Archivi categoria: Commento ai Vangelo

In cammino

Il cammino, ogni cammino è segnato dalla durezza, dalla fatica, spesso dall’incomprensione. A volte mettersi in cammino significa accettare il rischio di sbagliare, non avere certezze, soffrire e faticare molto. Spesso i risultati sono scarsi o quasi inesistenti.

Gesù andando verso Gerusalemme accetta il rischio del fallimento, accetta il suo destino e nonostante ciò spinge i suoi passi proprio in quella direzione.

Durante il cammino sperimenta il rifiuto e non viene accolto. Vive il dramma di essere respinto e scartato.

I discepoli imbottiti di “logica del mondo” avrebbero voluto reagire. Gesù, invece, non reagisce e rimprovera Giacomo e Giovanni.

Egli tira dritto verso il suo destino … E noi, che ci consideriamo cristiani e, quindi, suoi seguaci siamo disponibili a seguirlo davvero verso la nostra Gerusalemme? Siamo pronti ad accettare davvero il rifiuto, l’indifferenza? Siamo disposti ad andare incontro al nostro destino ultimo?

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9,51-56
 
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé.
Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme.
Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.

Parola del Signore.

Il più piccolo

Ma chi è il più piccolo? A dircelo con la vita è Santa Teresa di Gesù Bambino. Lei nel suo diario parla della «piccola via». Questa “via” può esse­re percorsa solo se ci si fa «bambini. Si tratta di vivere una vita na­scosta, senza estasi, senza penitenze parti­colari, senza appariscenza, tutta occupata a mettere amore nelle attività ordinarie.

La «piccola via» non è una strada facile, non è una via sempli­ce. È, invece, una via complicata che richiede una grande virtù. Si tratta di abbassarsi e affidarsi al Signore, di essere umili e di avere una grande fiducia in Dio. Una fiducia simile a quella del bambino che si abbandona nelle braccia dei genitori. Abbandonarsi in Dio è quindi la “piccola via” che ci procura un posto nella vita vera con il Signore.

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9,46-50
 
In quel tempo, nacque una discussione tra i discepoli, chi di loro fosse più grande.
Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino e disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande».
Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi». Ma Gesù gli rispose: «Non lo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi».

I piccoli

Parola del Signore.

La Tua Parola è verità

Le Parole di Gesù sono Parole vere, Parole che indicano la strada, che mostrano la direzione, che fanno vedere l’orizzonte.

Nessuno, dice Gesù, potrà fare un “miracolo” nel suo nome e poi parlare male di Lui. I discepoli non comprendono e Gesù offre una serie di “pillole” di saggezza che l’evangelista Marco ci propone come un elenco che appare scollegato. È probabile che si riferiscano ad episodi diversi ma a darle unità e senso è la VERITÀ che contengono.

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Marco

Mc 9,38-43.45.47-48

In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.

Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.

Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue».

Parola del Signore.

Croce e mistero

La Croce è il segno che unisce ogni esperienza di vita. S’innalza verso il cielo e allarga le sue braccia perché tutti siano accolti nel suo mistero che, anche noi, come i discepoli di Gesù, non comprendiamo. Dopo duemila anni di cristianesimo non ne comprendiamo il senso ed è per questo che la rifiutiamo. Siamo refrattari alla croce, la rifiutiamo e addirittura vorremmo negarla. La croce, invece, guardata dal basso con umiltà e mitezza permette di scrutare il cielo come questa foto che ci mostra un cielo abitato dal mistero che non è qualcosa di sconosciuto ma solo e semplicemente il piano di Dio per l’umanità. Una umanità incapace di accogliere e riconoscere l’Amore di Dio. Un Dio che ha Amato ed Ama fino ad accogliere la croce come segno e simbolo sul quale rifiorisce la vita. Buon cammino di risurrezione.

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9,43b-45

In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini».
Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.

Parola del Signore.

Rifiutato

Rifiutato, non accolto, scartato ed emarginato. Quando un uomo vive questa esperienza, vive il limite. L’uomo scartato subisce una ferita che sanguina e provoca dolore. Ogni persona scartata è segno e simbolo del crocifisso per eccellenza e dalle sue ferite, però, può fiorisce la vita. Stiamo attenti a dire di “no”; stiamo molto attenti quando con le parole, i gesti, le azioni concrete siamo autori di un rifiuto o di una mancata accoglienza. Stiamo davvero molto attenti quando di fronte ad un appello di aiuto noi facciamo finta di non sapere, di non vedere e passiamo oltre.

Nessuno merita indifferenza. Anche i nostri silenzi sono male che si aggiunge al male.

