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Seguimi

Seguire Gesù vuol dire abbandonare se stessi e abbandonare se stessi significa avere il coraggio di cambiare, di mollare ogni vizio, ogni difetto, ogni inclinazione al peccato.

Chi segue me – dice il Signore – non cammina nelle tenebre” (Gv 8,12). Queste sono parole di Cristo, con le quali siamo esortati ad imitare, fin dov’è possibile, la sua vita e le sue virtù, se vogliamo essere illuminati secondo verità e liberati da ogni accecamento del cuore.
Perciò, il nostro più alto impegno sia meditare la vita di Gesù Cristo.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 21,15-19

In quel tempo, quando [si fu manifestato ai discepoli ed essi] ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».
Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».
Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse “Mi vuoi bene?”, e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».

Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».

Parola del Signore.

Anche io mando loro

Una lacrima di gioia scende sui nostri visi. C’è da commuoversi di fronte a Gesù che si offre per noi. Egli, in questo modo, esprime un Amore così grande che non ci sono paragoni. Ha appena pregato il Padre di essere glorificato e subito dopo ha pregato perché il Padre custodisca i suoi discepoli. Ora, prega per coloro che, grazie agli apostoli crederanno in lui: «Non prego soltanto per questi, ma anche per coloro che crederanno in me tramite la loro parola»
e infine, chiede al Padre la partecipazione di tutti i suoi discepoli, presenti e futuri, alla sua gloria: «Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria…».

Gesù sta pregando il Padre per tutti noi, nessuno escluso. Si, ha pregato per me, per te, per noi … Siamo davvero Amati e per questo in custodia di un Padre che non ci abbandona Mai!

Siamo noi la sua Comunità di fede, i suoi Amici e con Lui, figli di un Dio che perdona ogni nostro sbaglio, ogni nostra indifferenza, ogni nostra superficialità… Siamo figli Amati e perdonati chiamati a raccontare con la vita questo Amore infinito.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 17,20-26

In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]

«Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.

E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me.

Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo.

Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità».

Parola del Signore.

Una cosa sola

Il cielo accoglie gli sguardi delle donne e degli uomini che hanno smesso di odiare e le tracce che scorgiamo nell’azzurro, a volte velato di nuvole che disegnano opere fragili, sono i segni di quell’amore capace di creare ogni cosa. Si, perché tutto ciò che esiste è il frutto dell’Amore, di quell’Amore che fa sorridere gli arrivisti e fa emozionare gli appassionati, di quell’Amore che scrive pagine di Verità dove abbonda la falsità, di umiltà dove abbonda l’orgoglio, di saggezza dove abbonda l’ipocrisia, di semplicità dove abbonda il lusso, di bellezza e bontà dove, invece, domina il male. Ed è così che Gesù dopo l’addio ci ha affidati al Padre che ora ci custodisce dal maligno e dalle sue opere e ci spinge ad essere una cosa sola. Consacrati nella verità ci viene chiesto di essere testimoni dell’invisibile e custodi fedeli dell’Amore che non piega la testa, che sa rispondere con la vita bella a chi è portatore di morte e dolore i cui giorni saranno sempre un inferno. La vita è bella e non possiamo perderla inseguendo cose, o ricchezza o potere. La vita è, invece, saper condividere in fraternità.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 17, 11b-19

In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]

«Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi.

Quand’ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità».

Parola del Signore.

Grandi cose

C’è un tempo nel quale la verità si fa evidente e le falsità di questo mondo svaniscono. C’è un tempo nel quale apprezzi l’odore dell’erba bagnata e resti per molto tempo a guardare un fiore che è spuntato tra le pietre. C’è un tempo nel quale, finalmente, le nebbie di questo mondo svaniscono e lo sguardo libero è capace di dare valore alle cose piccole, umili, essenziali e semplici. C’è un tempo nel quale comprendi che cosa conta e che cosa è il bello.

