Seguimi

Siamo chiamati a lasciare che questo mondo vada dove vuole; chiamati a tornare da Lui.

Siamo chiamati a Seguire il Padre e a vivere le persecuzioni, le esclusioni e le sofferenze che il mondo ci riserva conservando la serenità.

Siamo chiamati a vivere la gioia e a restare tranquilli sulla barca sospinta dal soffio dello Spirito.

Siamo chiamati a seguire il cuore sempre e comunque e ad attendere il bello e il buono che il Signore ha pensato per noi.

Siamo chiamati a portare luce dove ci sono le tenebre per essere sale e ad aprire vie nuove per chi si è smarrito.

Siamo chiamati a spingere i nostri passi in avanti e senza paura. Il Signore spianerà la nostra via.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 21,15-19

In quel tempo, quando [si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».
Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».
Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse “Mi vuoi bene?”, e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».
Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».

Parola del Signore.

Li hai amati

Buongiorno a tutti. Questa mattina affidiamo il piccolo commento alla Parola di oggi ad un brano musicale: “Pezzi di cuore” di Emma, Alessandra Amoroso. Vi invitiamo ad ascoltarlo prima di leggere il vangelo. Per Ascoltare clicca qui.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 17,20-26

In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]
«Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me.
Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo.
Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».

Parola del Signore.

Una cosa sola

Custodire qualcuno o qualcosa è espressione concreta dell’Amore; è segno e simbolo di una vera pienezza di vita. Per farlo e farlo bene occorre ed è necessario prendersene cura. Proviamo a condividere il pensiero che questa mattina, “ascoltando” il Vangelo ci è venuto subito in mente … Lo prendiamo dal libro “Il piccolo Principe” e mette al centro il bello e il semplice che non vediamo mentre lo abbiamo già tutto nel cuore:

Gli uomini coltivano 5000 rose nello stesso giardino… e non trovano quello che cercano… e tuttavia quello che cercano potrebbe essere trovato in una sola rosa o in un po’ d’acqua. Ma gli occhi sono ciechi. Bisogna cercare col cuore!“.

È così che con semplicità possiamo prenderci cura degli altri e vivere in profondità quella felicità e quella gioia che Gesù ci ha donato.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 17, 11b-19

In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]
«Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi.
Quand’ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità».

Parola del Signore.

Io vENGO a te

“Padre, è venuta l’ora”. Quale ora? Qui si parla del momento nel quale ogni cosa umana trova la sua ragione profonda, l’ora nella quale la Gloria di Dio si manifesta in noi. E cosa possiamo e dobbiamo fare concretamente per dare Gloria a Dio?

Siamo chiamati a servire gli altri a lavorare per la felicità delle persone, a portare gioia dove c’è tristezza, a sostenere i deboli, a farci vicini a chi ci chiede aiuto. Gesù ci chiede di lavorare nel nostro cuore per cercare di aiutare l’altro che si affida a noi, ci chiede di fare del bene, di Amare concretamente, di non aspettare che le persone ci chiedano qualcosa ma ad anticipare la soluzione dei loro bisogni. Il Signore ci chiede di dare Buone Notizie a chi le attende e dare loro libertà, gioia e felicità. Questo significa glorificare Dio. Questo ci sta chiedendo Gesù. Cerchiamo di fare buone azioni e stare vicino a chi è preoccupato, a chi sta in ansia, a chi si fida di noi. È così e solo così che possiamo dare Gloria a Dio.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 17,1-11a

In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi al cielo, disse:
«Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te. Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato.
Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse.
Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato.
Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te».

Parola del Signore

Abbiate pace in me

Forse il nostro errore più grande sta nel non cercare la pace di Dio, ma nel pretendere di avere quella del mondo. La pace del mondo ci suggerisce una vita di quiete, senza dolore, senza lacrime, tutte forme di un egoismo nascosto.

Cerchiamo riposo, tranquillità, perché non vogliamo soffrire, immaginiamo una vita a guardare le stelle e ad ascoltare il canto degli uccelli, senza tentazioni e senza tribolazioni, … Una vita Senza croce.

La nostra vera pace, invece, sta in Dio che ci ama, in un Dio che ci sorregge nei momenti di dolore e nelle tante prove della vita. La nostra pace sta nel gettare ogni preoccupazione in Dio, nell’affidarci a Lui e nel credere che come gli uccellini egli ci proteggerà e ci darà ciò di cui abbiamo davvero bisogno al momento giusto che solo Lui conosce.

