Cinque pani e due pesci

Cinque pani e due pesci per sfamare circa cinquemila uomini… Com’è possibile? Eppure è accaduto che chi possedeva queste poche cose le ha donate e donandole ha aiutato Gesù a sfamare una folla di cinquemila uomini. Sul punto il vangelo è chiaro: “Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste“. … Incredibile. È meraviglioso questo episodio. Un segno potente che ci spiazza. Spiazza soprattutto chi non sarebbe capace di donare qualcosa che possiede mentre un povero sa offrire anche il poco che ha e che se conservato per se potrebbe salvare la sua vita dalla fame. Ma è proprio questo poco condiviso che, invece, cambia la brutta realtà di questo mondo permettendo di sfamare una grandissima folla salvandola dalla fame. Questo messaggio è così grande, così rivoluzionario che, se ascoltato, può scatenare la più potente reazione a catena del mondo, può davvero cambiare il mondo intero rendendolo, fin da subito, per TUTTI (nessuno escluso, nemmeno chi è diverso, peccatore, ladro ecc.), quel Regno di Dio di cui parla Gesù… Facciamo tutti il nostro possibile.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9,11b-17

In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.
Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta».
Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C’erano infatti circa cinquemila uomini.
Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti.

Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.

Parola del Signore.

Erba di campo

Selvaggia e libera, spontanea e rustica … l’erba di campo ricopre la nuda terra e la riveste di meraviglie. Tutto viene dal creatore che si prende cura di noi, che suscita emozioni, che spinge i nostri passi e il nostro cuore immaginando strade sempre nuove da offrirci per ridare cuore e coraggio a chi si sente vuoto e spento. L’invito è a cercare il regno di Dio qui e adesso, a cercare la sua giustizia perché la vita, ogni vita, riprenda forza e abbia il coraggio di essere figlia dello Spirito che soffia sempre e comunque dove e come vuole. Nessuno potrà ingabbiare il vento dello Spirito; nessuno potrà fermare il dono della vita bella che il creatore ha offerto; nessuno, proprio nessuno, dovrà preoccuparsi del domani, tutto, infatti, è nella mani di Dio con il quale siamo invitati a collaborare per costruire il regno.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 6,24-34

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.
Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre.
Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?
E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?
Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.
Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».

Parola del Signore.

Tesori in cielo

Sarebbe bello avere ancora il coraggio di guardarsi negli occhi; sarebbe bello riuscire ancora a stringersi le mani e meraviglioso abbracciarsi. Purtroppo i passi, spesso, troppo spesso, ormai, ci portano lontani. Abbiamo perduto il senso delle cose vere, della sincerità, della bellezza e viviamo inseguendo i fragili miti di questo mondo che vuole separare e distinguere, che ha distrutto il senso dello stare insieme.

Possiamo fare qualcosa per fermare questa deriva?

Possiamo solo tentare di non cedere anche noi ai fragili miti dell’isolamento, della separazione e dell’egoismo. Possiamo solo tentare di non farci avvolgere dal male che, spesso, si presenta come bene. È una lotta difficile che fa soffrire ma è necessaria per compiere un ultimo disperato tentativo di salvezza.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 6,19-23

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!».

Parola del Signore.

Preghiamo così

Pregare è uno stare alla presenza, un guardare oltre le apparenze, un fare silenzio dentro per riempirsi di Lui ascoltando la sua voce e percepire lo Spirito. Pregare è chiedere ciò che il Padre già conosce attendendo che la sua volontà si faccia storia; pregare è chiedere di avere il coraggio di accettare le situazioni della vita; pregare è chiedere la pace lasciando andare tutto ciò che non dipende da noi; pregare è accogliere, senza rancori, ogni cosa da qualunque parte provenga e fare del nostro meglio … il meglio possibile … il meglio che ci è consentito.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 6,7-15

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.

Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

Parola del Signore.

Il Padre vede nel segreto

“Dio ci dà volentieri appuntamento nella casa del silenzio”.,- Santa Ildegarda di Bingen

È nel segreto e nel silenzio che si può dare il meglio di sé stessi. Inutile mostrare o dire … il mondo, questo mondo non comprenderebbe … meglio, molto meglio cercare e praticare il bene nascosti dagli indiscreti e lasciare che ognuno vada dove desidera andare. Il mondo della Verità rivelerà ogni cosa.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 6,1-6.16-18

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente, In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

Parola del Signore.

