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Guai a voi

Il potere si nutre del rispetto delle forme e dei suoi dettagli mentre il cuore della vita buona è trascurato.

Gesù conosce bene queste “guide cieche” capaci di mettere a fuoco i particolari tralasciando la misericordia e la fedeltà alla giustizia vera.

Ieri come oggi, chi fa della legge un idolo è quasi sempre un cieco e interessato gestore del potere e, quel che è peggio, la applica senza cuore a proprio piacere.

Gesù li chiama “ipocriti” e tali sono e restano non meritando, perciò, alcuna vera considerazione. Lasciamo che vadano per la loro strada …

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù parlò dicendo:
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sull’anéto e sul cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma all’interno sono pieni di avidità e d’intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi pulito!».

   Parola del Signore

Abbiamo trovato Gesù

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 1,45-51

In quel tempo, Filippo trovò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Natanaèle gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».

Parola del Signore

Tu sei il Cristo.

Quante volte ti abbiamo incontrato senza averti riconosciuto; quante volte siamo stati sordi alle tue parole; quante volte la tua presenza è stata una buona provvidenza?

Desideriamo da oggi imparare a saper vedere, ascoltare e agire riconoscendo il tuo volto, le tue parole e la tua volontà per costruire buone relazioni con te, con gli altri e con il mondo.

Aiutaci allora a fare bene il bene per mostrare a noi e agli altri il legame profondo con te che sei il Dio della vita.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.

   Parola del Signore

Dicono e non fanno.

Chiediamo perdono per il nostro stile di vita e per tutte le volte che siamo stati fintamente devoti, per tutte le volte nelle quali, come i sacerdoti del tempio, abbiamo aspirato ai primi posti o abbiamo desiderato metterci in mostra.

Oggi chiediamo perdono a Dio e agli uomini per tutte le volte nelle quali abbiamo aspirato o creduto di essere “maestri” e ricordiamoci che uno solo è il Maestro, solo Lui è la nostra guida e solo Lui dobbiamo ascoltare e seguire.

Cerchiamo l’umiltà dei figli di Dio che non è servilismo ma Servizio, che non è sudditanza ma capacità di discernimento e coerenza alla Parola di Dio.

Cerchiamo, ogni giorno, di piacere a Dio e non agli uomini e di saper scegliere la via dell’Amore vero che non ci chiede il successo, il potere e la ricchezza ma solo un cuore capace di vedere … Mettiamo al primo posto il Signore e rifiutiamo ogni potentato locale di qualsiasi natura. Dio parla a tutti (nessuno escluso) non ha bisogno di intermediari o di chi si serve di Lui per esercitare un potere e per dimostrarlo esclude, umilia e rifiuta la relazione. Chi si comporta così è un falso profeta e ognuno saprà ben riconoscerlo nel quotidiano. Coraggio!!! 😉

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».

   Parola del Signore

Piccoli, semplici, fragili ma … risilienti !!!

 Commentiamo il passo del vangelo di domani 21 agosto 2020 con uno zibaldone di immagini del nostro Eremo … Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?».
Gli rispose: «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

Paroladel Signore

Cuore puro

Preghiamo insieme con il Salmo 50 e chiediamo al Signore la sua misericordia, il suo spirito e un cuore puro.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.

Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Insegnerò ai ribelli le tue vie
e i peccatori a te ritorneranno.

Tu non gradisci il sacrificio;
se offro olocausti, tu non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi.

La Parola di Dio è VIta

La logica di Dio è molto, molto distante da quella degli uomini. Dio, infatti, mette al primo posto gli ultimi mentre snobba i primi della classe. Egli è vicino agli umili e a quanti sono esclusi o messi da parte in questo mondo.

Ci ha sempre colpito come il Signore chiama tutti a lavorare nella sua vigna e chiama tutti senza emarginare nessuno. Ed è molto bello scoprire che il Signore da la stessa paga a tutti senza fare distinzioni tra lavoratori come, invece, purtroppo, accade in questo mondo che fonda la sua logica sul profitto.

Oggi scopriamo che il Signore ha uno stile di accoglienza capace di offrire “casa” a tutti senza distinzione di ruoli. Per il Signore ogni uomo è prezioso e a tutti dona lo stesso premio.

Franca e Vincenzo

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno, e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”.
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e da’ loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”.
Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”.
Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».

   Parola del Signore

Cosa devo fare ?

Oltre il rispetto “della Legge” c’è la libertà di chi segue Gesù senza vincoli, senza sicurezze, senza guadagni. A chi lo desidera Gesù chiede di fidarsi completamente di Lui liberando il cuore da ogni ostacolo.

La libertà del cuore vive la follia del “piccolo” che segue l’Amore più grande e rifiuta la paura, il possesso e l’accumulo. Si fida e, da innamorato, conosce la felicità di accarezzare il vento e sfiorare i petali di un fiore con lo sguardo. Riempie la vita di giorni di speranze e realizza il sogno più grande: vivere il quotidiano libero di volare oltre ogni preoccupazione.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, un tale si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?». Gli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Buono è uno solo. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». Gli chiese: «Quali?».
Gesù rispose: «Non ucciderai, non commetterai adulterio, non ruberai, non testimonierai il falso, onora il padre e la madre e amerai il prossimo tuo come te stesso». Il giovane gli disse: «Tutte queste cose le ho osservate; che altro mi manca?». Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e vieni! Seguimi!».
Udita questa parola, il giovane se ne andò, triste; possedeva infatti molte ricchezze.

   Parola del Signore

Fede e Desideri …

Ci sono briciole che cadono dalla tavola dei padroni e offrono ristoro ai corpi. Queste briciole raccolte bastano per riempire i sogni e realizzare desideri che sono speranze di vita.

Gesù raccoglie l’appello incessante di una mamma che chiede la guarigione della figlia; percepisce la fede di questa donna e legge il suo Amore per una figlia che soffre … Gesù, allora, cede alla fede che desidera e la figlia guarisce.

il fiore della fede colora la vita.

Franca e Vincenzo, osb-cam

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele».
Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».
Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.

   Parola del Signore

Grandi cose buone

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1,39-56

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre». Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

Parola del Signore