Gesù, “rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi” , fu ucciso sulla croce e soffri molto. Non facciamoci sfuggire l’occasione di aiutare gli altri a vivere una vita da risorti. Diamo a tutti e a noi stessi l’occasione di risorgere dal sepolcro.

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9,18-22
 
Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».
Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».

Parola del Signore.

Cercava di vederlo

Dall’Ascolto della Parola nasce anche il desiderio di Vedere. Ma ci sono due modi diversi di “vedere”.

Il primo, quello di Erode, che ascolta con curiosità e vuole vedere per capire e comprendere se, per caso, è in pericolo il suo potere. L’ascolto di Erode non produce frutto nella sua vita. Il suo cuore è chiuso e non accoglie la Parola di Gesù. Erode resta nel suo mondo di rancore e potere, vive nella logica del dominio del suo potere sugli altri uomini. Egli, quindi vorrebbe eliminare la Parola ma la Parola è eterna.

Il secondo modo di vedere è quello del vero Discepolo che desidera vedere Gesù perché a chiederglielo è il suo cuore. Questo secondo modo è quello che permette di “vedere” davvero il Maestro che insegna, che guida e che da forza e sicurezza. La Parola accolta, quindi, da un Potere, il Potere di diventare Figli di Dio, uomini liberi e veri. Uomini capaci di Essere, in questo mondo, veri testimoni del Risorto.

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9,7-9
 
In quel tempo, il tetràrca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», altri: «È apparso Elìa», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti». 
Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo.

Parola del Signore.

Annunciare e guarire

Non possiamo vivere bene se non siamo davvero a servizio dell’altro. Non possiamo essere felici e appagati se non siamo vicini a chi soffre o a chi è ammalato o vive situazioni di ansia. Se non siamo di aiuto agli altri abbiamo già fallito.

Annunciare e guarire. Al primo posto c’è l’esigenza di guarire gli infermi, di operare guarigioni del corpo e dell’anima. Gesù invia i Dodici e oggi invia ciascuno di noi. È la Comunità che si organizza per “raccontare” con la vita la fede e nello stesso tempo portare conforto, aiuto, sostegno, … per guarire e alleviare le sofferenze umane, … per sostenere chi sta vivendo l’ansia del vivere.

Gesù lo dice con chiarezza e invia ad annunciare la buona notizia e ad operare guarigioni. Al primo posto c’è il bene concreto dell’uomo. Io, tu, noi cosa stiamo facendo per chi ci chiede aiuto?

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9,1-6
 
In quel tempo, Gesù convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi.
Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro».
Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni.

Parola del Signore.

Misericordia io voglio

L’Amore di Dio viene offerto a tutti, nessuno ne è escluso. La religione ci chiede il rispetto delle regole, ci chiede di fare o non fare cose. Il Signore, invece, ci chiede di accogliere il suo Amore e l’ Amore non è dato a chi lo merita, ma è dato a chi ne ha bisogno.

La grande rivoluzione di Gesù sta qui. Dare l’Amore senza condizioni perché l’Amore non chiede ma si dà, si offre e la sua accoglienza da parte nostra è purificazione.

L’Eucaristia -dice papa francesco- non è il premio dei santi, no, ma il Pane dei peccatoriPer questo Gesù esorta: ‘Non abbiate paura! Prendete e mangiate”.

Gesù “non punisce il peccatore, ma dà la vita per lui, paga per lui”. Il Padre è misericordioso.

Franca e Vincenzo osb-cam ♥️

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 9.9-13
 
In quel tempo, mentre andava via, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».

Parola del Signore.

Vedere la luce

Ci è chiesto di essere luce; ci e chiesto di consumarci per dare luce; ci è chiesto di essere trasparenti e di accogliere la Luce per permetterle di attraversarci e offrire luce dove c’è il buio.

Per essere luce o per riflettere la Luce siamo anche chiamati ad Ascoltare con cura la Parola e a Custodirla per essere donne e uomini secondo il cuore del Padre.

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 8,16-18

In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce.
Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce.
Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere».

Parola del Signore.

Il respiro di Dio

Buongiorno. Da qualche giorno partecipiamo al Convegno nazionale degli eremiti. Guardando i volti, scrutando gli occhi, ascoltando le loro parole ti accorgi della potenza di vita autentica che portano con loro. Qui, se vuoi, puoi ascoltare forte il respiro di Dio ed elevare al cielo una preghiera che si fa “Servizio” e “Accoglienza” …

Siamo a Castelpetroso e una nuova alba si manifesta al mondo.

Franca e Vincenzo osb-cam ❤️

Dal Vangelo secondo Marco

Mc 9,30-37

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.

Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».

E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».

Parola del Signore.