Amate i vostri nemici

È dura essere cristiano. Come si fa ad amare perfino i nemici? Eppure questa è la rivoluzione cristiana, questa è la strada che ci viene indicata da Gesù, questa è la Verità della buona notizia. Nella vita siamo spesso attaccati da più parti; rifiutati, esclusi e/o perfino odiati e fatti bersaglio di parole o azioni che lasciano ferite profonde. Gesù ci chiede di Amare e pregare per chi ci perseguita o ci fa del male … Chiediamo al Signore di aiutarci ad accogliere anche il male senza rancori e senza replicare e a mettere tutta la vita nelle Sue mani.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5,43-48

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

Parola del Signore.

“Ma io vi dico di non opporvi al malvagio”

Alla legge dell’occhio per occhio e dente per dente il vangelo sostituisce la proposta di non opporsi al male. Questo non per debolezza ma per Amore. Questa è la logica della croce che spinge ad amare chi ci perseguita o ci accusa ingiustamente. Si tratta di lasciare andare e non replicare, di non rispondere alle accuse e, addirittura, di amare chi ci fa del male non perché si ama la sofferenza ma per non lasciarsi vincere dal male. «Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene» (Rm 12,21)

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5,38-42

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio” e “dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pòrgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due.
Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle».

Parola del Signore.

Molte cose ho ancora da dirvi

Anche oggi come al tempo di Gesù l’uomo non è capace di conoscere tutto o di portare il peso di molte verità. Occorre saper aspettare ed essere disponibili ad accogliere lo Spirito Santo che pian piano ci svelerà e ci farà conoscere tutte le cose anche quelle nascoste. Sappiamo bene, infatti, che non tutta la verità emerge, non tutta la verità viene detta, non tutte le cose sono fatte o dette alla luce del sole.

Il Signore, perciò, ci invita a saper restare in attesa chiedendo allo Spirito di guidarci nella scoperta della realtà. Tutto avverrà gradualmente secondo i piani di Dio che ci farà scoprire molte cose nascoste che, oggi, possiamo solo intuite.

Franca e Vincenzo, oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 16,12-15

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

Parola del Signore.

Strada facendo

La vita è un continuo cammino di liberazione e di verità, un cammino di guarigione che siamo chiamati a fare … Ognuno percorrerà le strade del mondo con libertà e con l’impegno ad essere luce che illumina, purifica e scaccia il male.

Preghiamo il Signore di darci la forza di spingere i nostri passi portando con noi la buona notizia a chi la vuole accogliere lasciando andare chi la rifiuta …

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 10,7-13

In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi».

Parola del Signore.

Tradire

L’adulterio è un tradimento. Significa essere infedele ad una relazione di coppia ma in senso più ampio significa rompere un rapporto, una relazione, qualsiasi relazione.

Accettare un tradimento, si sa, è davvero complicato; è qualcosa che scuote la vita in profondità anche perché arriva da una persona di cui ti fidi e, quindi, da uno dal quale mai ti saresti aspettato di essere tradito. Eppure, quanti tradimenti? Quante relazioni di coppia o di amicizie, o di parentela sono colpite da questa triste realtà? Tante, lo sappiamo.

Si tratta di situazioni che riguardano la vita quotidiana e che dobbiamo mettere in conto senza permettere che possano turbare la nostra vita anche se le abbiamo subite e le subiamo. Crediamo, invece, che occorre pregare e pregare forte per chi tradisce una relazione. Purtroppo chi tradisce non ha pace e non l’avrà neanche nel futuro. E noi, anche se siamo vittime di tradimento non possiamo e non dobbiamo farcene una pena ma dobbiamo trasformare il male ricevuto in bene, dobbiamo rispondere al male con il bene e saper accettare e accogliere ogni azione cattiva che ci colpisce con il sorriso e con la pace nel cuore. Non dimentichiamo di pregare per chi tradisce perché chi tradisce è un povero, tanto povero che ha bisogno di pietà, aiuto e compassione. Se anche tu sei stato tradito sorridi e prega per chi ti ha fatto o ti fa del male. Questa persona ha bisogno di essere aiutata con la speranza di salvarlo dalla rovina che inevitabilmente lo colpirà. Il male fatto, purtroppo, porterà la sua vita in una condizione infernale non dopo la morte del corpo ma già adesso, perché il suo cuore non potrà reggere al male che ha fatto o che farà. La vita di chi tradisce è come quella di un disperato. Si finge forte ma in realtà è un debole, tanto debole da farsi sopraffare dal male che lo ha avvolto e lo ha fatto prigioniero. Pace a lui.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ♥️

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 5,27-32

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio».

Parola del Signore.

Aquila e Priscilla