Oggi benedico dal profondo della mia anima quel Dio che tanto mi ama…
Mi ama con le mie miserie, i miei peccati, le mie lacrime e le mie gioie; mi vuole in quella pace di cui parla Tommaso di Kempis [nell’Imitazione di Cristo]…

Perciò se vogliamo avere pace noi cerchiamo di metterci a servizio dell’altro donando pace a qualcuno che la sta cercando.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 16,29-33

In quel tempo, dissero i discepoli a Gesù: «Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato. Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno t’interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio».
Rispose loro Gesù: «Adesso credete? Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me.
Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!».

Parola del Signore.

Fu elevato in cielo

Gesù affida la predicazione della buona notizia ad un piccolo gruppo di “amici” con i quali aveva condiviso gli ultimi anni della sua vita terrena. Sono undici uomini di umili origini, persone semplici e senza grandi studi. La diffusione della Parola parte così senza piani prestabiliti, senza mezzi, senza grandi progetti. Eppure il Vangelo entrerà in ogni casa e nella vita di popoli di ogni razza e di ogni continente. Confessiamo che questo stile ci piace molto perché è uno stile che si fida e affida alla sola forza della Parola e alla fede di chi ha creduto, crede o crederà in Gesù di Nazareth.

Tutti noi siamo stati chiamati ad “andare” e ci è chiesto di farlo nel quotidiano, nella fiducia e nella semplicità … È così che anche noi potremo volare alto nel cielo colorando il mondo con gesti d’amore.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 16,15-20

In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

Parola del Signore.

Donne e libertà

Libri e libri …
Qualche giorno fa ho finito di leggere “Bakhita, il fascino di una donna libera” scritto da Roberto Italo Zanini. Bakita è una Santa ma è anche una donna LIBERA, molto libera. Una donna che conquista la sua libertà da ogni schiavitù e da ogni oppressione grazie al suo coraggio. La storia di Bakita è quella di una donna coraggiosa che si ribella senza violenza alle catene degli uomini. Ve lo consiglio.
Edizioni San Paolo, ISBN 978-88-922-1768-3

Chiedete e otterrete

Sapere di essere amati e protetti offre sicurezza. Sapere che c’è un Padre che ci ama ci dona serenità. Sapere che possiamo chiedere e ottenere è motivo di gioia piena.

Questa è la Buona Notizia di oggi ed è davvero una buona e bella notizia che possiamo sperimentare nel quotidiano anche se spesso, purtroppo, ci sono esempi negativi. Padri e madri che abbandonano i figli, famiglie che vivono situazioni di conflitto e figli che vivono situazioni drammatiche. Coppie che addirittura rinunciano ad avere figli.

La Parola di oggi ci invita a riprendere tra le mani le nostre vite per essere padri, madri e/o figli che amano e per testimoniare a noi e agli altri di voler vivere l’amore.

Molto interessanti a tal proposito sono le iniziative messe in campo dal governo a sostegno della famiglia e della natalità (assegno per i figli). Interessanti anche le iniziative che stanno coinvolgendo Chiesa e società (Stati Generali della Famiglia e della Natalità) rispetto a temi che sono diventati un’esigenza sempre più condivisa.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 16,23b-28

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà.
Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.
Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l’ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio.
Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre».

Parola del Signore.

Io ho amato voi

Dal Piccolo Principe

“Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercati le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercati di amici, gli uomini non hanno più amici.”

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15,9-17

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».

Parola del Signore

La vostra tristezza si cambierà in gioia

La gioia è uno dei grandi doni dello Spirito Santo. E come ci accorgiamo di possederla? La gioia cammina di pari passo con la Pace nel cuore e ci da quella consolazione che solo il Signore della fede può donarci.

Ricordiamo tutti la storia del giovane ricco. Egli voleva seguire Gesù e per questo rispettava tutti i comandamenti ma quando Gesù gli chiede che se voleva seguirlo doveva lasciare tutto, (ogni cosa) il giovane andò via triste. Quel giovane non ha voluto lasciare una sua sicurezza (i suoi beni) non si è fidato del Signore fino in fondo, non era libero. Il giovane, infatti, lego la sua vita alla sicurezza offerta dalla ricchezza. In questo caso non ci si può liberare dalla tristezza. La gioia, invece, dona la pace e la consolazione. Se leghiamo la vita al denaro, al successo e alla ricerca del potere vivremo sempre agitati.

Quindi la gioia nasce dal sentirsi nuovi nelle mani di Gesù qualsiasi cosa ci accada. Questo fidarsi di Lui ci farà vivere la pace nel cuore che non è farsi quattro risate ma è sentire dentro di sé la consolazione di Gesù e vivere, quindi, la Speranza di ciò che ci aspetta nell’ultimo giorno. Insomma una bella sfida.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 16,16-20

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete».
Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo che ci dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne vado al Padre”?». Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un poco”, di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire».
Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”? In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia».
 
Parola del Signore.

Aquila e Priscilla