roma. Per ascoltare clicca qui

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 23,35-43

In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto».
Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male».
E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».

Parola del Signore

Dio dei viventi

“… che ne sarà della nostra vita? Apparterrà al nulla, alla morte?
Gesù risponde che la vita appartiene a Dio, il quale ci ama e si preoccupa tanto di noi, al punto di legare il suo nome al nostro: è «il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui» (vv. 37-38). La vita sussiste dove c’è legame, comunione, fratellanza; ed è una vita più forte della morte quando è costruita su relazioni vere e legami di fedeltà”.

Papa Francesco

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 20,27-40
 
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». E non osavano più rivolgergli alcuna domanda.

Parola del Signore.
 

La mia casa sarà casa di preghiera

Gesù alza la voce e mette all’indice sacerdoti e scribi che hanno trasformato il tempio in un mercato. Gesù annuncia con parole forti e chiare che al centro della vita c’è la preghiera fondata sulla sua Parola, Parola che dona vita vera. Gesù cambia totalmente le vecchie liturgie del passato e propone di avere Fede in Lui che ci ha lasciato il suo Spirito che è vera forza per la vita quotidiana. Una forza che la preghiera ci aiuta raccogliere in un clima di silenzio. Ma c’è un luogo specifico dove pregare? Ogni luogo è idoneo e, forse, è la casa domestica il posto principale. Le nostre case le dobbiamo considerare il luogo ordinario della preghiera, quello nel quale il 🔥 dello Spirito Santo deve penetrare in ogni angolo del nostro corpo e invadere il ❤️ perché anche la nostra testa sia disponibile a realizzare azioni di Amore condividendo la vita concretamente. Il frutto della preghiera infatti lo possiamo trovare solo in una vita nuova, in una vita da Risorti, in una vita donata in pienezza imitando Gesù.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 19,45-48
 
In quel tempo, Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».
Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo.

Parola del Signore.