Quando questo accade nella nostra vita vuol dire che siamo riusciti ad accogliere in noi le veri Grandi cose che il Signore ci ha donato.

Ora siamo capaci di lasciare andare ogni orgoglio, ogni superbia, ogni falso bisogno, ogni desiderio di possesso, ogni cosa che ci tiene prigionieri e ci impedisce di essere felici dando valore alle Grandi cose che il Signore ha preparato per noi.

Ora comprendiamo che il vero Tempio del Signore è il nostro corpo e siamo custodi della sua presenza nel mondo … Ecco le Grandi cose che questo mondo cerca di nasconderci.

Franca e Vincenzo, oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1,39-56

In quei giorni, Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

Parola del Signore.

Abbiate coraggio

Ci vuole coraggio per attraversare il buio; ci vuole coraggio per spingere i propri passi su strade e sentieri inesplorati; ci vuole coraggio per guardare gli altri negli occhi. Oggi ci viene da pensare al cappero che in questo periodo si veste con fiori bellissimi tanto da meritarsi l’appellativo di “orchidea del Mediterraneo”. Il cappero, si sa, non ha mai ispirato nessuno. Non ha ispirato letterati; non ha ispirato artisti; non ha ispirato neanche l’Autore sacro. Diciamo che il cappero nonostante sia dai più ignorato ha il coraggio di offrire movimento ai vecchi muri; ha il coraggio di mettere radici nelle crepe delle pietre; ha il coraggio di essere geloso della sua bellezza che ci concede solo tra maggio e giugno con i suoi bellissimi fiori. Forse anche noi dovremmo avere il coraggio del cappero e come lui non aver paura dei momenti bui nei quali siamo certi di avere un compagno di viaggio che ci parla e ci incoraggia raccontandoci cosa è accaduto duemila anni fa in Palestina … Lui ha vinto il mondo e sta sempre accanto a noi anche quando i potenti provvisori di questo mondo, con astuzia e malignità, cercano di ostacolarci se non, addirittura, farci anche del male.

Franca e Vincenzo oblati camaldolesi ❤️

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 16,29-33

In quel tempo, dissero i discepoli a Gesù: «Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato. Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno t’interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio».
Rispose loro Gesù: «Adesso credete? Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me.
Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!».

Parola del Signore.

Verso il cielo

È nell’alto, oltre le nuvole più lontane, oltre le stelle … li, in quella immensità, il cuore trova riposo e Pace, perché lì Dio ci attende. Nel frattempo ci Ama, ci Ama tanto. Sentiamoci amati e sapremo affrontare ogni ostacolo prima di giungere in porto!

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Carissimi, ecco la registrazione dell’incontro di lectio divina di stasera presso il Monastero Sant’Antonio Abate sull’Aventino introdotta dal nostro confratello oblato Antonio Noce: 

http://www.camaldolesiromani.com/wp-content/uploads/2022/05/Ascensione-C-28-05-22.mp3

Dal Vangelo secondo Luca
 Lc 24,46-53

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

Parola del Signore.

Il Padre vi Ama

Siamo figli amati. Crediamo noi questo? Crediamo che Lui ci Ama? Rispondere con sincerità a questa domanda misura la nostra fede e ci fa comprendere anche cosa e come chiedere “qualche cosa” al Padre. Gesù è molto chiaro e chiede se abbiamo fede. Ebbene se abbiamo fede cosa e come chiedere? Gli sto chiedendo qualcosa secondo la sua volontà o secondo la mia volontà? E se gli sto chiedendo qualcosa secondo la mia volontà, la sto chiedendo nel suo nome? Chiedere nel suo nome significa anche chiederla come se io fossi lui. Gesù la chiederebbe questa cosa? O si rimetterebbe alla volontà del Padre? Troppe domande? Forse, ma è proprio rispondendo a queste domande che possiamo cominciare a dialogare con il Signore. Questa è preghiera.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 16,23b-28

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà.
Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.
Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l’ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio.
Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre».

Parola del Signore.

Nessuno potrà togliervi la vostra gioia

La vita, questa vita, la nostra vita porta con sé un carico di difficoltà che spesso la rendono complicata. A volte mancano perfino le forze per reagire e affrontare le varie situazioni che siamo chiamati a vivere. Si tratta di eventi imprevisti come possono essere malattie o incidenti oppure di problematiche derivanti da situazioni di difficoltà nella fede o nella vita quotidiana.

Di fronte a queste tristi realtà la migliore risposta è affidarsi al Signore. Egli conosce tutto di noi e ci ha promesso che ogni tristezza si trasformerà nella gioia di stare nelle mani di Dio, abbracciati a Lui.

La croce, infatti, è, come amava dire don Tonino Bello, una condizione provvisoria. La risurrezione ci sarà anche per noi, nessuno escluso. Possiamo fidarci di Lui e mettere in campo il meglio che abbiamo praticando l’Amore per Dio, per noi, gli altri e il creato. Buon cammino nella gioia.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 16,20-23a

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.
La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla».

Parola del Signore.

La vostra tristezza si cambierà in gioia

Ci sono verità che non vediamo adesso ma che ci appariranno chiare tra un po’; ci sono volti che si nascondono alla nostra vista e che poi, ricompaiono magari molto cambiati. Pensiamo a Gesù che aveva vissuto con i discepoli per vari anni e che poi fu messo a morte e il cui corpo deposto nel sepolcro. Dopo tre giorni Egli è risorto ma il suo volto non è stato più riconoscibile. I discepoli di Emmaus hanno vissuto questa situazione, cioè, dopo la risurrezione lo hanno incontrano, hanno parlato con Lui ma non lo hanno riconosciuto se non dopo che aveva spezzato il pane. Gesù, quindi, si è fatto Eucarestia e da allora sta sempre con noi. Egli ci accompagna nella vita in tutte le situazioni di bene e di male e, soprattutto, ci ha promesso che raccoglierà tutte le nostre lacrime e tutta la nostra tristezza per cambiarla in gioia. Questa promessa è fondamento per la nostra Fede. E allora? Allora puntiamo alla gioia perché tutto, ma proprio tutto, su questa terra è provvisorio mentre nel tempo giusto la gioia che non finisce mai ci avvolgerà per donarci la pace. L’Eucarestia è, perciò, anticipazione di questa pace e di questa gioia. Si tratta di accogliere Gesù in noi. Se lo facciamo avremo la sua Pace e la sua gioia.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 16,16-20

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete».
Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo che ci dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne vado al Padre”?». Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un poco”, di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire».
Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”? In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia».
 
Parola del Signore.

Vi annuncerà le cose future

La verità, cos’è la verità? Non è una dottrina, non è una filosofia, non è una teoria. La verità di cui si parla è, invece, un questione di pratica, una questione di vita, una vicenda legata profondamente all’amore e alla possibilità e capacità esprimerlo nella vita.

Il modello è Gesù, il campione dell’amore; colui il quale ci ha dato l’esempio con la vita. Gesù è l’uomo che ama e ama fino a morire sulla croce.

Questo Amore praticato e vissuto è il segno e il modello offerto alle nostre esistente affinche anche noi, guardando e ascoltando, potremo, gradualmente, conoscere l’Amore e donarlo. È l’Amore infatti che fa nuove tutte le cose; è l’Amore che ci fa vedere tutte le cose in modo diverse. L’amore è la lente che trasforma ogni cosa e la fa bella, unica e preziosa. L’amore ci fa custodire ogni cosa, ogni relazione e ogni gesto e ci da quella gioia che nessun’altra cosa potrà mai darci. Amiamo, amiamo davvero e tutto sarà nuovo, bello e grande.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 16,12-15

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

Parola del Signore.